Un altro, piccolo, mondo
Non è passato molto tempo dalla scomparsa di uno dei più importanti, e iconici, mangaka dei nostri tempi:
Akira Toriyama. Dalla sua penna sono usciti autentici capolavori come
Dragon Ball ma anche
Dr. Slump e anche la serie da cui è tratto il titolo protagonista della nostra recensione:
SAND LAND. E già questo sarebbe incredibile ma se pensiamo che nel suo lascito non si può non citare la serie di
DRAGON QUEST,
Chrono Trigger o
Blue Dragon, lasciando stare le trasposizioni videoludiche di
DRAGON BALL. La perdita di questo grande autore per certi versi non può essere colmata ma cerchiamo di andare oltre e procediamo parlando dell'ultimo titolo tratto da una sua opera. Grazie ad un codice ricevuto da
BANDAI Namco abbiamo avuto modo di poter provare l'ultima fatica di Ilca e, se volete sapere la nostra opinione in merito, non dovete far altro che seguirci nella
recensione di SAND LAND per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di SAND LAND
Perdonateci se, prima di parlare della
trama di SAND LAND, facciamo una breve introduzione su
Akira Toriyama ma quest'uomo ha rappresentato per molti bambini, ragazzi e adolescenti tra gli anni '80 e i giorni nostri un vero e proprio punto di riferimento: quasi un amico, una persona in grado di trasformare grigi pomeriggi d'inverno in veri e propri viaggi nella fantasia. Con i suoi personaggi e suoi mondi, interconnessi, vicini e al contempo lontani ma sempre e decisamente riconoscibili ha saputo aprire cuore e mente di tanti bambini e, tra quei bambini, c'eravamo anche noi che seguivamo le avventure di Arale o di Goku con gli occhi sgranati davanti alla TV. Bene, dopo aver asciugato una piccola lacrima a lato dell'occhio possiamo continuare nella nostra
recensione di SAND LAND partendo proprio dal comparto narrativo.
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L'ultima fatica di
ILCA è ambientata in un mondo ideato dal celebre fumettista intorno agli anni 2000, Sand Land è infatti il nome del mondo di sabbia che fa da sfondo all'avventura. Protagonista del racconto è
Belzebub un giovane demone che raccoglie la richiesta di un anziano sceriffo: una richiesta d'aiuto. Il mondo di Sand Land è infatti un mondo desertico dove l'acqua è bene prezioso, molto prezioso. La vita a Sand Land è tutto fuorchè facile: la condizione di vita della popolazione è terribile, le persone sono infatti oppresse da un regime comandato da un generale spietato che governa nel nome di un re insignificante e praticamente assente. È in questa cornice che Rao, un vecchio sceriffo, si reca nel
Villaggio dei Demoni per chiedere se qualcuno di loro potesse dargli una mano a trovare una famosa sorgente miracolosa che, a detta sua, potrebbe risolvere una volta per tutte il problema della siccità e della costante carenza d'acqua.
È proprio qui che lo sceriffo fa la conoscenza di
Belzebub, il piccolo figlio del re dei demoni che accetta di aiutare lo sceriffo e che si porta con se anche
Thief, un demone tanto saggio quanto furbo. I nostri faranno poi presto la conoscenza di altri personaggi che andranno ad ampliare il cast. Parte di questi arrivano direttamente dal fumetto mentre altri sono originali. Da questo punto div ista dobbiamo però dire che l'intreccio narrativo (
seppur non incredibile ndr.) sa amalgamare bene i vari personaggi e rende il tutto assolutamente godibile per il giocatore. Giocare a SAND LAND è un po' come seguire una serie di cartoni animati e nelle quasi trenta ore che vi separano dai titoli di coda è facile trovare momenti decisamente commoventi e ben strutturati. Prima di passare a parlare del
gameplay di SAND LAND ci teniamo a ricordarvi che
SAND LAND è localizzato in italiano, almeno per quanto riguarda i sotto titoli e che la traduzione è anche di buona fattura.
Il gameplay di SAND LAND
SAND LAND è un action RPG basato sui veicoli, si detta così può suonare un po' strano ma in effetti in SAND LAND passerete la gran parte del tempo a bordo di veicoli: siano essi carri armati, moto o altri marchingegni a quattro ruote. Da un certo punto di vista SAND LAND è forse l'opera di Toriyama che più rispecchia la sua passione: disegnare mezzi e veicoli di ogni tipo, assurdi, potenti e giganteschi oppure minuscoli, in grado di trasformarsi in una piccola capsula (esattamente come succedeva in
DRAGON BALL). Il titolo si divide in due grossi momenti ludici: la prima parte della campagna dove la maggior parte del tempo la passerete tra le sabbie di
Sand Land e la seconda dove invece il setting si sposta in un'area decisamente più colorata e rigogliosa:
Forest Land.
SAND LAND è un'opera leggera che non impegna mai il giocatore in modo eccessivo ma che risulta godibile e piacevole da giocare
Pad alla mano possiamo dividere il gameplay di SAND LAND in tre grossi momenti: le fasi esplorativa, quelle di combattimento (divise tra il combattimento a piedi e quello a bordo di veicoli) e quelle di costruzione/modifica/personalizzazione dei mezzi di trasporto.
SAND LAND offre al giocatore un mondo di gioco dalle dimensioni generose (sopra tutto quando parliamo di Sand Land) dove l'esplorazione regala non solo loot ma anche incontri e scontri con bizzarri personaggi e pericolosi avversari. Durante le varie scampagnate avrete modo di recuperare i materiali e completare le quest che vi verranno assegnate dagli NPC che incontrerete lungo il racconto.
Particolarmente curata è la componente di personalizzazione e di costruzione dei mezzi di trasporto: in
SAND LAND avrete modo di costruire e personalizzare tanti mezzi, ognuno con pregi e difetti, alcuni più adatti a determinati terreni o scontri e altri decisamente più utili in altri frangenti. Il vero tallone d'Achille della produzione si può forse trovare nel combat system: qui si poteva fare decisamente di più. Non che
SAND LAND non sia divertente, ma il tutto si riduce spesso ad una sorta di button smashing che poco ha a che fare con tante produzioni più moderne (senza scomodare combat system come quello di
No Rest for the Wicked, che forse è pure troppo tecnico). Le cose migliorano sensibilmente quando i combattimenti si affrontano a bordo di carri armati o mech, qui la gioco si apre con scenari più ampi dove non conta solo "sparare più veloce e sparare di più" ma dove si può sfruttare il terreno (
e non solo ndr.) per portarsi a casa la vittoria.
L'arte e la tecnica di SAND LAND
Dal punto di vista stilistico non c'è molto da dire: se siete appassionati dello stile di
Toriyama non potrete che essere felici di tutto quello che vedrete muoversi a video. SAND LAND sembra la diretta continuazione di fumetto e serie animata, con personaggi e luoghi perfettamente riprodotti su schermo sfruttando un (eccellente) cel shading. Dobbiamo dire che abbiamo apprezzato molto la caratterizzazione sia dei personaggi principali che degli antagonisti e anche delle new entry (come
Ann). I ragazzi di
ILCA hanno saputo trasportare nel gioco le caratteristiche salienti e più importanti dei vari personaggi, dei luoghi e anche degli importantissimi mezzi di trasporto.
Abbiamo
giocato a SAND LAND su Steam Deck e dobbiamo dire che il titolo di BANDAI Namco è assolutamente giocabile e godibile sulla portatile di casa Valve. Al netto dei sotto titoli che non possono essere tolti e che su uno schermo così piccolo possono dar fastidio, SAND LAND ci è sembrato curato e ben ottimizzato. Durante le nostre partite abbiamo mantenuto un frame rate costante sopra i 40 FPS con una fluidità dell'avventura di tutto rispetto.
Molto bene anche la componente sonora, sia per quanto concerne il doppiaggio che per la soundtrack, perfettamente in linea con la produzione.