Divertimento allo stato puro.
Dopo l'ottimo
STEEP Ubisoft dimostra, un'altra volta, di quanto abbia a cuore gli sport estremi (se volete sapere cosa ne pensiamo dell'appena citato titolo, date una letta alla nostra
recensione di STEEP: Road to the Olympics) ed eccoci infatti a parlare di
Riders Republic. Se siete appassionati di sport estremi e non vedete l'ora di gettarvi con la tuta alare da una montagna (anche virtuale eh) vi consigliamo di continuare la lettura della nostra
recensione di Riders Republic per XBOX One perchè ne leggerete delle belle.
La trama di Riders Republic
Difficile parlare di trama in senso stretto in
Riders Republic. Il titolo di Ubisoft non ha una vera e propria storia alle spalle, o meglio, il pretesto narrativo è sempre lo stesso: diventare il più importante atleta di sport estremi del creato. Beh, forse così l'abbiamo riassunta un po' troppo ma il succo della vicenda è proprio questo. Ovviamente, passo dopo passo,
Riders Republic fornisce al giocatore attrezzature sempre migliori e sblocca tracciati prima impossibili da raggiungere ed è proprio da questi elementi che nasce il senso di progressione del titolo.
Un po' come avviene in
Forza Horizon (e il titolo di Ubisoft ha molti più punti in comune col racing game di casa Microsoft di quanto ci si possa aspettare) vi troverete davanti la possibilità di affrontare una serie di gare e di percorsi in grande abbondanza e l'unico limite sarà il vostro coraggio e, ovviamente, la vostra attrezzatura. C'è da aggiungere un'ultima cosa, se è vero che potete affrontare Riders Republic in solitaria è altrettanto vero che il titolo di Ubisoft è pensato per essere goduto al massimo in multiplayer dove, su
PC,
Playstation 5 e
XBOX Series X è possibile affrontare folli gare con altri sessanta tre (63, avete letto bene) giocatori avversari.
Buone notizie sul fronte della traduzione visto che
Riders Republic è localizzato in italiano, sia nei menù che all'interno del gioco vero e proprio.
Il gameplay di Riders Republic
Inutile dire che il fulcro dell'esperienza di
Riders Republic è da ricercarsi nel gameplay ed è proprio su questo frangente che la creatura di
Ubisoft da il meglio di se.
Riders Republic è adrenalina pura e il gioco vi permette di avere, fin dalle prime battute una grande libertà d'azione. Certo, dovete mettere in conto di investire qualche ora seguendo "la narrazione" per armarvi di tutte le attrezzature necessarie ad affrontare le varie specialità che il titolo mette a disposizione. Partiamo dal presupposto che la mappa in cui vi potrete muovere (anche via viaggio rapido man a mano che sbloccherete gli hotpoint) è di dimensioni decisamente generose e che contiene al suo interno differenti biotipi ispirati a luoghi realmente esistenti. Non vi servirà molto tempo per passare dalle montagne innevate ai caldi canyon desertici passando da discesi in sci a folli tuffi in tuta alare per arrivare a adrenaliniche gare in mountain bike.
In Riders Republic annoiarsi è pressochè impossibile, il titolo Ubisoft mette nelle mani del giocatore un vero e proprio parco di divertimenti dedicato agli sport estremi.
In
Riders Republic potrete decidere di affrontare gare di diverso tipo con sport di diverso tipo: potete decidere di scendere da una montagna in compagnia dei vostri fidati sci, oppure di planare con la tuta alare (o col jetpack!) da un promontorio. Potete affrontare i canyon desertici inforcando la vostra fidata bicicletta o eseguire trick con i piedi saldamente ancorati sul vostro snowboard. Insomma, la varietà non manca di certo. Un'altra caratteristica che abbiamo davvero apprezzato è la possibilità di passare da un'attrezzatura all'altra tramite la pressione del dorsale e di cambiare quindi la specialità "al volo". Questa particolarità (che potrete sfruttare in modalità open world) aumenta a dismisura la libertà offerta dal titolo.
Man a mano che progredirete nel gioco avrete la possibilità di firmare contratti con nuovi sponsor e di allargare a dismisura il vostro armadio con una serie di abiti e outfit in grado di differenziarvi dalla massa.
Riders Republic offre due valute in game, una accumulabile vincendo eventi e un sistema di pagamento diretto (Rider Coin) che vi permetterà di acquistare contenuti bonus mettendo mano al portafoglio. Troviamo da sempre l'utilizzo degli in-app purchase poco desiderabili in un titolo di questo tipo e, anche questa volta, restiamo dello stesso parere.
Pad alla mano (abbiamo giocato a
Riders Republic su XBOX One X) il titolo è solidissimo e molto facile da apprendere. Vi consigliamo di prestare attenzione al sistema di controllo che adotterete, soprattutto per quanto riguarda l'esecuzione dei trick, perchè molto del vostro divertimento dipenderà proprio da come riuscirete a trovarvi più comodi. Noi abbiamo optato per controllare i trick coll'analogico destro sacrificando così il controllo della telecamera ma il tutto ci è sembrato eccellente.
L'arte e la tecnica di Riders Republic
Iniziamo a parlare di arte e tecnica in
Riders Republic partendo proprio dalla direzione artistica: il team di
Ubisoft Annecy ha svolto un ottimo lavoro sotto questo punto di vista e ovunque nel gioco si respira aria di sport estremi. Oltre al fatto che l'ambiente di gioco è dannatamente vasto (ma mai dispersivo) e sempre ricco di cose da fare, gli sviluppatori sono stati abilissimi nel passare da un biotipo all'altra in modo dannatamente naturale. Abbiamo poi apprezzato i colori utilizzati così come la realizzazione dell'attrezzatura da utilizzare. Una nota di merito va poi ai costumi che variano dal folle all'assurdo e il loro numero riesce a rendere il vostro personaggio abbastanza unico.
Abbiamo giocato a
Riders Republic su XBOX One X e, pur non potendo competere con la "sorella maggiore"
XBOX Series X dobbiamo dire di essere rimasti piacevolmente colpiti dal colpo d'occhio della produzione. Un altro fattore ci ha notevolmente colpito è la quasi totale assenza di bug: Riders Republic non ha mai mostrato problemi così grossi da rendersi ingiocabile. Certo, qualche compenetrazione poligonale di troppo rovina alcune atmosfere ma nulla che possa realmente inficiare il gameplay.
Ottima anche la colonna sonora: varia e tamarra al punto giusto, perfettamente in linea con il tema portante della produzione.