Una trivella per un tesoro
Eccoci a parlare di un'altra piccola perla che
Devolver Digital ha saputo scovare e portare a noi: stiamo parlando di
Pepper Grinder, platform old school dalle meccaniche molto interessanti sviluppato dai ragazzi di
Ahr Ech. Grazie ad un codice di prova ricevuto dal publisher abbiamo avuto modo di provare il titolo e dobbiamo dire di esserne rimasti piacevolmente colpiti. Se volete scoprire pregi e difetti di
Pepper Grinder non dovete far altro che mettervi comodi e seguirci nella nostra
recensione di Pepper Grinder per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Pepper Grinder
Abbiamo detto che
Pepper Grinder è un platform vecchia scuola e, no, non lo è solo per la sua veste grafica che richiama a gran voce la pixel art di fine anni '90 (
anche se decisamente più avanzata rispetto a quella dell'epoca ndr.) o per il suo gameplay (a prima vista) da classico platform 2D. Pepper Grinder è old school anche nel suo approccio alla narrazione e alla gestione della trama. Tanto per iniziare nel gioco non avrete a che fare con tonnellate e tonnellate di dialoghi e quindi, il fatto che
Pepper Grinder non sia localizzato in italiano non è un problema (
anche se, dobbiamo dirlo, ci piacerebbe che Devolver Digital prestasse più attenzione alle localizzazioni nella nostra lingua ndr.). Il titolo sviluppato dai ragazzi di Ahr Ech presenta al giocatore un incipit narrativo molto semplice e, pochi secondi dopo, lo scaraventa in un mondo unico e fantastico, tutto da esplorare e da scoprire.
Abbiamo incorporato i contenuti di YouTube. Poiché YouTube potrebbe raccogliere dati personali e tracciare il tuo comportamento di visualizzazione, caricheremo il video solo dopo aver acconsentito all'uso dei cookie e tecnologie simili a quelle descritte nella loro
Privacy policy
Acconsento, mostra il video
Al netto di tutto quello che abbiamo detto fino ad ora però, Pepper Grinder una trama ce l'ha e, sarà pure semplice, sarà pure un mero pretesto ma, d'altra parte il motivo per vestire i panni di
Piperita. Il mondo intorno a noi è in guerra, una guerra lunga e costante che ha dato una grossa mano alla rinascita della pirateria. Noi, in
Pepper Grinder, vestiamo proprio i panni di una piratessa, Piperita, che si ritrova con la barca affondata e il suo tesoro (quello racimolato in anni di arrembaggi, ricerche e quant'altro) sottratto da uno sconosciuto. Chiaro che questa situazione non sarebbe accettabile per nessuno, figuratevi per la nostra protagonista dai capelli turchese! Ci gettiamo alla rincorsa del ladro ma, quest'ultimo, con un colpo da maestro fa cadere il ponte che stavamo attraversando e ci fa cadere all'interno di una grotta. Fortunatamente riusciamo a recuperare, prima di cadere nel vuoto, una trivella ancorata alla roccia e, per certi versi, questa trivella è la
vera protagonista del gioco.
Il gameplay di Pepper Grinder
La componente narrativa di Pepper Grinder serve più come sfondo per le nostre avventure e per delimitare un contesto più che per essere davvero impattante per l'avventura. Di ben altra natura e spessore è invece il gameplay della produzione, un gameplay che strizza l'occhio al passato ma tenendo saldamente i piedi nel presente. In questi anni abbiamo giocato ad un sacco di platform 2D belli, difficili e sfidanti, in alcuni casi poco approcciabili dal giocatore medio ma di sicuro spessore: così a prima vista ci vengono in mente il classico
Super Meat Boy (se non sapete di cosa stiamo parlando andate, immediatamente, a leggere la nostra
recensione) o
Celeste, giusto per citare un'altra piccola perla che ha saputo crearsi uno spazio tutto suo nella community indie e non solo. Ecco, Pepper Grinder non ricerca un gameplay così difficile o ostico ma, di sicuro, non è il titolo che vuole facilitare la vita al giocatore.
Il sistema di controllo di Pepper Grinder non è semplice da padroneggiare ma sa regalare grandi soddisfazioni.
Ma cos'ha di particolare il platform di Ahr Ech? Beh, a differenza dei classici platform 2D dove siamo chiamati a saltare da una piattaforma all'altra per avanzare e raggiungere la fine del livello (
mentre si sterminano gli avversari lungo il percorso, sia chiaro ndr.) in questo caso
Piperita non si ritrova con un super salto alla Mario ne con la velocità del mitico Sonic ma ha invece la possibilità di sfruttare la trivella in suo possesso per scavare istantaneamente tunnel nel terreno e crearsela da sola la strada! I comandi di gioco sono molto semplici: con un pulsante potete saltare e con un altro potrete attivare la trivella che potrete sfruttare sia come arma per eliminare i nemici che per scavare tunnel. Scavando troverete anche "pezzi" del vostro tesoro che potrete raccogliere livello dopo livello.
Pepper Grinder utilizza poi tutta una serie di trucchi per rendere il gameplay vario, sfruttando le rincorse tra la creazione di un tunnel e l'altro, utilizzando alcuni materiali che conferiscono un raggio d'azione superiore allo slancio della trivella e così via.
Nel percorso avrete modo di raccogliere anche delle monete speciali che vi permetteranno di acquistare dei livelli extra e che si andranno ad aggiungere ai cinque livelli presenti in ognuno dei quattro mondi che sarete chiamati ad esplorare per arrivare ai titoli di coda.
Abbiamo giocato a Pepper Grinder su Steam Deck e dobbiamo dire che il sistema di controllo ci è sembrato perfetto per la portatile di casa Valve. Ovviamente non dovrete unicamente saltare tra un terreno sfruttabile e l'altro ma gli sviluppatori hanno preparato una serie di escamotage per avere continue variazioni sul tema che includono la gestione del timing di piattaforme, di strumenti lungo il percorso ecc creando delle specie di piccoli puzzle ambientali. Ci si rende inoltre presto conto che controllare Piperita e la furia della sua trivella non è così semplice come si è portati a pensare: se infatti muovere i primi passi nel mondo di gioco sembra facile e maneggevole diventa presto chiaro come fare
esattamente quello che si vuole, raggiungere proprio quel punto dello schermo non è sempre così facile e, spesso, ci si lasciano le penne. Prima di passare a parlare di
arte e tecnica vogliamo ricordarvi che, una volta terminato il livello, avrete la possibilità di rigiocarlo per battere il vostro stesso tempo: un sistema classico, ma sempre funzionale, per allungare la longevità e mettere alla prova voi stessi.
L'arte e la tecnica di Pepper Grinder
Pepper Grinder è una vera gioia per gli occhi, no non è mosso da
Unreal Engine 5 e non vi farà strabuzzare la vista per la sua grafica ultra realistica ma il titolo di
Ahr Ech e
Devolver Digital ha carisma da vendere. Di Pepper Grinder abbiamo apprezzato il design dei personaggi, del mondo di gioco e non solo. Ogni cosa nel titolo sembra attenzionata nei minimi dettagli e la cura nella realizzazione di ogni singolo elemento (sia una rapa che spunta dal terreno fino agli enormi giganti con cui avrete a che fare) presente nel gioco. Ottime anche le scelte cromatiche e la realizzazione della pixel art: assolutamente di alto livello. Molto buone (e sempre ben legate) le animazioni che rendono il tutto fluido e piacevolissimo da vedere e da giocare.
Dal punto di vista tecnico
Pepper Grinder gira perfettamente su Steam Deck e d'altra parte sarebbe stato difficile il contrario. Abbiamo più volte visto come la portatile di casa Valve sembra essere pensata apposta per questo genere di produzioni (anche se non disdegna nemmeno i tripla A sia chiaro) e anche questa volta è stata in grado di regalarci grandi soddisfazioni con il titolo in questione. Dobbiamo far notare che abbiamo riscontrato qualche bug qua e la, in alcuni casi blocchi improvvisi degli avversari e in altri casi uscite dirette al desktop. Speriamo che le prossime patch possano correggere questi errori.
Molto buona anche la colonna sonora e gli effetti audio che si adattano molto bene al tipo di produzione.