Oggi parliamo di un titolo cui, la versione originale, ci ha fatto passare interi pomeriggi a pianificare e progettare, stiamo parlando di Pharaoh: A New Era, remake del famoso Pharaoh (se avete qualche capello bianco in testa di sicuro ne avrete sentito parlare). L'originale, sviluppato dai ragazzi di Impressions è stato uno dei city builder di maggior spessore di inizio anni novanta e l'annuncio del suo remake destò immediatamente il nostro interesse. Se avete giocato il titolo originale e volete sapere come se la cava questa nuova edizione oppure se non ne avete mai sentito parlare ma adorate i city builder è il caso che vi mettiate comodi che ci seguiate nella recensione di Pharaoh: A New Era per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Pharaoh: A New Era
Difficile parlare di trama e storia quando si parla di city builder e, ancora più difficile, quando si parla di city builder che hanno oltre vent'anni sul groppone. Come abbiamo scritto poco sopra il titolo sviluppato dai ragazzi di Triskell Interactive non è un titolo nuovo nuovo ma un remake di Pharaoh noto gestionale di fine anni novanta che incantò una intera generazione di videogiocatori appassionati di city building. La trama non è certamente il fulcro della produzione ma, se non altro, è ben definito il contesto in cui andremo a muoverci: l'antico Egitto.
Ecco quindi che Pharaoh: A New Era ci porta in mondo fatto di piramidi e faraoni dove la pianificazione della costruzione della città è essenziale per garantire la prosperità (o meno) della popolazione. Per farci immergere senza soluzione di continuità in un regno che ha una durata decisamente impressionante i ragazzi di Impressions prima e Triskell Interactive poi hanno strutturato la bellezza di oltre cinquanta missioni con cui poterci confrontare. Per rendere il tutto più agevole per l'utente che non ha dimestichezza col mondo di Pharaoh gli sviluppatori hanno strutturato le prime missioni come missioni tutorial dove l'utente è tenuto per mano passo dopo passo.
Oltre al gioco base, Pharaoh: A New Era include anche il DLC Queen of the Nile che aggiunge ulteriore valore al titolo. Inoltre, Pharaoh: A New Era è localizzato in italiano quindi anche chi non conosce l'inglese non ha scuse.
Il gameplay di Pharaoh: A New Era
Pharaoh: A New Era è un remake che ha preso una strada molto precisa nella presentazione del gameplay: i ragazzi di Triskell Interactive e Dotemu hanno deciso di mantenere inalterato il cuore delle meccaniche di gioco senza semplificare nulla ma ritoccando solo alcune cosette qui e la. Questo vuol dire che Pharaoh: A New Era si presenta esattamente come si presentava nel 1999: un titolo complesso ma appagante che ricambia il tempo investito in esso senza svendersi a compromessi.
Pharaoh: A New Era è un titolo che funziona oggi come funzionava il titolo originale oltre vent'anni fa
Se siete abituati ai city builder moderni potreste trovarvi leggermente disorientati giocando a Pharaoh: A New Era perchè è un gestionale che mette nelle mani del giocatore anche quelle micro-gestioni che tanti titoli recenti hanno automatizzato o tolto dal controllo del giocatore. Se all'inizio questo può risultare problematico, missione dopo missione, ci si rende conto di come il controllo completo di ogni singolo elemento riesca ad innescare meccaniche di gameplay interessanti e profonde.
Ogni missione offre al giocatore un'obiettivo da portare a termine: sia esso il completamento di una gigantesca piramide piuttosto che raggiungere un certo numero di popolazione. La struttura a obiettivi del titolo obbliga il giocatore a trovare delle soluzioni per portare a termine il suo compito trovandosi, al contempo, di fronte a limitazioni che il titolo offre in modo strutturato. Esatto, Pharaoh: A New Era non vi da tutta la "pappa pronta", in alcuni casi non potete produrre cibo direttamente e dovrete affidarvi al commercio per colmare la mancanza, in altri casi dovrete costruire palazzi e vi mancheranno le materie prime e via di questo passo. Pharaoh: A New Era è un gioco che obbliga il giocatore a ragionare e che vi chiederà un importante investimento di tempo visto che alcune missioni necessitano anche di un paio d'ore per essere portate a termine.
L'arte e la tecnica di Pharaoh: A New Era
Anche dal punto di vista artistico e tecnico è stato fatto assolutamente un lavoro eccellente. Da una parte gli sviluppatori hanno lavorato come dei restauratori molto attenti e dall'altra sono stati bravissimi a mantenere intatto il feeling old school dell'opera. Chi ha giocato il titolo originale si troverà a suo agio con le costruzioni (le stesse) che ha imparato a studiare a suo tempo solo ridisegnate per poter essere visualizzate su un monitor con risoluzione "moderna".
Dal punto di vista prettamente tecnico Pharaoh: A New Era fa bella mostra di se con un motore grafico leggero che riesce a rendere perfettamente leggibile il mondo di gioco senza pesare sulle specifiche della macchina. Su Steam Deck Pharaoh: A New Era si fa giocare molto bene e dobbiamo solo sottolineare come i testi siano, effettivamente, un po' piccoli.
Bene anche il comparto sonoro che si rifà alla soundtrack originale e che risulta piacevole senza mai essere invadente.
Giocare a Pharaoh: A New Era è estremamente piacevole e le ore passate in compagnia di questo remake ci hanno portato indietro di qualche anno. La formula di gameplay regge perfettamente anche ai giorni nostri e anzi forse dimostra come ci sarebbe bisogno di riprendere alcune idee del recente passato in ambito di city builder.
