Tra carte, regni e discendenza
Oggi torniamo a parlare di una serie di cui abbiamo già parlato sulle nostre pagine, parliamo infatti di
Reigns: Three Kingdoms, ultimo arrivato della popolare saga. Uscito a fine 2022 in esclusiva per
Netflix (
avete presente che con l'abbonamento potete anche avere dei giochi vero? ndr.) il titolo è disponibile ora anche su
PC e
Nintendo Switch. Grazie ad un codice ricevuto da
Devolver Digital, publisher dei titoli di
Nerial, abbiamo avuto modo di provare questo nuovo capitolo e siamo qui per raccontarvi come è andata la nostra prova. Mettetevi comodi e seguiteci nella nostra
recensione di Reigns: Three Kingdoms per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Reigns: Three Kingdoms
Iniziamo come al solito parlando della
trama di Reigns: Three Kingdoms ma, prima di fare ciò, conviene forse fare il punto su cos'è Reigns: Three Kingdoms? Siamo sicuri che molti di voi conoscano già la serie sviluppata dai ragazzi di
Nerial ma, per chi non sapesse nulla facciamo un piccolo recap. In Reigns vivete un'avventura dove interpretate, a seconda dell'episodio che state giocando, un protagonista differente. A differenza di altri giochi, in Reigns ogni vostra azione (e quindi anche le conseguenze delle stesse) sono dettate dalla scelta di una risposta: volta per volta il titolo vi propone delle domande, o dei quesiti a cui potrete rispondere solo in due modi. Ogni scelta ha delle conseguenze e queste si ripercuoteranno sulla vostra partita causandone, alle volte (
molto spesso ad onor del vero! ndr.) la morte. Detto questo, cosa dobbiamo aspettarci dal punto di vista narrativo da
Reigns: Three Kingdoms?
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L'impianto narrativo di
Reigns: Three Kingdoms è assolutamente interessante, un po' perchè si svolge su due piani temporali e un po' perchè, a differenza di altri titoli della serie, questa volta ci siamo sentiti molto più coinvolti nella narrazione e nell'evoluzione della trama.
Reigns: Three Kingdoms è un titolo roguelike quindi ogni vostra morte è inserita in un contesto più ampio ma, a differenza di altri esponenti del genere qui la trama è decisamente più importante (forte anche del fatto che molto del tempo lo passerete a leggere e a prendere decisioni). Ad ogni modo in Reigns: Three Kingdoms impersonerete una ragazza che, tramite un dispositivo che a molti di voi potrà ricordare l'
Animus di
Assassin's Creed verrete catapultati indietro nel tempo durante l'epoca dei Tre Regni, in Cina. È così che
Reigns: Three Kingdoms inizia, con un viaggio virtuale di centinaia di anni che vi farà vestire i panni di una serie di personaggi unici e, a tratti, incredibili.
Ogni volta che il vostro personaggio perirà nella partita verrete "reincarnati virtualmente" in un suo discendente e avrete così modo di proseguire le gesta (e gli obiettivi) del defunto. Con questo escamotage i ragazzi di Nerial sono riusciti ad integrare alla perfezione il meccanismo della persistenza del vostro avanzamento dando anche una connotazione narrativa al tutto. Abbiamo apprezzato questa scelta e abbiamo trovato gli argomenti trattati, i quesiti e tutta la gestione generale della narrazione assolutamente funzionale. Inoltre, cosa non da poco in un titolo di questo tipo, vi ricordiamo che
Reigns: Three Kingdoms è localizzato in italiano.
Il gameplay di Reigns: Three Kingdoms
Parlare del gameplay di
Reigns: Three Kingdoms non è affatto difficile, le meccaniche alla base del titolo sono, di fatto, le medesime a cui la serie ci ha abituato anche se, questa volta, i ragazzi di Nerial hanno voluto introdurre dello novità per dare varietà alla serie. D'altra parte sarebbe assurdo cercare di coprire la ripetitività di schemi e di gameplay presente nella serie Reigns, un po' come è avvenuto per i titolo
LEGO di
TT Games: tutti assolutamente divertenti ma altrettanto cloni di se stessi fermi a zero innovazione. È anche vero che se il pubblico cerca quel tipo di gameplay cambiarlo dalle fondamenta sarebbe un po' stupido e, forse proprio per cercare di trovare la giusta via di mezzo gli sviluppatori inglesi hanno pensato di aggiungere qualche novità senza distruggere le fondamenta del titolo.
Reigns: Three Kingdoms aggiunge qualche novità alla serie mantenendo la sua struttura ludica per cercare di accontentare fan di vecchia data e nuovi giocatori
Come scrivevamo poco sopra giocare a Reigns: Three Kingdoms significa, principalmente, prendere decisioni, prendere decisioni e tenere sotto controllo quattro indicatori che, ben in vista, in alto sullo schermo, indicano i risultati delle nostre scelte.
Carisma,
risorse per il popolo,
esercito e
intelligenza, sono questi i parametri che, se arrivano a zero o se vanno a fondo scala comporteranno la vostra morte immediata. Basta che uno di essi scenda a zero o vada oltre il massimo e la partita terminerà facendovi riprendere l'avventura con un nuovo personaggio. Ogni volta che dovrete prendere una decisione il gioco vi indica quanto inciderà sui vari parametri e quindi potrete sempre sapere il potenziale risultato di una vostra scelta. Questo è il sistema classico che ha visto piccole variazioni in ogni incarnazione di Reigns,
Reigns: Three Kingdoms aggiunge però un paio di elementi assolutamente interessanti: gli scontri con le carte e la mappa di conquista.
La prima riguarda le battaglie, gli scontri che dovrete affrontare durante la vostra avventura. In alcuni momenti vi sarà chiesto di scontrarvi con altre fazioni. In queste circostanze il sistema vi offrirà un set di carte casuali con cui scontrarvi con l'avversario. Le meccanica di gioco è semplice:
ruotando le vostre carte recerete un determinato numero di
danni alla carta "di fronte" del vostro avversario. La stessa cosa farà l'opponente fino a che tutte le carte non sono state eliminate. Ogni carta può avere poi potenziamenti particolari in grado di renderla particolarmente interessante. Anche se la profondità strategica del tutto non è incredibile questo tipo di battaglie ci hanno fatto divertire e, sopra tutto, riescono a spaccare il ritmo di gioco. Avanzando nel gioco potrete poi acquisire nuovi combattenti sempre più potenti redendo il tutto molto più interessante.
Il secondo elemento è dato dalla mappa che vi consente di tenere sotto controllo le vostre conquiste e che è il vero motore del denso di continuità dell'avventura. A differenza dei precedenti titoli infatti in
Reigns: Three Kingdoms vi sentirete parte davvero di una dinastia che sta cercando, partita dopo partita, personaggio dopo personaggio, di cambiare il mondo intorno a se. In un certo senso questo nuovo sistema vi permette di tenere sotto controllo non solo il vostro potere generale e quanti territori avete conquistato ma vi da anche il polso di come le cose stanno girando per tutto il regno, aiutandovi magari a prendere determinate scelte.
L'arte e la tecnica di Reigns: Three Kingdoms
Dal punto di vista artistico
Reigns: Three Kingdoms non aggiunge grosse novità a quanto già la serie di
Reigns ci ha abituati. D'altra parte, anche lo stile grafico è diventato una sorta di "marchio di fabbrica" della produzione. Ovviamente questa volta ci troviamo il solito stile grafico pulito e chiaro di
Nerial declinato sul tema della
Cina dei Tre Regni. Una nota di merito va sicuramente alla cura e alla differenziazione sia dei vari ambienti che dei vari personaggi incontrati durante l'avventura.
Tecnicamente parlando non abbiamo nulla da dire,
Reigns: Three Kingdoms è un titolo leggerissimo che gira perfettamente su
Steam Deck e che anzi si dimostra un'altra volta assolutamente ideale per essere giocato in mobilità. Durante le nostre partite non abbiamo riscontrato problemi o bug di sorta e anche la coerenza delle scelte prese e i riflessi delle stesse sul gioco ci sono sembrate sempre abbastanza coerenti.
Bene colonna sonora e effetti audio anche se, probabilmente, sono la parte meno importante e ingombrante della produzione.