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Recensione RunGunJumpGun - PC

Tra pixel e pscichedelia viviamo questa avventura spaziale dal sapore retro'

Andiam, andiam, andiamo a depredar

Cosa ne uscirebbe se mischiassimo la difficoltà di Super Meat Boy, il sistema di comandi di Jetpack Joyride, una grafica in pixel art sile inizio anni 90 e una buona dose di psichedelia? Ma che domande: RunGunJumpGun!

I ragazzi di ThirtyThree ce l'hanno messa tutta per rendere impronunciabile il nome della loro ultima fatica, ma in quel titolo hanno svelato tutto quello che c'è da sapere sul gioco stesso, ma andiamo con ordine.

RunGunJumpGun è ambientato nel sistema solare di ExTax, un sistema la cui stella sta morendo e con essa i vicini pianeti, l'unica cosa che potrebbe salvare i mondi ormai in declino sono gli Atomix, una sorta di energia ancora presente sui vari pianeti che ne potrebbe evitare il collasso. Ed ecco che entriamo in gioco noi, sciacalli interstellari, armati solo di una mitragliatrice di grosso calibro, il cui unico scopo è raccogliere quanti più Atomix possibile.
 
 

Heavy Machinegun!

Riprendendo quanto dicevamo in apertura il nostro alter ego ha a disposizione un'unica arma, una grossa mitragliatrice che potrà usare per eliminare gli avversari di fronte a sè o per librarsi in volo utilizzando il rinculo dell'arma. I comandi di gioco sono davvero ridotti all'osso, offrendo un gameplay essenziale che va dritto al punto. Per passare ogni livello (come nelle migliori tradizioni presentati in difficoltà crescente) dovremo evitare palle di fuoco, torrette, seghe circolari e chi più ne ha più ne metta, ben consci che ogni morte ripoterà il nostro eroe all'inizio del livello, vanificando di fatto i nostri sforzi, ma al contempo trasmettendoci l'esperienza necessaria ad avanzare.

Salvo sporadici casi in cui troveremo dei checkpoint di metà livello nella maggior parte dei livelli ogni morte corrisponderà ad un restart dello stesso. Ecco che quindi il nome del gioco esprime esattamente cosa dovremo fare per tutta la durata della partita, Correre, Sparare, Saltare e Sparare (potevano aggiungere anche Morire e non avrebbero mentito!).

Se giocate col joypad (caldamente consigliato) potrete usare i pulsanti dorsali, il sinistro per saltare e il destro per utilizzare il mitragliatore. Sparando a terra il personaggio verrà scagliato verso l'alto (stile Jetpak Joyride), mentre sparando davanti a voi distruggerete tutto il distruggibile, ovvio che mentre utilizzerete la mitragliatrice per far piazza pulita la gravità vi ricorderà che dovrete tornare con i piedi per terra. Se utilizzerete invece la combo mouse e tastiera dovrete utilizzare i pulsanti SHIFT DESTRO e SINISTRO. Usando la tastiera ci è però risultato più difficile calibrare i salti.

Per farvi un'idea della frenesia dell'azione date un occhio al nostro video gameplay, 5 minuti che vi immergeranno nell'atmosfera del gioco (anche nei vari retry necessari a superare determinati punti!)

RunGunJumpGun


Un sistema di pixel

Come molte produzioni indie anche RunGunJumpGun, utilizza un impianto grafico in pixel art, e fra l'altro con una realizzazione di primissimo livello. RunGunJumpGun ha un suolo stile ben definito e subito riconoscibile, l'utilizzo di colori acidi e psichedelici lo rende unico nel suo genere. Cista la poca esosità del motore di gioco gira fluido anche su configurazioni non recentissime e non abbiamo mai riscontrato cali di frame rate durante la nostra prova.

La colonna sonora che fa da sfondo al titolo ben si adatta all'ambientazione e alle dinamiche del gioco, molto ben realizzate anche le scene di intermezzo tra un livello e l'altro (dove "simpatici" alieni ci insulteranno più o meno velatamente). 

RunGunJumpGun
 

ATOMIK: RunGunJumpGun

RunGunJumpGun propone un gameplay old style con una giocabilità di primissimo livello dove riflessi pronti, precisione millimetrica e un pizzico di fortuna la fanno da padrona. Il gameplay, forse troppo punitivo in certi passaggi, regala grandi soddisfazioni quando riusciremo a superare il livello che ci sembrava improponibile fino alla run precedente. Un gioco che vi terrà letteralmente incollati alla sedia con il classico "dai provo l'ultima volta se no basta" e passano le ore...

8

Trama 6.00

Gameplay 8.50

Arte e tecnica 7.00

Pro:

difficile ma appagante

Contro:

a tratti frustrante

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