Tanti auguri Quake!
Già, sono passati venticinque anni da quando, nel lontano 1996,
Quake fece la sua apparizione lasciando tutti (e veramente tutti) a bocca aperta. Certo, di acqua ne è passata sotto i ponti ma ricordo ancora come fosse ieri come restai alla vista del titolo e di come girava, di come, effettivamente, segnava un'altra tacca nella storia del videogioco. Oggi, sicuramente, il titolo di
ID e
Bethesda non fa lo stesso effetto di venticinque anni fa ma vogliamo comunque prenderci cinque minuti per raccontarvi cosa ne pensiamo nella nostra
recensione di Quake per XBOX One.
La trama di Quake
Saltiamo i convenevoli e andiamo subito al sodo:
Quake, una vera e propria trama, non ce l'ha. In Quake impersonate Ranger, un mercenario il cui scopo è quello di sterminare una razza di alieni che sta cercando di invadere la terra, il tutto in un'atmosfera
dark gothic decisamente originale e fuori dagli schemi. Nel 1996 gli FPS con una trama si contavano sulle dita di una mano monca, bisogna infatti aspettare due anni più tardi, il 1998, quando
Valve pubblicò quell'
Half Life che cambiò, per sempre, il mondo degli FPS. In quegli anni gli sparatutto in soggettiva erano soprattutto violenza, velocità e azione, non c'era tempo per storie da raccontare, c'erano nemici a schermo (molti), un sacco di armi e di modi per farli fuori e tanto ci bastava.
Ad ogni modo, in questa remastered (possiamo chiamarla così?) di
Quake troverete non solo la campagna principale ma anche quattro campagne aggiuntive, di cui due del vecchio Quake "originale":
Scourge of Armagon e
Dissolution of Eternity e due sviluppate ex-novo dai ragazzi di
MachineGames (vi ricorderete di loro perchè sono gli sviluppatori che hanno ripreso in mano il brand di
Wolfenstein) denominate
Dimension of the Past e
Dimension of the Machine.
Ad ogni modo, oltre quindi le quattro macro sezioni della campagna principale, avrete da divertirvi per diverse ore con i contenuti aggiuntivi che già troverete nel pacchetto. Al netto della trama che potremmo definire un mero orpello, l'ambientazione di Quake fu uno degli elementi chiave del suo successo e, ancora oggi, incute un certo timore reverenziale. Vi ricordiamo inoltre che
Quake è localizzato in italiano.
Il gameplay di Quake
Ed eccoci finalmente a parlare del gameplay, se sul fronte della trama e della narrazione c'è infatti, oggettivamente poco da dire, le cose cambiano radicalmente quando si parla di gameplay e di meccaniche di gioco. Il titolo di
John Carmak aprì un vero e proprio squarcio nel mondo videoludico di quegli anni,
Quake introduceva infatti (in modo quasi "naturale") una serie di elementi che oggi giorno non ci fermiamo nemmeno a considerare. Innanzitutto la telecamera libera permetteva al giocatore di guardare il mondo di gioco veramente con i propri occhi, la possibilità di saltare veniva utilizzata poi per creare dei livelli dove la verticalità degli stessi apriva a soluzioni originali e da spaccamascella.
Ma quindi, ha senso Quake nel 2021? Si .
Con
Quake la "
tridimensionalità" entrava prepotentemente nel gameplay, gli avversari non erano più sprite bidimensionali che si muovevano in un mondo "semi-3d", qui era tutto davvero in tre dimensioni e questo apriva la strada a idee di gameplay e soluzioni completamente nuove per l'epoca. Ai giorni nostri, ovviamente, questo non fa più scalpore ed è normale "muoversi" in ambienti tridimensionali ma per l'epoca era qualcosa di davvero rivoluzionario. Tra armi iconiche (come dimenticare la "sparachiodi") e avversari che danno filo da torcere come venti e passa anni fa, Quake si mostra in tutto il suo splendore oggi come allora, con un gameplay frenetico, rapido dove, spesso, fermarsi a riflettere equivale a morte certa.
Oltre ai capitoli della storia avete la possibilità di giocare in multiplayer, un multi che se anche risultasse un po' demodé riuscirà comunque a trascinarvi in un loop temporale. Ecco, due paroline sul multiplayer vanno fatte visto che è qui che si gioca la partita del cross platform: Quake infatti presenta un, multiplayer cross-platform e cross-gen che vi consentirà di giocare contro qualsiasi giocatore su qualsiasi piattaforma supportata.
Manca poi un'ultima chicca che rende questa edizione molto interessante per chi la volesse giocare su console: la possibilità di scaricare ed installare le mod. Questo significa che, da quando lo scaricherete avrete a disposizione centinaia di mod di tutti i tipi, inclusa anche la mitica
Quake 64.
L'arte e la tecnica di Quake
Parlare della direzione artistica di
Quake è qualcosa che scalda il cuore, ho sempre considerato Quake come uno sparatutto fuori dai canoni, la sua lore, le sue ambientazioni e, in generale, il suo "mood" l'ha sempre reso ai miei occhi molto diverso da tutti gli FPS che trovavo sul mercato. Il suo mix di atmosfere gotiche e sci-fi mi ha sempre colpito e trovo il tutto ancora estremamente originale anche oggi giorno. C'è poi da dire che Quake ha sempre trasudato carisma da tutti i pori, dalle armi agli avversari fino ai manieri che percorrevamo (e percorriamo tutt'ora) con i fucili spianati.
Sul fronte tecnico non c'è molto da dire, l'aver portato Quake su tutte le console attuali non può essere vista come una "remastered", non ha nemmeno senso fare un paragone con il titolo originale visto che, di fatto, è rimasto tutto come venticinque anni fa (o quasi). Ad ogni modo il titolo gira fluidissimo e sulle nostre partite su XBOX One X non abbiamo mai avuto problemi di rallentamenti, bug o altri errori che potessero crearci problemi.
Cosa possiamo dire, infine, della colonna sonora composta nientepopodimenoche da
Trent Reznor e dai
Nine Inch Nails? Beh, davvero poco, la soundtrack è ineccepibile e riesce appieno nell'obiettivo di farci entrare a capofitto nelle atmosfere del titolo.