Il proprio posto nel mondo
Molti dei videogiochi con cu giochiamo ogni giorno basano il loro successo sull'adrenalina che riescono a far scaturire nelle persone, il recente
Modern Warfare II ne è un esempio lampante (e se ve la siete persa date una letta alla nostra
recensione di Call of Duty: Modern Warfare II). Oggi però lasciamo da parte le sparatorie e gli inseguimenti e ci buttiamo in un mondo dove le emozioni e l'anima sono al centro: stiamo parlando di
Paradise Marsh. Non avrete bisogno di pistole, granate o carri armati per divertivi questa volta, ma solo di tempo per riflettere, esplorare ed aspettare. Mettetevi comodi (magari con una bella tazza di the in mano) e seguiteci nella nostra
recensione di Paradise Marsh per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Paradise Marsh
La nostra
recensione di Paradise Marsh inizia in salita, come di consueto infatti, dopo l'apertura, parliamo della trama e della narrazione del titolo in questione ma oggi è particolarmente difficile parlarne perchè il titolo non ha una storia vera e propria, o meglio, la storia del gioco è forse la storia di ognuno di noi. Non vogliamo confondervi le idee, in Paradise Marsh non troverete lunghe sequenze introduttive che vi raccontano di mondi antichi o perduti, ne brevi racconti di come siete arrivati in quel luogo o di cosa dovrete fare e, in effetti, non saprete nemmeno dove siete effettivamente.
È notte, ci troviamo in una palude, lasciate stare le paludi dei mondi di Warhammer, no questa palude non incute timore, non sembra portatrice di morte, è solo un posto al mondo come tanti altri. Una scia di stelle cadenti ci lascia in dono un retino, come quelli con cui da bambini andavamo a caccia di farfalle nei prati dietro casa. È proprio questo retino che da il via al gioco vero e proprio, in Paradise Marsh sarete chiamati a raccogliere e catturare gli animaletti presenti nella palude e, al contempo, ad esplorare questo luogo che trasuda qualcosa di magico, di speciale.
Non aspettatevi una trama fitta, una narrazione ingombrante, in Paradise Marsh non li troverete ma troverete invece delle atmosfere magiche che vi scalderanno il cuore, ritroverete la voglia di curiosare, di cercare e di scoprire che molti titoli hanno ormai dimenticato.
Paradise Marsh non è localizzato in italiano e dovrete accontentarvi della lingua inglese. Per vivere a pieno l'avventura è necessaria però una buona conoscenza della lingua inglese perchè alcune delle emozioni che il titolo scaturisce arrivano proprio dai dialoghi con gli animali presenti o con i messaggi in bottiglia che troverete nel corso dell'avventura.
Il gameplay di Paradise Marsh
Il
gameplay di Paradise Marsh è estremamente semplice e serve per far scoprire il mondo di gioco al giocatore e fargli vivere il tutto con i ritmi compassati che un titolo del genere necessita. Considerate che stiamo parlando di un gioco che dura, nella sua totalità, non più di una manciata di ore, una piccola gemma che può nascere e morire nel corso di un pomeriggio d'autunno. In Paradise Marsh vi troverete a controllare il protagonista in prima persona e, da questo punto di vista potrete vedere gli oggetti che, volta per volta, starete utilizzando.
Paradise Marsh vi immerge in un mondo fantastico facendovi riflettere sulle cose importanti della vita.
Grazie al vostro retino potrete (e dovrete) raccogliere tutti gli animaletti che vivono nella palude e, ogni volta che ne raccoglierete nel cielo (di notte) la costellazione dell'insetto in questione farà bella mostra di se. È con questa "scusa" che vi vedrete esplorare la palude e scoprire che qualcuno è passato di qui prima di voi... biciclette abbandonate, oggetti della più varia natura e bottiglie galleggianti che contengono, al loro interno, messaggi che fanno riflettere. Man a mano che catturerete i piccoli esserini il vostri diario si riempirà dei corrispettivi adesivi e anche la vostra mania di collezionismo si sentirà adeguatamente ricompensata.
Ci è piaciuto molto anche il concetto di "tempo" in
Paradise Marsh, le ore del giorno passano in minuti e le stagioni si alternano con un ritmo sovrannaturale che però non mette mai fretta al giocatore ma muta costantemente l'ambiente circostante. Paradise Marsh è un gioco che va vissuto e se pensate di giocarci "rushandolo" è meglio che lasciate stare, è un titolo che merita ogni minuto che deciderete di dedicargli ed ognuno di questi minuti sarà ripagato a dovere.
L'arte e la tecnica di Paradise Marsh
CI siamo innamorati di
Paradise Marsh al primo sguardo. Le scelte cromatiche, la delicatezza dei modelli e il gusto nel collocare ogni singolo oggetto nel mondo di gioco ha un non so che di unico. Se pensate poi che tutto quello che vedrete a video è opera di un solo uomo,
Etienne Trudeau, (le musiche sono un discorso a parte ma ne parliamo qui sotto) il risultato ha dell'incredibile. Inutile soffermarsi sulla bellezza intrinseca del mondo di gioco, sulla tenerezza di ogni insetto che vi troverete di fronte a voi, le immagini in questa pagina parlano da sole.
Abbiamo
giocato a Paradise Marsh su Steam Deck e non abbiamo avuto alcun problema di sorta (a parte la scelta della risoluzione al primo avvio del titolo). Paradise Marsh rende benissimo sul piccolo schermo di Steam Deck e le prestazioni del titolo (e della batteria) ci sono sembrate decisamente ottime. Non abbiamo nemmeno riscontrato bug o problemi che potessero inficiare il gameplay dei titolo.
Anche la colonna sonora risulta perfettamente adatta al titolo, prodotta da
Disasterpiece (autore anche della soundtrack di
Fez), vi aiuterà a calarvi nel mondo di gioco di Paradise Marsh.