E siamo ancora qua, e già!
E così, a nove anni dalla release originale, arriva su
XBOX One e
Playstation 4 la remastered di
Saints Row The Third Remastered, il capitolo forse più riuscito della saga di
Volition e quello che ha saputo, senza ombra di dubbio, creare un vero e proprio marchio di fabbrica. Gli anni passano però per tutti e come se la cava
Saints Row: The Third al cospetto di sua altezza "il tempo"? Scopritelo con noi nella nostra
recensione di Saints Row: The Third Remastered per XBOX One.
La trama di Saints Row The Third Remastered
Partiamo subito dal presupposto che
Saints Row The Third Remastered è, per l'appunto, una remastered e, come tale, non va ad aggiungere nulla di nuovo (a livello contenutistico) rispetto al titolo base, al netto del
DLC che troverete inclusi nel pacchetto e che, vogliamo rassicurarvi, li contiene tutti. Chi ha già giocato
Saints Row The Third sulla precedente generazione si console si troverà immediatamente a casa con tutti i protagonisti della serie presenti, vivi e vegeti.
Al tempo della sua uscita
Saints Row The Third fu il titolo che diede una vera e propria svolta epocale alla serie. Per differenziarsi dai vari
GTA infatti il titolo seguì una strada diversa rispetto ai titoli
Rockstar dove la crudezza e il realismo di alcune scene scuotevano in continuazione l'opinione pubblica. Saints Row divenne un titolo caciarone, folle e assurdo che si distaccava di parecchie lunghezze dalla realtà dove la violenza passava in un secondo piano sommersa dalle scene pazze e al limite del sensato proposte dal titolo.
Saints Row the Third Remasterd inizia esattamente come iniziava il titolo originale della serie e cioè con i
Saints che ormai sono ben più di una semplice gang di strada: sono diventati una vera e propria potenza e hanno esteso il loro dominio da
Stilwater fino a
Steelport. Il successo e i soldi non hanno però cambiato le abitudini di
Pierce,
Shaundi,
Johnny Gat e compagnia cantante che si divertono ancora come matti a rapinare banche e combinarne di ogni. Questa volta però, a mettere i bastoni tra le ruote ai nostri "non eroi" c'è
Philippe Loren e i
Syndicate pronti a tutti per ottenere il predominio su Steelport. La trama si divincola tra un missioni al limite del folle e colpi di scena degni di un buon film dell'azione e, a conti fatti,
la trama di Saints Row The Third Remastered funziona alla grande ma c'è un grosso
MA. Funziona se non avete mai giocato il titolo originale perchè, tanto sembrava sopra le righe e fuori di testa il titolo originale, tanto la sua trama e le sue scenette perdono mordente se le avete già vissute o se avete già giocato giochi simili nell'ultima decade.
La trama di Saints Row The Third Remastered non è brutta, mal scritta o altro, è semplicemente "invecchiata male" a causa delle produzioni successive che, proprio dalla sua trama, hanno preso spunto e linfa vitale. Se non avete giocato il titolo originale invece, siamo sicuri che la trama imbastita dai ragazzi di
Volition saprà appassionarvi.
Il gameplay di Saints Row The Third Remastered
Sotto il profilo del gameplay,
Saints Row The Third Remastered ha molto da offrire ai giocatori. Il lavoro svolto dai ragazzi di
Volition per quello che riguarda il gameplay risulta ancora ottimo anche ai giorni nostri,
Saints Row The Third Remastered è tremendamente divertente da giocare, caciarone, casinaro e sopra le righe come pochi altri titoli sanno fare. Bisogna fare una grossa distinzione quando si parla di remastered e la grossa distinzione la fa, nella maggior parte dei casi, il titolo di partenza. Quando un gioco è stato studiato, bilanciato e pensato per divertire già nella sua progettazione, difficilmente risulterà orribile in una sua versione rimasterizzata e
Saints Row The Third è esattamente questo.
Pad alla mano
Saints Row The Third Remastered è immediato, divertente ed appagante, vedere le auto volare in aria per l'esplosione a catena a cui abbiamo dato il la non è solo fantastico ma dannatamente addictive. Molto spesso, al netto delle missioni date dalla trama principale o dalle quest e sottoquest che potrete portare avanti nel corso della vostra avventura vi troverete a girovagare a zonzo per le strade di Steelport con il solo obiettivo di fare più casino possibile e, ve lo garantiamo, passerete intere ore così. Dalla sua uscita, molti sono stati i titoli che hanno proposto un gameplay simile (più o meno riuscito) ma il marchio di fabbrica di Saints Row è evidente e sempre in bella mostra. Come se non bastasse
Saints Row The Third Remastered offre, in un unico pacchetto, tutti i DLC usciti con una quantità di contenuti spropositata.
Anche se sono passati quasi dieci anni dalla sua uscita ufficiale, Saints Row The Third sa ancora divertire e lo fa con meccaniche semplici ma ben rodate che, pur mancando di quella freschezza che le aveva contraddistinte all'uscita del titolo, riescono ancora a divertire in modo semplice. Il pad risponde perfettamente ai comandi e il controller di
XBOX One si è dimostrato perfetto per guidare il nostro alter ego per le vie di Steelport.
Infine vogliamo ricordarvi che
Saints Row The Third Remastered è localizzato in italiano.
L'arte e la tecnica di Saints Row The Third Remastered
Sotto il profilo tecnico il lavoro svolto dagli sviluppatori è buono ma non eccellente. Da una parte troviamo infatti i modelli dei personaggi e delle auto rifatti e ripensati per la generazione attuale (e la differenza si nota subito) mentre dall'altra è inevitabile non notare come la produzione abbia i suoi anni sulle spalle.
Gli sviluppatori hanno ricostruito da zero il sistema di illuminazione e i risultati si vedono, così come l'introduzione dell'
HDR riesce a dare all'immagine un boost significativo. Molto buono anche il frame rate, durante le nostre partite su
XBOX One X ci siamo avvicinati più volte ai
60 fps e il gioco scorre sempre molto fluido senza problemi o rallentamenti evidenti.
Dal punto di vista artistico il titolo offre esattamente la stessa dose di follia che ci aveva regalato il titolo originale con personaggi sopra le righe e ottimamente caratterizzati. Vi appassionerete molto presto ai membri della banda ma non solo, anche agli avversari carismatici e ancora più pazzi (se possibile) dei Saints stessi.