Approda (finalmente) anche XBOX One Salt & Sanctuary. Il titolo di Ska Studios ci aveva letteralmente rapito nella sua versione per Nintendo Switch, vediamo quindi come si comporta su XBOX One.
No, non abbiamo sbagliato a scrivere il titolo, oggi parliamo di Salt & Sanctuary e parlare di sale e santuari è d’obbligo. Se quindi volete saperne di più su il titolo in 2D più “souls like” in circolazione continuate a seguirci nella nostra recensione di Salt & Sanctuary per Nintendo Switch!
Salt & Sanctuary uscì per Playstation 4 nel 2016 (e successivamente per PC e Playstation Vita), quando qualche tempo fa Ska Studios (composto da soli due sviluppatori, marito e moglie più qualche aiuto esterno) annunciarono l’arrivo per la console Nintendo saltammo letteralmente dalla sedia. L’esclusiva console SONY si sarebbe aggiunta a quel fitto sottobosco di titoli indie che si sta letteralmente infoltendo in caso Nintendo Switch rendendola la console regina per quanto riguarda i titoli indipendenti. Fatta la piccola premessa possiamo parlare della trama di Salt & Sanctuary che è, nella sua enunciazione semplicissima: dobbiamo salvare la principessa, questo è il nostro compito. Un po’ come un novello Super Mario ci troviamo con questo arduo compito e il titolo ci inizia questa storia in modo semplice e diretto. Ci troviamo su una barca che trasporta la principessa per essere data in sposa al principe del regno rivale e suggellare così una pace che possa placare gli screzi tra le due popolazioni. Veniamo svegliati nel cuore della notte da un marinaio che ci avvisa che siamo stati attaccati e che dei lasci individui vogliono rapire la principessa. Non ci mettiamo molto a raggiungere il ponte di comando e a trovarci di fronte un mostro enorme che, con un paio di colpi ben assestati pone fine alla nostra vita, o almeno così crediamo (Vi ricorda niente qualcosa questo inizio con una morte???). Passa pochissimo tempo e ci troviamo su una spiaggia naufragati alla deriva, non sappiamo dove siamo, non sappiamo dove sono i nostri commilitoni ma abbiamo un solo obiettivo nella nostra mente: salvare la principessa. Ultima piccola nota, il gioco non vi darà altri indizi sulla trama ma, esattamente come accadeva in Dark Souls, potrete scoprire la lore del mondo di gioco leggendo le descrizioni degli oggetti, parlando con i vari personaggi ed esplorando l’isola. La profondità della lore non è minimamente paragonabile a quella del titolo FROM Software ma sicuramente farà la felicità di tutto coloro che vogliono scoprire di più sul mondo di gioco di Salt & Sanctuary.
Per prima cosa, come in ogni RPG che si rispetti, siamo chiamati a personalizzare il nostro alter ego scegliendo le fattezze del protagonista e, soprattutto, la classe iniziale. Un po’ come in Dark Souls la scelta iniziale è appunto solo iniziale e nel nostro cammino all’interno di Salt & Sanctuary potremo cambiare stile di gioco senza troppi problemi. Le classi presenti sono quelle abbastanza tipiche dei giochi di ruolo di stampo classico: cavaliere, cacciatore, prete, mago, paladino ecc, per da un po’ di colore al tutto i ragazzi di Ska Studios hanno però aggiunto il Cuoco. Questo piccolo particolare forse vi da già un indizio su quanto voglia essere scanzonata l’opera di Ska Studios che, pur portando a schermo un gameplay brutale e ambientazioni decisamente dark è ricco di chicche nonsense o di altri glichè o dediche più o meno velate ad una trafila di altri titoli. Salt & Sanctuary può essere visto come un platform metroivania con una forte contaminazione di “darksauliana memoria”. Ogni morte ci riporterà infatti all’ultimo santuario visitato e, ogni morte ci farà perdere tutto il sale accumulato, in Salt & Sanctuary non dovremo raccogliere anime ma sale, è questa la “moneta” che ci consente di crescere di livello e sbloccare nuove abilità (utilizzando le perle nere, ad onor del vero). Ogni avversario alla sua morte lascerà sul terreno un po’ di sale e delle monete, con le monete potremo acquistare equipaggiamento o migliorare quello in nostro possesso. Inutile dire che ogni volta che sosteremo ad un santuario il mondo di gioco si resetterà e, esattamente come in ogni Dark Souls che si rispetti tutti gli avversari (eccezion fatta per i boss) ripopperanno in allegria.
Salt & Sanctuary può essere visto come un platform metroivania con una forte contaminazione di “darksauliana memoria”.
Il mondo di gioco è completamente interconnesso e, pur essendo in due dimensioni non ci farà rimpiangere Lordran e le sue interconnessioni, anche in questo caso ogni volta che sblocchiamo uno shortcut questo resterà aperto per tutta la durata dell’avventura. Esattamente come per il resto della produzione, anche il combat system di Salt & Sanctuary prende spunto da quello visto nella famosa saga FROM Software e anche in questo caso dovremo prestare particolare attenzione ai pattern degli avversari, all’utilizzo del parry e della schivata e dovremo dosare la nostra stamina per evitare di trovarci a secco proprio nel bel mezzo di un gruppo di avversari. Pad alla mano (o joycon alla mano in questo caso) Salt & Sanctuary è estremamente appagante, divertente e profondo, i fan di Dark Souls si troveranno immediatamente a loro agio e ogni singolo colpo sferrato sarà una vera e propria soddisfazione. Anche gli scontri con i boss sono complessi e metteranno a dura prova la vostra pazienza, sopratutto se vi presenterete al loro cospetto senza un’adeguato equipaggiamento; ecco da questo punto di vista Salt & Sancutary è decisamente meno profondo della controparte di FROM Software: per eliminare efficacemente i boss nel titolo di Ska Studios dovrete quasi sempre adattare il vostro equipaggiamento al boss e questo è un po’ un peccato. A chiudere questo quadro si aggiunge la modalità cooperativa, potrete infatti giocare anche in coop con un amico e affrontare in sua compagnia l’avventura. I comandi su Switch risultano reattivi e Salt & Sanctuary riesce ad essere perfettamente padroneggiabile anche giocato in modalità handled quindi potrete giocarlo in mobilità senza nessun tipo di problema. Da questo punto di vista gli sviluppatori hanno mappato i pulsanti in modo perfetto e risulta davvero difficile sollevare questioni su questo punto.
Anche dal punto di vista della direzione artistica Salt & Sanctuary attinge a piene mani dai vari Souls e ci porta in un mondo dark, dove le tinte scure tratteggiano ambienti cupi e dove gli avversari escono letteralmente dallo scenario per tenderci imboscate e trappole. Salt & Sanctuary riesce ad essere immediatamente riconoscibile e non faticherete a identificarlo rapidamente in mezzo ad altri titoli pur mantenendo un certo stile legato agli altri titoli dello stesso team di sviluppo (primo fra tutti The Dishwasher). Forse, rispetto alle controparti per PC e Playstation 4, la versione Nintendo Switch subisce un po’ di più gli ambienti un po’ troppo scuri se giocato in mobilità. Per quanto riguarda il design dei personaggi e dei vari avversari che andremo ad affrontare possiamo invece affermare che il lavoro svolto è decisamente egregio, i boss risultano sempre caratteristici e ben disegnati ed animati, così come il resto degli elementi a video. Tecnicamente parlando siamo rimasti completamente soddisfatti del porting su Switch, la versione per l’ibrida di casa Nintendo si assesta infatti su un frame rate che rimane costante sui 60 fps riuscendo a regalare grosse soddisfazioni al gameplay del titolo. Praticamente assente la componente della soundtrack, o almeno, non risulta così rilevante come in tanti altri titoli. La quasi assenza di un qualsivoglia accompagnamento sonoro aiuta invece l’immedesimazione e la creazione di atmosfera del titolo. Chiudiamo la recensione con una nota positiva: la traduzione. Se avete letto qualche recensione della prima versione per Playstation 4 praticamente chiunque aveva sollevato il problema della traduzione italiana a dir poco scadente (praticamente realizzata passando da Google Translator), in questa nuova versione invece potrete giocare tranquillamente il titolo in italiano e volendo potrete cambiare anche la lingua senza dover cambiare quella di default della console.
Salt & Sanctuary arriva in grande ritardo anche sulla console di casa Microsoft, finalmente chi possiede solo XBOX One può godere di uno dei souls like meglio riusciti (almeno dal nostro punto di vista), sia per ambientazione che per meccaniche di gameplay. Salt & Sanctuary non è un gioco per tutti e non è nemmeno un titolo che potete giocare "a spizzichi e bocconi", è un gioco che per essere gustato al meglio necessita di tempo. Se non avete ancora giocato il titolo e non sapete quale versione acquistare (e potete scegliere) noi vi consigliamo ancora la versione Switch (per le peculiarità stesse della console), ma se amate i souls like ed avete solo XBOX One correte a scaricarlo, non ve ne pentirete.
Trama 8.00
Gameplay 9.00
Arte e tecnica 8.00
un dark souls in 2d
profondo
in alcuni tratti frustrante
E' ufficiale: Salt & Sanctuary è disponibile per XBOX One
Ska Studios ha annunciato l'arrivo di Salt and Sanctuary su XBOX One il 6 febbraio
Leadman Games ha pubblicato una versione fisica per Salt & Sanctuary, l'interessante Souls-like in 2D di Ska Studios