Killer in movimento
Abbiamo parlato di
Party Hard diverso tempo fa, avevamo recensito il titolo di
tinybuild per
XBOX One e ne eravamo stati piacevolmente colpiti. Il gameplay di
Party Hard unisce un'attenta pianificazione delle proprie mosse con la prontezza di riflessi che determinate situazioni necessitano. Oggi siamo qui per discutere del porting del titolo su
Nintendo Switch e possiamo dirvi subito che la versione per la "nuova" console di casa Nintendo ci è piaciuta particolarmente, ma andiamo con ordine e vediamo il perchè.
Prima di iniziare a giocare temevamo che il piccolo schermo di Switch potesse far perdere dei particolari interessanti e importanti del gameplay di
Party Hard e invece non abbiamo riscontrato questo problema durante il nostro giocato: i dettagli delle ambientazioni sono sempre ben visibili e
Party Hard è stato in grado di divertirci con le solite soluzioni eccentriche per eliminare ogni festaiolo dei vari livelli. Pad alla mano
Party Hard si è comportato benissimo anche sul profilo del gameplay con una risposta rapida e precisa ai comandi; come spesso capita nei titoli
Switch (giocati in modalità handled) prendere confidenza con i controlli risulta un po' più problematico rispetto ai pad classici (quello di
XBOX One su tutti) ma dopo pochissimo tempo si utilizza il proprio alter ego senza problemi di sorta.
Il gameplay non è cambiato di una virgola e il nostro obiettivo è sempre quello di fare piazza pulita dei casinisti che continuano ad organizzare party nei posti più disparati; se avete giocato le precedenti versioni non troverete grosse differenze con quanto di già visto. Affrontare il gioco con i 5 personaggi disponibili offre poi un livello di rigiocabilità importante con la possibilità di approcciare differentemente i vari livelli.
I livelli presenti sono 19 e, ad ogni run, vengono inseriti nel livello elementi casuali diversi che garantiscono una cerca varietà all'esperienza. Dal punto di vista tecnico
Party Hard si comporta molto bene su
Nintendo Switch, la grafica in pixel art è messa in risalto dall'ottimo schermo dell'ibrida di casa
Nintendo e la cura nei dettagli che gli sviluppatori hanno profuso è chiaramente visibile sotto ogni aspetto. Se non avete ancora giocato il titolo di
tinyBuild e vi intriga il particolare gameplay del titolo non possiamo che consigliarvi questa nuova versione perchè, come al solito, la caratteristica unica di
Switch di farvi "portare dietro" il titolo da un grosso valore aggiunto. Qui sotto trovate la recensione che avevamo scritto per XBOX One, così che possiate farvi un'idea generale del titolo.
Non importa sai c'avevo judo
I party, si sa, sono sempre divertenti, pieni di gente, musica e cocktail, ed è sempre tutto molto bello, se sei tra gli invitati... Se abiti invece nella casa vicino, e non riesci a chiudere occhio per il rumore assordante beh, forse non è tutto rosa e fiori. Ognuno ha reazioni diverse ai party molesti, c'è chi fa finta di niente, chi chiama la polizia e chi si fa giustizia da solo, in
Party Hard facciamo parte di questa categoria, ma ora sotto con la recensione!
La trama di Party Hard
La trama in
Party Hard non è la componente principale del titolo, abbiamo una trama che viene raccontata tramite un interrogatorio tra una missione e l'altra e introduce il giocatore nel turbine di omicidi che si devono compiere uno dopo l'altro ma serve più che altro da collante per presentare i vari livelli.
Il titolo dei ragazzi di
Pinokl Games investe infatti più sul gameplay vero e proprio, sulle meccaniche intrinseche delle varie mappe piuttosto che sulla storia raccontata. L'idea di raccontare la vicenda sfruttando il sistema dell'interrogatorio è però ben congeniata e riesce a rendere motivati i vari massacri e a far luce sulla vicenda cammin facendo lasciando il giocatore sempre sul filo del rasoio.
Non vogliamo svelarvi troppi particolari o farvi rovinosi spoiler quindi vi basti sapere che in
Party Hard impersonerete un feroce assassino il cui unico scopo è quello di eliminare tutti i partecipanti alle varie feste dislocate un po' in tutto il territorio americano. Si va dal classico barbeque tra amici a feste in ville con piscina o casinò passando per barche e feste in campagna.
Il gameplay di Party Hard
Il cuore centrale di
Party Hard è il suo gameplay e le modalità e i metodi che utilizzeremo per eliminare i vari festaioli presenti nei livelli. In ogni livello il nostro compito sarà infatti sempre lo stesso: fare piazza pulita di tutti i partecipanti alla festa di turno. Detto così sembra facile, ma non lo è, decisamente.
Party Hard è un gioco che richiede la vostra pazienza, e lo fa capirete fin da subito. Ogni livello ha una sua pianta predefinita, ma tutto quello che è all'interno dello stesso è posizionato in maniera casuale, le trappole attivabili nei livelli, le persone, le situazioni e anche le guardie o gli oggetti speciali sono generati casualmente e questo vuol dire che non esiste un modo "giusto" e pianificato per affrontare il livello ma dobbiamo adattarci a quanto presente sul campo di volta in volta.
Una volta terminato il livello possiamo affrontarlo nuovamente utilizzando altri assassini una volta sbloccati durante il proseguimento della trama, questo ci permette di rigiocare il livello non solo con una struttura diversa ma anche con un personaggio con caratteristiche peculiari il che ci obbliga quindi a cambiare approccio ogni volta.
Se eliminare uno dopo l'altro i nostri amici del party può sembrare semplice, di fatto non lo è, per varie ragioni, prima fra tutti una IA che reagisce bene alle nostre azioni. Alla vista di un cadavere, ad esempio, ogni persona reagisce in modo diverso, c'è chi scapperà per chiamare la polizia, chi cercherà di attaccarvi e chi invece si nasconderà, ognuna di queste reazioni ci obbliga ad affrontare la situazione in modo diverso e a farlo anche velocemente. Fortunatamente non dobbiamo eliminare ogni singolo elemento utilizzando il nostro fidato coltello, ma possiamo attivare delle trappole sparse casualmente sulla mappa, dal cocktail da avvelenare alla cassa da far esplodere o al gas da accendere per fare una piccola strage in cucina, insomma i modi per far fuori i cari partecipanti sono parecchi e tutti molto interessanti.
Party Hard va approcciato come uno stealth game poichè agire nell'ombra è fondamentale per la buona riuscita della nostra missione. Non farci vedere mentre commettiamo un omicidio ci aiuta di molto nell'evitare che la polizia (o peggio ancora l'FBI) intervenga e ci porti dietro le sbarre con la fine immediata della partita. Nel gioco abbiamo modo di ascoltare cosa dicono i partecipanti e cercare di capire se sospettano di noi o meno (magari per eliminarli prima di altri), possiamo anche correre per un breve periodo per cercare di seminare il poliziotto di turno o per allontanarci rapidamente dal luogo dell'omicidio se non abbiamo fatto in tempo ad occultare il cadavere. Insomma il gameplay di
Party Hard è profondo e ci permette di portare a termine la nostra missione in modi sempre diversi.
L'arte e la tecnica di Party Hard
Dal punto di vista grafico e tecnico il lavoro svolto dai ragazzi di
Pinokl Games è pregevole,
Party Hard presenta infatti un'ottima grafica in pixel art e la definizione dei vari livelli e personaggi è ottima.
I livelli sono completamente visibili a video e, grazie ad una visuale a volo d'uccello, è sempre possibile avere sotto controllo la situazione della festa. Anche gli effetti speciali (se così possiamo dire) delle varie esplosioni e incidenti sono realizzati bene, in pura pixel art come se fossimo a metà anni '90. La direzione artistica del titolo è ispirata e riesce a proporre situazioni e ambientazioni sempre diverse.
Un problema di
Party Hard è la disposizione delle stanze nei vari stage che tendono ad essere simili tra loro, ma la diversità di metodi per concludere il livello evita di trovarci di fronte a cloni già visti.
Il sonoro del gioco svolge un ruolo importanti nel titolo, la colonna sonora ci accompagna infatti livello per livello e crimine dopo crimine diventando quasi un nostro cavallo di battaglia. Anche gli effetti sonori sono molto curati e realistici per quanto possibile.
Sono realizzate molto bene anche le scene di intermezzo anche se dobbiamo far notare che il gioco non presenta la lingua italiana e può non essere semplice seguire la storia per chi non mastica l'inglese, visto che i testi a video scorrono abbastanza velocemente rendendo la lettura faticosa.