Dal secolo scorso con furore
È incredibile come passa in fretta il tempo... ok, questa frase da anziano giocatore di briscola al bar non è sicuramente un'affermazione originale ma è decisamente vera. Ci accorgiamo di questo fatto ogni volta che mettiamo le cose in prospettiva e oggi ci è capitato ripensando a quando fu rilasciato il titolo originale del gioco di cui parliamo oggi.
Rise of the Triad: Ludicrous Edition è infatti il remake di un titolo uscito quasi trent'anni fa (correva l'anno 1994) ed è proprio il protagonista di questa nostra recensione. Grazie ad un codice fornitoci da
Apogee Entertainment abbiamo avuto modo di giocare il titolo sviluppato da
Nightdive Studios (autori del remake di
System Shock di cui abbiamo parlato anche nella nostra
recensione) e siamo qui per raccontarvi la nostra opinione. Se siete degli inguaribili nostalgici o semplicemente volete saperne di più non dovete far altro che continuare la lettura della
recensione di Rise of the Triad: Ludicrous Edition per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Rise of the Triad: Ludicrous Edition
Probabilmente lo immaginerete già di vostro ma, indovinate un po', la
trama di Rise of the Triad: Ludicrous Edition non è chiaramente l'elemento portante della produzione e d'altra parte non c'è molto di cui stupirsi. Stiamo parlando di un FPS old school che ha quasi trent'anni sul groppone... ci saremmo onestamente stupiti del contrario! Battute a parte l'abbiamo già detto e ripetuto più e più volte come gli sparatutto in particolare non avessero bisogno di grandi premesse narrative per far breccia nel cuore dei giocatori di quel periodo (e in parte nemmeno in quelli di oggi).
Fatta la doverosa premessa non ci resta che raccontarvi l'incipit narrativo che da il via alle vicende che vedono protagonista la squadra
H.U.N.T. (
High-risk
United
Nations
Task-force), o meglio, uno dei soldati che andremo ad impersonare e che diverrà, giocoforza, il protagonista della vicenda. La storia ha inizio con una setta, una setta che si stabilisce sull'isola di
San Nicolas, al largo di
Los Angeles. Ci troviamo su quell'isola perchè è proprio li che sorge un monastero che sta destando qualche preoccupazione: dai "piani alti" si pensa che ci sia qualcosa di losco e che gli abitanti non siano dei semplici monaci in saio intenti a pregare tutto il giorno. La setta infatti pianifica operazioni molto più malvagi e i monaci non sono, chiaramente semplici monaci.
Rise of the Triad: Ludicrous Edition butta il giocatore nel centro dell'azione dopo poche schermate che presentano la H.U.N.T. e il contesto di gioco. Ovviamente la trama non è altro che un pretesto per mettervi in mano un'arma e lanciarvi alla distruzione di tutto ciò che vi si para di fronte (e, credeteci, ne vedrete davvero di tutti i colori). Prima di passare a parlare del
gameplay vi ricordiamo che
Rise of the Triad: Ludicrous Edition è localizzato in italiano (almeno per quanto concerne i sottotitoli e i testi a schermo) e che la traduzione è anche abbastanza buona.
Il gameplay di Rise of the Triad: Ludicrous Edition
Fin qui sembra che il primo ingrediente per un FPS old school di successo ci sia: la trama praticamente non esiste (o, meglio ancora come nel nostro caso, è completamente folle). Ora dobbiamo verificare se il
gameplay risulta all'altezza sia del titolo originale (con cui bisogna sempre e comunque fare i conti) e come si comporta quest'ultimo rispetto agli standard odierni. Risponderemo a queste due domande proprio in questo paragrafo perchè è ora di parlare del
gameplay di Rise of the Triad: Ludicrous Edition. Partiamo dal presupposto che stiamo parlando di un FPS i cui titoli di riferimento furono
Wolfenstein 3D,
DOOM e
Duke Nukem e proprio da questi tre titoli Rise of the Triad cercò di fare proprio l'approccio caciarone al gameplay e l'obiettivo fu (ed è tutt'ora) completamente raggiunto.
Rise of the Triad: Ludicrous Edition riporta il giocatore nei lontano anni 90 trascinandolo in un vortice di follia e adrenalina unico nel suo genere.
Prima di analizzare la parte relativa allo shooting e al gunplay conviene ricordare che la difficoltà del titolo originale non era propriamente bassa e che le morti nel titolo non si contavano... Ecco, le cose non sono cambiate nemmeno sotto questo aspetto, dobbiamo infatti ricordarci che
Rise of the Triad: Ludicrous Edition è una versione rimasterizzata e migliorata, non un remake e gli elementi fondanti del titolo sono stati riportati in modo decisamente fedele. Scendendo nei dettagli abbiamo trovato ancora funzionale e interessante la possibilità di scelta del proprio personaggio che influenza (e non poco) il gameplay del titolo. Se ai giorni nostri questa caratteristica potrebbe essere considerata quasi scontata per l'epoca era decisamente inusuale e innovativa.
Inutile dire che pad alla mano Rise of the Triad: Ludicrous Edition diverte esattamente come divertiva il titolo originale. Abbiamo giocato a
Rise of the Triad: Ludicrous Edition su Steam Deck e, pur utilizzando il controller integrato abbiamo provato un feeling eccellente con i controlli. Oltre alla scelta di un diverso protagonista ci sono altri elementi che rendono il gameplay del titolo estremamente vario: il numero di armi a disposizione, la possibilità di utilizzare armi magiche e un buon numero di power up rendono gli scontri sempre avvincenti e tosti al punto giusto. Preparatevi a leggere a schermo la scritta game over diverse volte perchè vi troverete spesso circondati da nemici apparsi dal nulla e vi renderete presto conto che ci sono momenti in cui i proiettili (e i nemici) a schermo non si contano.
Questa nuova Ludicrous Edition aggiunge inoltre nuovi livelli, un editor di mappe e un comparto multiplayer che vi permetterà di giocare il titolo contro avversari da tutto il mondo in partite
Deathmatch da 11 giocatori, in team con la modalità
Team Deathmatch e infine con la modalità
Capture the Triad. Insomma di carne al fuoco il titolo di
Nightdive Studios e
Apogee Entertainment ne mette parecchia.
L'arte e la tecnica di Rise of the Triad: Ludicrous Edition
Andiamo a parlare quindi della
componente artistica e tecnica di Rise of the Triad: Ludicrous Edition che è anche l'ultimo tassello per completare il puzzle di questa nostra recensione. Dal punto di vista del design
Rise of the Triad è invecchiato abbastanza male, non in termini assoluti ma relativi. A schermo i colori rosso e marrone prevalgono oggi come allora (in effetti gli sviluppatori hanno avuto un incredibile rispetto del materiale originario) e Rise of the Triad: Ludicrous Edition sa dannatamente di vecchio (e questa non è necessariamente una cattiva notizia). D'altro canto i personaggi (e gli avversari) sono rimasti carismatici e folli come un tempo, sintomo che questa nuova versione rispecchia in tutto e per tutto il titolo originale.
Dal punto di vista tecnico invece le modifiche sono importanti anche se, forse, alcune meno evidenti. In Rise of the Triad: Ludicrous Edition fanno la loro comparsa i
60 fps granitici e i
4K oltre ad una serie ulteriori di migliorie e dettagli.
Rise of the Triad: Ludicrous Edition gira perfettamente su Steam Deck e la resa visiva e generale è ottima (rapportata all'età della produzione). Durante le nostre partite non abbiamo notato problemi o bug di sorta e il consumo della batteria della portatile di casa
Valve è ampiamente nella media.
Ottima oggi come allora la colonna sonora che confeziona una raccolta di brani in grado di trasmettere un'energia di tutto rispetto.