I buoni e i cattivi
Recensire
RIOT: Civil Unrest non è facile, il titolo sviluppato dai ragazzi di
IVP Productions e pubblicato da
Merge Games tratta infatti un tema decisamente non leggero: battaglie sociali che vedono coinvolti governi e manifestanti. Se volete "riscrivere la storia recente" prendete tenute anti sommosse e striscioni e seguiteci nella nostra
recensione di RIOT: Civil Unrest.
La trama di RIOT: Civil Unrest
Partiamo subito dicendo che "l'esigenza" di creare un videogioco sull'argomento "scontri tra polizia e manifestanti" nasce da
Menchiari (l'autore del gioco) durante la sua partecipazione agli avvenimenti avvenuti nella vicina Val Di Susa con il movimento
NO-TAV.
RIOT: Civil Unrest non ha una vera e propria trama ma tratta molti degli scontri che, negli ultimi anni, hanno movimentato il mondo intero. Il titolo pubblicato da Merge Games vi permette infatti di scegliere di partecipare a vari scontri tra polizia e manifestanti in varie parti del mondo, il gioco non vi obbligherà ad eseguire determinate azioni e sarete voi che dovrete decidere come gestire gli eventi, sia che siate dalla parte dei manifestanti che da quella delle forze dell'ordine.
Potrete quindi prendere parte alle manifestazioni
NO-TAV, partecipare al movimento della
Primavera Araba, scontrarsi sui campi con gli
Indignados in Spagna o seguire i tumulti di
Keratea in Grecia.
RIOT: Civil Unrest vi permette di partecipare a 17 eventi globali e riscrivere la vostra parte di storia, prendendo decisioni cruciali per l'esito stesso degli scontri. Non vogliamo entrare assolutamente in merito alle scelte che ognuno di noi può fare, ne tantomeno esprimere giudizi in merito, l'elemento sicuramente interessante di
RIOT: Civil Unrest è la capacità del titolo di gettare il giocatore nel bel mezzo di conflitti che sono parte integrante del nostro tempo, e dare agli stessi un punto di vista sicuramente diverso rispetto a quello che è possibile leggere sui giornali.
Il gameplay di RIOT: Civil Unrest
RIOT: Civil Unrest può essere visto come una sorta di gestionale tattico dove, a seconda della fazione che si decide di interpretare (manifestanti o forze dell'ordine), si dovranno completare degli obiettivi ben preciso. Per ogni ambientazione che si decide di giocare gli obiettivi varieranno e per portare a casa la vittoria il giocatore dovrà riuscire a completare con successo almeno due degli obiettivi proposti. Dalla schermata principale è possibile scegliere la modalità di gioco, scegliendo la modalità
Globale il titolo vi invita ad affrontare in sequenza i vari scontri presenti con una caratteristica decisamente particolare: ogni scontro verrà influenzato dagli scontri precedenti: l'influenza dell'opinione pubblica modificherà infatti i bilanciamenti in campo avvantaggiando, di fatto, una fazione piuttosto che l'altra.
RIOT: Civil Unrest offre anche una modalità
Campagna che, oltre ad avere a che fare con l'opinione pubblica avrete anche a che fare con un'analisi finale dei risultati ottenuti bilanciandoli con la violenza messa in campo e la situazione generale delle due fazioni.
Se sulla carta il gameplay di
RIOT: Civil Unrest sembra molto interessante pad alla mano il titolo di
IVP Productions mostra più di una lacuna, quello che manca (o che almeno latita in molto occasioni) è il reale controllo che il giocatore può avere sulle forze in campo, non è infatti decisamente facile impartire comandi ai gruppi presenti sul "campo di battaglia" e la situazione può facilmente sfuggire di mano e sfociare in risultati che non sono esattamente quelli desiderati. Prendere confidenza col sistema di controllo non è facile ma, dopo diverse partite, siamo riusciti a prendere la mano e a impartire ordini più precisi controllare meglio la nostra fazione.
Abbiamo provato sia la versione
XBOX One che quella
Nintendo Switch e, dal punto di vista del gameplay, non abbiamo notato differenze di sorta, al netto del fatto che, giocato sul piccolo schermo di
Switch, la situazione risulta più difficile da interpretare rispetto all'ampio monitor su cui abbiamo giocato la versione per la console di casa
Microsoft.
L'arte e la tecnica di RIOT: Civil Unrest
RIOT: Civil Unrest sfoggia una grafica in pixel art curata e che riesce a "stemperare" notevolmente la pesantezza degli argomenti trattati. All'inizio di ogni missioni il titolo vi presenterà un breve video che vi immerge nel contesto e ogni ambientazione è curata e realistica per riuscire ad immergere il giocatore il più possibile nella realtà che andrà ad affrontare. Abbiamo trovato la scelta di
IVP Productions di utilizzare la pixel art per presentare il titolo azzeccata e, al netto di alcune situazioni poco leggibili, ci siamo sempre trovati a nostro agio nella lettura della partita.
Molto buona anche la direzione artistica della produzione che riesce a riprendere le atmosfere reali e ad immergere il giocatore in realtà che sono, solitamente, ben distanti dalla vita quotidiana di ognuno di noi. Anche il comparto sonoro del titolo si comporta decisamente bene, con effetti sonori, cori e slogan campionati direttamente dalle situazioni reali.
Insomma, pur non sfoggiando un comparto grafico da far gridare al miracolo
RIOT: Civil Unrest offre una grafica funzionale al gameplay e un comparto audio avvolgenti per il giocatore.