Un passo avanti e due indietro
Di titoli horror ne abbiamo visti, giocati e recensiti molti, sulle nostre pagine potete trovare svariati titoli survival horror, dall'italianissimo
Daymare: 1988 fino alle riproposizioni di grandi classici come
Resident Evil 2. Oggi trattiamo il secondo episodio di una serie nata in Italia e sviluppata dai ragazzi di
Stormind Games: stiamo parlando di
Remothered: Broken Porcelain. Siete alla ricerca di un nuovo survival horror in cui cimentarvi? Seguiteci nella nostra
recensione di Remothered: Broken Porcelain per Nintendo Switch.
La trama di Remothered: Broken Porcelain
Quando si parla di survival horror, parlare di trama è sempre un'arma a doppio taglio: da una parte ci piacerebbe raccontarvi molto del titolo per potervi dare quante più informazioni possibili, dall'altra sappiamo bene che ogni singola parola potrebbe rappresentare uno spoiler. Partiamo quindi col dirvi che
Remothered: Broken Porcelain è un prequel del primo capitolo della serie:
Remothered: Tormented Fathers.
La protagonista di
Remothered: Broken Porcelain è
Jennifer, una ragazza che ha un passato abbastanza turbolento alle spalle, espulsa dal collegio femminile che frequentava a causa di una serie di comportamenti decisamente sopra le righe. La nostra giovane
Jennifer trova lavoro all'
Ashmann Inn un hotel che, per molti versi, potrebbe farvi tornare alla mente l'
Overlook Hotel di Shining. L'hotel siciliano non è però il resort che ci si potrebbe aspettare, all'interno delle sue mura si avverte un'oscura presenza ed è proprio contro questa presenza che la nostra protagonista dovrà confrontarsi o forse non solo?
La trama e la componente narrativa di
Remothered: Broken Porcelain è sicuramente il punto più riuscito della produzione, il concept di
Chris Darril è sicuramente di ottimo livello e tra salti temporali e colpi di scena sicuramente non vi annoierete nella decina d'ore che vi serviranno per arrivare ai titoli di coda, il problema vero è un altro: ci arriverete ai titoli di coda? La domanda è lecita perchè
Remothered: Broken Porcelain è tutt'ora minato da una serie di bug davvero importanti. Al momento dovrebbero essere in lavorazione ulteriori patch per sistemare i diversi problemi (rispetto alla sua uscita originale la situazione è migliorata ma risulta ancora molto problematica). Vi portiamo però anche una buona notizia: non faticherete a seguire le peripezie di Jennifer perchè
Remothered: Broken Porcelain è localizzato in italiano.
Il gameplay di Remothered: Broken Porcelain
Remothered: Broken Porcelain è un survival horror che non vi offre un arsenale ampio e variegato con cui fare a pezzi i vostri avversari come un un
Resident Evil qualsiasi (certo sempre con le munizioni risicatissime e sempre con gli avversari in sovrannumero è chiaro), no in
Broken Porcelain dovrete fondamentalmente nascondervi e scappare. Questa meccanica di
hide & seek come si dice in gergo era già stata usata nel precedente capitolo,
Tormented Father e il buon
Chris Darril se l'è riportata anche qui. La nostra protagonista potrà comunque affrontare gli avversari utilizzando armamentari di fortuna costruiti da lei ma, ovviamente, i rapporti di forza non pendono certo dalla sua parte. Jennifer ha anche a disposizione dei poteri paranormali che la aiuteranno ad uscire dalle situazioni più problematiche o per risolvere i puzzle che il titolo mette a disposizione.
Tutto bene quindi? Le meccaniche di gameplay che strizzano l'occhio allo stealth duro e puro sono meccaniche che, solitamente, piacciono ai videogiocatori giusto? Si, sarebbe giusto se non ci fossero in mezzo tonnellate e tonnellate di bug, di problemi con i comandi, con la risposta dei controlli e via di questo passo. Abbiamo incontrato diverse difficoltà durante il gioco, i comandi alle volte non rispondevano istantaneamente, altre volte erano poco precisi e ci siamo trovati a dover ripetere più e più volte diversi passaggi con un senso di frustrazione generale che aumentava proporzionalmente alle morti.
Il titolo è piagato dai bug, numerosi e molto fastidiosi che spesso inficiano il gameplay
L'idea di base c'è, purtroppo è carente la sua realizzazione. Capite bene che in un titolo con meccaniche stealth il controllo millimetrico delle interazioni del protagonista è fondamentale così come la precisione dei comandi nelle fase più concitate (abbiamo trovato problemi anche nei quick time event). La speranza è che con diverse patch i ragazzi di
Stormind Games possano sistemare i problemi e dare così lustro ad un titolo che merita sicuramente di più.
L'arte e la tecnica di Remothered: Broken Porcelain
Sul fronte artistico e tecnico
Remothered: Broken Porcelain si riprende, dei bug ne abbiamo già parlato e, al netto del fatto che con le patch possono essere corretti (e in parte alcuni sono già stati sistemati). Abbiamo trovato la direzione artistica del titolo interessante e ben strutturata,
Remothered: Broken Porcelain riesce a trasmettere la sensazione di angoscia grazie a delle ambientazioni azzeccate e ad un comparto audio che si sposa bene con l'atmosfera generale e ne valorizza la componente di terrore.
Tecnicamente purtroppo ci troviamo davanti ad un numero davvero importante di bug, il motore di gioco non riesce a rispondere sempre perfettamente alle collisioni e, anche se il tutto si muove in modo abbastanza fluido (abbiamo provato il titolo su
Nintendo Switch) si notano spesso animazioni legnose o poco legate che rischiano di rompere e rovinare l'atmosfera.
Il comparto audio fa il suo lavoro, non siamo a livelli di eccellenza ma ben si adatta al contesto e riesce a sottolineare a dovere i momenti più importanti.