Andare oltre i propri limiti
Molto spesso sentiamo che i giochi di oggi non sono più quelli di una volta, che la difficoltà media dei titoli si è abbassata tantissimo e che, al giorno d'oggi, i giocatori vogliono solo giochi "che si giocano da soli". Anche su queste pagine se ne è parlato qualche volta, soprattutto quando escono titoli come
Sekiro che puntano molto sulla difficoltà (andate a leggervi la nostra
recensione di Sekiro se ve la siete persa). Oggi parliamo di un titolo che, come i giochi FROM Software, va decisamente in controtendenza rispetto alle produzioni "abituali", oggi parliamo di un titolo che vi farà davvero bestemmiare pesantemente, oggi parliamo di
Profane. Già il titolo dice tutto ma se siete curiosi e volete scoprire il perchè di questa intro così dura e cruda seguiteci nella nostra
recensione di Profane per Nintendo Switch.
La trama di Profane
La trama di Profane è molto semplice, il titolo è infatti un gioco basato su boss-fight (ve lo ricordate
Furi? Ecco il meccanismo è quello). Il fatto di dover far giocare il giocatore, fondamentalmente, in singole arene ha offerto agli sviluppatori l'opportunità di non dover necessariamente creare una trama complessa e articolata. Non per questo però i ragazzi di
AlternativeSoftware hanno preso sotto gamba la questione e hanno deciso di offrire comunque un contorno narrativo (e soprattutto una lore abbastanza interessante) al loro titolo.
Profane racconta la storia di
Talaal, l'ultimo Araldo, l'ultima speranza per il popolo di
Eonora di sopravvivere. Per capire chi è un
Araldo e perchè Talaal è così importante dobbiamo fare un passo indietro, un passo indietro di molto tempo prima della creazione del mondo. Le leggende narrano di un essere dal potere immenso, un potere talmente grande da poter creare la vita. Esso generò Eonora e la riempì di vita. Un potere così immenso necessitava però di un grande controllo, conscio di ciò, Dio creò sette maschere di Araldi il cui compito era quello di trovare altrettanti ricettacoli a cui trasmettere il potere.
L'avidità di potere fece però scoppiare una guerra tra le sette maschere fino a che una di queste riuscì a prevalere sule altre e ad assorbirne il potere.
Le varie tribù di Eonora si riunirono sotto un'unica bandiera e, combattendo e pagando un prezzo altissimo, riuscirono a sigillare la Maschera sotto terra in un tempio dove il tempo non esiste. La soluzione delle tribù non fu però eterna, dopo svariati secoli la Maschera di Araldo imprigionata cominciò a rilasciare una nebbia di corruzione fino alla superficie. Questa nuova distruggeva tutto ciò che incontrava e fu così che le terre della nostra protagonista finirono sommerse dalla nebbia.
Ed ecco che qui entriamo in scena noi, che per un caso più fortuito che altro, troviamo l'ultima Maschera di Araldo ancora libera ed è così che la nostra storia, o meglio,
la storia di Talaal ha inizio. Il nostro compito è ora quello di sconfiggere ogni boss che ci si para dinnanzi liberandolo dal potere della maschera e dalla corruzione che questa porta con se.
Il gameplay di Profane
Ed eccoci arrivati nel vivo dell'azione (è proprio il caso di dirlo),
Profane da il meglio di se proprio nel gameplay, ma fateci prima fare una doverosissima premessa. Fino ad ora abbiamo presentato il gioco dicendo che era complesso, vi abbiamo poi raccontato la lore e la storia che sta dietro le vicende che
Talaal, la nostra protagonista, ma ora è il momento di giocare a carte scoperte:
Profane è uno dei titoli più difficili a cui vi capiterà di giocare. Se non siete avvezzi a vedere la scritta "Game Over" sul vostro schermo centinaia e centinaia di volte lasciate pure a metà la recensione. Profane è difficile, spiazzante, ritmico e adrenalinico, un gioco che non perdonerà nemmeno un vostro piccolo errore (ancora più del già citato
Furi) e si, ancor più del (mai troppo lodato)
Dark Souls. Ok ok, fan del titolo FROM Software state calmi,
Profane e Dark Souls hanno davvero pochi punti in comune ma ogni volta che si parla di difficoltà Dark Souls viene sempre tirato in mezzo.
E' giunto ora il momento di spiegarvi perchè
Profane è così difficile, beh è così complicato perchè in
Profane dovrete combattere contro dei boss (dannatamente più grossi e forti di voi) in un lasso di tempo prestabilito.
Il tempo è tutto in Profane. All'inizio di ogni boss fight vi sembrerà di avere la partita in mano, certo l'avversario è grosso, ma vedere che i vostri colpi vanno a segno fortifica l'animo, fino a quando cominciate a rendervi conto che ogni singolo colpo che subiremo ridurrà il (preziosissimo) tempo a disposizione per sconfiggere il boss fino a quando resterà una sola piccola tacchetta sulla nostra barra della vita. E' li che la più semplice distrazione, l'errore più marginale può diventare fatale. Si perchè un singolo colpo equivale alla morte. E morte vuol dire ripartire da capo.
Giocare a
Profane vuol dire avere riflessi pronti, un ottimo tempismo e una grandissima capacità di adattamento, si perchè i boss scaricano attacchi ad area come nei migliori bullett hell del passato e non solo, viste le loro dimensioni sempre molto generose rischieremo di "inciampare" contro di loro molto più spesso di quanto ci si potrebbe aspettare. Fortunatamente il sistema di controllo è impeccabile,
giocare a Profane su Nintendo Switch in modalità handled è godurioso e non ci è mai capitato di morire a causa di problemi al sistema di controllo.
Talaal ha a disposizione, oltre agli attacchi standard (a proposito muoverete la protagonista come in un
twin stick shooter: con la levetta sinistra si muove, con la destra si spara) anche degli
attacchi speciali (che potrete sbloccare avanzando nel gioco) ma che consumano preziosissimo tempo. Non poteva, ovviamente, mancare la schivata che ci consentirà di sfruttare le pochissime finestre di salvezza nelle varie arene.
Se volete affrontare Profane dovete mettere in conto che vi servirà una pazienza fuori dal comune e una forza di volontà che, anche nel nostro caso, ha vacillato più e più volte.
L'arte e la tecnica di Profane
Dobbiamo essere sinceri, ci siamo avvicinati a
Profane più per la sua ispiratissima direzione artistica che non per la sua elevata difficoltà (che è un fattore che teniamo sempre molto da conto).
Profane riesce ad essere colorato anche in un mondo grigio, l'art director del titolo ha saputo trasmettere grazie alle palette cromatiche, agli elementi a video e alla colonna sonora un mondo decadente ma che non vuole cedere.
Essenziale e quasi sintetico il comparto artistico di
Profane non da spazio a elementi non necessari, vi renderete presto conto, giocando, che ogni singolo elemento ha una sua chiara utilità.
Ottimo anche sotto il profilo tecnico (e in un titolo del genere la parte tecnica deve essere perfetta perchè un singolo rallentamento potrebbe compromettere l'intera partita) anche su Nintendo Switch dove il gioco non perde un colpo.