Recensione Rauniot per PC

Sembri Fallout ma non sei lui

Oggi parliamo di un'avventura punta e clicca post-apocalittica, un titolo che sembra uscito direttamente dall'epoca dei primi Fallout: stiamo parlando di Rauniot, opera prima dei ragazzi di Act Normal Games, studio di sviluppo Finlandese che debutta nel mondo del gaming con un'avventura che si propone come trait d’union tra futuro e passato. Grazie ad un codice di prova ricevuto dallo sviluppatore abbiamo avuto modo di provarlo e siamo qui per raccontarvi la nostra prova. Se siete curiosi di vivere un'avventura post-apocalittica nella fredda Finlandia non dovete far altro che seguirci nella recensione di Rauniot per PC.
 

 

La trama di Rauniot

Iniziamo, come di consueto, parlando della trama di Rauniot, e vogliamo iniziare dandovi una notizia decisamente buona: Rauniot è localizzato in italiano e, per un'avventura grafica fortemente incentrata sulla trama, sul racconto e sulla narrazione, è davvero un grande punto a favore. Nel titolo d'esordio dei ragazzi di Act Normal Games non avrete a che fare quasi mai con armi, con elementi action particolari e l'unico modo per arrivare sani e salvi ai titoli di coda è quello di prendere le giuste decisioni e comprendere appieno quel che ci circonda. Ecco, proprio quel che ci circonda è uno degli elementi più interessanti e caratteristici della produzione: l'ambientazione e la loro di Rauniot sono assolutamente affascinanti e meritano la vostra attenzione.
  
 
La trama di Rauniot è abbastanza classica, o meglio, riprende una serie di cliché abbastanza comuni che riescono però a reggere bene fino ai titoli di coda. È il 1975 e, a differenza del nostro mondo reale, in questo universo parallelo le cose sono andate in modo diverso e l'apocalisse atomica ha messo in ginocchio l'intero pianeta. Ci troviamo in Finlandia in un mondo che è rimasto congelato (almeno dal punto di vista tecnologico) nel giorno in cui gli ordigni atomici hanno cominciato a cadere dal cielo. La popolazione si è ridotta in modo considerevole e le radiazioni hanno fatto nascere bimbi con malformazioni e portato alla morte molti dei sopravvissuti. Ad ogni modo la dama nera non è ancora arrivata a chiedere la nostra testa e, nei panni di Aino (la protagonista della nostra avventura ndr.) ci troviamo a dover affrontare una missione affidataci dalla comunità di cui facciamo parte. Dobbiamo ritrovare e riportare indietro Toivo, ad ogni costo. Toivo è fondamentale per la comunità perchè è un esperto di nucleare ed era sulle tracce di un prototipo di generatore a fissione nucleare.
  
Inutile dire che il problema del reperimento dell'energia nel mondo di Rauniot è un problema centrale della vita quotidiana delle piccole comunità che cercano, giorno dopo giorno, di sopravvivere. Conscia dell'importanza della missione affidatagli Aino si mette subito in viaggio e così ha inizio la nostra avventura. È con questo incipit che Rauniot si apre al giocatore: un mondo distrutto e sull'orlo della fine si staglia sullo sfondo il tutto ambientato in un luogo che, almeno per noi, è remoto: la Finlandia. Il titolo è infatti ambientato nelle terre a nord dell'Europa e, per aumentare ulteriormente il senso di immersione, gli sviluppatori hanno pensato bene di lasciare la localizzazione in finlandese (ma fortunatamente i sottotitoli sono tradotti in italiano).
 

 

Il gameplay di Rauniot

Rauniot è un'avventura punta e clicca di stampo decisamente classico con tutti gli elementi tipici del genere messi nel posto giusto. Quando scriviamo "decisamente classico" lo intendiamo in senso letterale. Rauniot non ha momenti particolarmente action e la risoluzione di enigmi rappresenta il fulcro dell'avventura. Certo, la nostra protagonista non dovrà solo risolvere piccoli puzzle ambientali ma dovrà anche intrattenere dialoghi con i vari (pochi) personaggi che incontrerà durante il suo cammino. Rauniot è un titolo dove le decisioni prese contano (e tanto) e spesso possono fare la differenza tra il proseguimento o meno dell'avventura. Fortunatamente, come scrivevamo poco sopra, il titolo è tradotto in italiano e quindi risulta facile riuscire a seguire le vicende della protagonista nel corso della sua avventura.
   

La cosa che ci ha colpito di più di Rauniot è la sua ambientazione: classica ma al contempo aliena

 
Ad un primo sguardo Rauniot può sembrare un RPG di tanti anni fa, magari uno spin off di Fallout (di cui tutti son tornati a parlare grazie alla nuova serie in onda su Amazon Prime Video) ma in realtà il gameplay di Rauniot è decisamente diverso rispetto a quello dei titoli di Interplay: qui non avrete a che fare con combattimenti a turni o potenziamenti da GDR, qui dovete prendere decisioni, risolvere enigmi e proseguire, passo dopo passo, nella vostra avventura. Ma parliamo un attimo di interfaccia di gioco e dei problemi che abbiamo riscontrato. Se da una parte possiamo dire che gli enigmi presentati da Rauniot ci sono sempre sembrati ben bilanciati dall'altro abbiamo trovato (sopra tutto all'inizio dell'avventura) qualche difficoltà nel sistema di rilevamento degli elementi interattivi. I vari hotspot con cui interagire infatti sono ben integrati col mondo di gioco e non è sempre facile riuscire ad individuarli con facilità.
 
Questo problema va risolvendosi con l'avanzare dell'avventura perchè il giocatore è portato ad abituarsi alle meccaniche e a prestare attenzione a particolari elementi dello scenario. Abbiamo trovato molto intelligente il sistema di viaggio rapido che evita di doversi fare grandi sgambate magari solo perchè si è dimenticato un oggetto importante per la chiusura della specifica quest. Abbiamo trovato intuitivo il sistema di controllo di Rauniot e, a conti fatti, non abbiamo nemmeno sofferto l'assenza di combattimenti o di elementi di gameplay più vari. La durata del titolo è bilanciata, non si arriva ai titoli di coda stanchi ma nemmeno troppo presto. Dobbiamo dire che però difficilmente Rauniot è un titolo che rigiocherete una seconda volta quindi vi consigliamo di sfruttare al massimo l'immersione nel mondo di gioco durante la vostra run.
 

 

L'arte e la tecnica di Rauniot

Prima di parlare della componente artistica e tecnica di Rauniot dobbiamo ricordare che la produzione di Act Normal Games è una produzione indie e, per di più, l'opera prima dello studio di sviluppo. Siamo rimasti piacevolmente colpiti dalle scelte artistiche e stilistiche della produzione, il mondo di Rauniot è rimasto fermo nella metà degli anni '70 e la tecnologia "cristallizzata" in quell'età ricorda molto da vicino quello visto in Fallout anche se, in questo caso, il setting ci è sembrato molto più realistico e verosimile (pur ricordando che si tratta di finzione ndr.).
 
Buone notizie arrivano anche dal fronte tecnico: Rauniot è un titolo dal motore grafico decisamente leggero e durante le nostre partite non abbiamo riscontrato problemi bloccanti o bug di sorta. Molto buona la grafica dei menu e dell'interfaccia utente anche se avremo preferito dei caratteri più grandi nei dialoghi perchè l'impostazione di default risulta non propriamente leggibile.
 
Bene anche il comparto sonoro che offre, al netto di una soundtrack adatta al contesto ma non incisiva, una localizzazione in finlandese che aiuta moltissimo ad immergersi nelle atmosfere del titolo.