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Recensione Resident Evil 7 - Un gradito ritorno alle origini

Resident Evil arriva nella sua ultima incarnazione e incorona la Villa dei Baker come vero protagonista del titolo. Capcom e' riuscita a tornare sui binari e a dare ai giocatori quello che richiedevano da molto, troppo tempo.

Il re è tornato

Se c’è una saga che, nella storia dei videogiochi, ha saputo creare capolavori immortali e episodi di cui ci si potrebbe tranquillamente dimenticare questa è Resident Evil. La serie di Capcom ebbe infatti più di una caduta di stile in passato e, proprio quando tutto sembrava perso, arrivò l’annuncio di Resident Evil 7 biohazard e tra detrattori e adoratori tutti attesero con ansia che Capcom levasse il velo all'ultimo capitolo. Bene, possiamo dirvelo apertamente: Resident Evil 7 è un dannato giocone, ma andiamo con ordine e buttiamoci a capofitto nella nostra recensione. 

Resident Evil 7

La trama di Resident Evil 7 biohazard

Resident Evil 7 biohazard non ci mette nei panni di uno dei protagonisti dei precedenti episodi, ne di agenti speciali o militari letali, in Resident Evil 7 impersoniamo Ethan Winters, un uomo comune che ha perso la moglie da qualche anno. Convinto che la sua dolce metà sia morta, Ethan sta cercando di ricostruirsi una vita con tutte le difficoltà del caso. Tutto sembra procedere normalmente fino al giorno in cui il nostro eroe riceve un video della moglie che gli dice di dimenticarla, che ha sbagliato e che vuole restare da sola. Mia, la moglie di Ethan è in evidente stato di shock e il marito non ascolta minimamente i suoi consigli e si reca immediatamente in auto per raggiungerla nel bayou, in Luisiana dove sembra essere tenuta prigioniera.

E’ proprio davanti alla villa dei Baker che la nostra avventura inizia, una villa nascosta dalla folta vegetazione della foresta e abitata da una serie di personaggi che definire pazzi è poca cosa. Resident Evil 7 biohazard si discosta dai precedenti capitoli legati agli zombie e propone un avversario più temibile e viscido, l’allegra famigliola dei Baker. Oltre ad essere completamente folli i nostri avversari sono anche dotati di super poteri come la forza sovrumana e la capacità di rigenerare i tessuti.

La nostra avventura si svolge proprio tra le mura domestiche della villa dove dobbiamo cercare in tutti i modi di portare a casa la pelle combattendo i componenti della famiglia e la loro follia omicida.

Resident Evil 7

Il gameplay di Resident Evil 7 biohazard

Anche dal punto di vista del gameplay Capcom ha portato una ventata di novità rispetto ai precedenti capitoli del brand, prima fra tutti l’adozione della prima persona anziché della terza. Si in Resident Evil 7 non vi troverete alle spalle del protagonista ma vivrete la storia in prima persona. Con questo capitolo si vede la volontà di Capcom di tornare alle origini, molti tratti del titolo ricordano il primo mitico Resident Evil come la ricerca delle chiavi per sbloccare determinate porte e darci acceso a nuove aree della casa. Il nostro protagonista Ethan è tenuto prigioniero dei Baker e la fuga è senz’ombra di dubbio la sua principale preoccupazione.

Il gameplay di Resident Evil 7 si alterna tra fasi di shooting con fasi di risoluzione di enigmi e altre ancora dove dovremo scontrarci con dei membri della famiglia che fungono da veri e propri boss. I puzzle proposti ci hanno soddisfatto e necessitano, nella maggior parte dei casi, di far lavorare adeguatamente il cervello per arrivare alla soluzione. Anche la tipologia degli enigmi è varia a sufficienza per non risultare mai troppo ripetitiva e “telecomandata”. Resident Evil 7 biohozard gioca forte su quello che riguarda le emozioni trasmesse al videogiocatore, ogni elemento del titolo Capcom, sia esso di gameplay o di grafica o sonoro è pensato per essere coadiuvante al mantenimento di uno stato di ansia con un uso sapiente di jumpscare su una base di tensione tenuta alta per tutta la durata dell’avventura. Anche se il ritmo di gioco cala leggermente nella parte centrale è bello vedere come gli sviluppatori abbiano fatto di tutto per creare un titolo poliedrico per molti versi, con un mix di generi che riescono a trovare una quadra perfetta.

Non è solo horror e survival, Resident Evil 7 è anche esplorazione, della casa e delle storie che in essa si sono sviluppate. Girovangando per la magione possiamo trovare delle VHS che ci racconteranno la storia di altri ospiti prima di noi e della loro storia. La ricerca di questi oggetti è molto più che una semplice raccolta di collezionabili, ci aiuta a capire cosa è successo e da cosa nasce l'orrore di cui è impregnata tutta la zona. se dobbiamo guardare ai difetti di Resident Evil 7 possiamo annoverare i lnumero limitato di avversari con cui abbiamo a che fare, fondamentalmente durante la partita si affrontano tre tipi di Micomorfi oltre ovviamente ai vari membri della famiglia.

Resident Evil 7

L’Arte e la tecnica di Resident Evil 7 biohazard

Anche dal punto di vista artistico e tecnico il lavoro svolto dagli sviluppatori è decisamente ottimo. L’utilizzo della visuale in prima persona è stata una scommessa vincente che ha permesso di poter sfruttare nuovi approcci per mantenere alta la tensione rispetto a quanto già visto nei capitoli precedenti. Affidare la scrittura a Richard Pearsey (autore delle sceneggiature di Spec Ops: The Line e F.E.A.R.) ha contribuito sicuramente a dare una ventata di freschezza all’impostazione classica dei Resident Evil e, pad alla mano, la cosa ha sicuramente giovato al titolo. Ottima la realizzazione degli ambienti di gioco, così come il character design che vede nei Baker un nemico concreto che riesce a trasmettere un forte senso di oppressione al giocatore.

I Baker sono, finalmente, degli avversari carismatici con una sceneggiatura che riesce a valorizzare ancora di più la loro follia. La resa grafica del titolo Capcom è impressionante e il motore di gioco sviluppato apposta per il sito mostra i muscoli con un franerete granitico che raramente scende sotto i 60 fps. Ottima anche la gestione delle luci e delle ombre che, anche grazie ad un design della villa e degli ambienti decisamente azzeccato, riesce a creare ambienti carichi di tensione e ad instillare nel giocatore una certa tendenza a voler lasciare in fretta la villa e il territorio dei Baker. Anche la componente sonora svolge un ruolo centrale nel gioco amalgamando alla perfezione il senso della vista con quello dell’udito. 

Resident Evil 7

Resident Evil 7 biohazard

Resident Evil 7 biohazard segna il ritorno di Resident Evil nell’olimpo dei survival horror. Capcom è riuscita a invertire una tendenza che stava facendo sfracellare una delle saghe più amate dai videogiocatori. Resident Evil 7 riesce a tenere il giocatore sulle spine per tutta la durata dell’avventura. Equilibrato e carico di tensione è un gioco che deve entrare nella ludoteca di ogni appassionato di horror che si rispetti. 

9

Trama 8.50

Gameplay 9.00

Arte e tecnica 9.00

Pro:

un grande resident evil!

Contro:

alcune animazioni legnose

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