8.5

Recensione Pentiment per XBOX

Siete pronti a percorrere un viaggio nel Sacro Romano Impero? Seguiteci nella nostra recensione di Pentiment per XBOX

C'era una volta, nel medioevo...

Oggi parliamo di un titolo originale, unico nel suo genere e dal design che ci ha letteralmente rapito... non ci giriamo troppo intorno, stiamo parlando di Pentiment. L'ultimo nato di casa Obsidian è un titolo unico per diversi aspetti, in parte potrete già averlo capito dagli screenshot in questa pagina e, soprattutto per il suo approccio al gameplay ma andiamo con ordine e giriamo le lancette indietro di qualche secolo... Tutto pronto? Allora seguiteci nella nostra recensione di Pentiment per XBOX.
 

 

La trama di Pentiment

E come al solito non possiamo che partire con la nostra recensione di Pentiment parlando della trama del titolo. Abbiamo già detto che dobbiamo tornare indietro di diversi secoli e, più precisamente, dobbiamo tornare nel XVI secolo in un paese (fittizio) di nome Tassing, incastrato nella cornici delle Alpi Bavaresi. Il nostro protagonista è Andreas Maler, un uomo che lavora nel monastero come miniaturista.Fin dai primi minuti è lampante la genialità di cui è impregnata l'opera: ci sveglieremo infatti di soprassalto da un sogno che definire folle è dire poco. 
 
Al netto dell'introduzione, in Pentiment vivremo un arco narrativo che non dura un giorno, una settimana o un mese ma la bellezza di venticinque anni, venticinque anni in cui Andreas Maler avrà a che fare con gli uomini e le donne del piccolo paesino di Tassing e con le stranezze che questo paese nasconde. Il nostro protagonista lavora come miniaturista nello scriptorium del monastero della balle dove si trova lo stesso paesino di Tassing ma, a differenza degli altri abitanti, lui non è un autoctono, arriva da lontano (e spetterà al giocatore decidere il passato di Andreas) e questo gli garantisce un occhio di riguardo quando si tratta di indagare sugli omicidi e sui misteri del paesino.
 
Non andremo molto oltre nel racconto della trama di Pentiment perchè, a voler ben guardare, è proprio la vita in questo paesino del 1518 la vera protagonista del titolo e spoilerarvi anche il più piccolo dettaglio sarebbe un sacrilegio. Nel corso del gioco sarete chiamati a prendere più volte delle scelte e delle decisioni che cambieranno il corso degli eventi ma che non modificheranno il finale poichè Pentiment offre al giocatore un unico finale (al netto delle scelte prese precedentemente). Non crediate per che avrete preso delle decisioni invano però perchè quelle decisioni modificheranno il rapporto che Andreas ha con gli altri personaggi e, conseguentemente, anche il vostro rapporto col paesino e col mondo di gioco. Infine vogliamo ricordarvi che Pentiment è localizzato in italiano e la localizzazione è anche di ottima qualità.
 

 

Il gameplay di Pentiment

Dare una definizione di Pentiment cercando di inquadrarlo in un genere "fisso" non è semplice, il titolo di Obsidian Entertainment (nato dalla mene di Josh Sawyer) è infatti un mix di generi che spaziano dal thriller al gioco di ruolo con un "non so che" di avventura grafica. Come scrivevamo poco sopra in Pentiment siamo chiamati a risolvere enigmi e delitti e, da questo punto di vista, possiamo vedere l'ultima fatica di Obsidian come una sorta di giallo storico. Conviene anche precisare che se state cercando un titolo votato all'azione non siete propriamente nel posto giusto: in Pentiment vi toccherà, fondamentalmente, di parlare e di parlare tanto. 
 

Pentiment è un titolo che ha un grandissimo rispetto per il periodo storico e gli sviluppatori hanno inserito un sacco di dettagli relativi ai primi anni del 1500.

 
Abbiamo parlato anche di "gioco di ruolo" e d'altra parte guardando il background degli sviluppatori verrebbe da dire che è normale che ci abbiano messo dentro anche un po' di GDR. La componente ruolistica di Pentiment si esprime nella possibilità, per il videogiocatore, di selezionare il background storico e culturale di Andreas: potrete decidere le sue origini e il suo passato, dove ha vissuto, cosa ha studiato ecc. Questo background consentirà al nostro protagonista di poter sfruttare le proprie competenze per scovare elementi altrimenti inaccessibili (o meglio, raggiungibili attraverso altre strade). Sono però i dialoghi che la fanno da padrona e che consentono al giocatore di avanzare nelle varie quest. A seconda delle situazioni e del background scelto Andreas avrà possibilità diverse e potremo anche "leggere nella mente" del protagonista per cercare di indovinare quali conseguenze potrebbe avere una risposta piuttosto che un'altra. 
 
Pentiment vi farà vivere venticinque anni di storia medievale, venticinque anni in cui, nel paese di Tassing cambiano le persone e gli avvenimenti ma in cui c'è sempre qualcosa su cui indagare e qualcosa da scoprire. A tratti sembra di vivere a Pineta, il famoso paesino protagonista dei "Delitti del Bar Lume" ma il tutto in salsa medievale. Abbiamo trovato molto interessante ed originale il gameplay di Pentiment, la produzione ha un sapore indie che Microsoft è riuscita a rispettare e il titolo mostra tutte le caratteristiche di un gioco sviluppato con passione (e da un team anche ristretto visto che gli sviluppatori impegnati al progetto erano meno di quindici). 
 

 

L'arte e la tecnica di Pentiment

Sicuramente l'aspetto che colpisce di più della produzione è la direzione artistica del prodotto che mostra qualcosa che raramente si è visto fino ad ora (eccezion fatta per Inkulinati i cui programmatori hanno contribuito alla produzione di Pentiment). La scelta di ricreare tutto il mondo di gioco come se fosse uscito da un quadro del '500 è lodevole, lo stile artistico ci ha letteralmente rapito e la cosa più interessante è che il tutto funziona perfettamente in tandem col gameplay e con la narrazione. 
 
Dal punto di vista tecnico non abbiamo molto da dire: abbiamo giocato a Pentiment sulla nostra XBOX One X e non abbiamo riscontrato alcun tipo di problema, bug o rallentamento. 
 
Per quanto riguarda il sonoro la nostra opinione è abbastanza divisa: da una parte abbiamo apprezzato moltissimo la colonna sonora che aiuta ad entrare nel mood medievale mentre, dall'altra parte, non abbiamo ben compreso gli effetti sonori e abbiamo trovato il suono della penna sulla carta abbastanza fastidioso alla lunga. Se da un lato infatti aiuta anch'esso a creare la giusta atmosfera dopo lunghe sessioni di gameplay tende a venire a noia.
 

 

Pentiment

Pentiment è una piccola gemma che risplende soprattutto per la sua originalità. Il titolo ideato dalla geniale mente di Josh Sawyer e sviluppato grazie ad un piccolo gruppo (quasi fosse una squadra speciale) di Obsidian ci ha pienamente convinto. Abbiamo apprezzato molto anche il ruolo di Microsoft che, da quello che si può dedurre, a concesso al team di sviluppo grande libertà perchè Pentiment è tutto fuorchè un blockbuster tripla A a cui ambiscono solitamente i publisher. Da questo punto di vista Microsoft si è comportata in modo diametralmente opposto rispetto a come si è comportata Electronic Arts con Bioware (giusto per citare il primo caso eclatante che ci è passato per la testa). Se siete alla ricerca di un titolo unico nel suo genere e dannatamente medievaleggiante non potete che provare Pentiment (che tra l'altro vi ritrovate gratuitamente su Game Pass!)

8.5

Trama 8.50

Gameplay 8.50

Arte e tecnica 9.00

Pro:

gameplay originale

artisticamente incantevole

in italiano

Contro:

unico finale anche a fronte di scelte diverse

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