Ken sei tu, il nostro condottiero!
Chi ha più di trent'anni sulle spalle (ma anche molti altri ben più giovani) conoscono sicuramente
Hokuto No Ken, al secolo
Ken il guerriero. Il cartone ha tenuto compagnia in tantissimi pomeriggi di noi (all'epoca) ragazzini, negli ultimi periodi sono diversi i titoli che si sono affacciati su PC e console dedicati al grande Ken e, dobbiamo essere onesti, anche con risultati soddisfacenti. Oggi siamo qui per parlare di una piccola perla indie che rischia di passare inosservata e che trae grande ispirazione dal famoso manga di
Tetsuo Hara: stiamo parlando di
Oniken: Unstoppable Edition. Se abbiamo destato il vostro interesse continuate a leggere la nostra
recensione di Oniken potreste rimanere decisamente sorpresi.
La trama di Oniken
Oniken porta il giocatore in un futuro post apocalittico che, per certi versi, ci ha ricordato l'universo presentato in
Ken il guerriero, ok non è esattamente la stessa cosa e forse molte delle somiglianze che si possono notare sono dettate dall'evidente somiglianza che il protagonista (
Zaku in questo caso) ha con il mitico guerriero che difendeva i deboli e gli oppressi.
Fatto sta che
Oniken è ambientato in un
futuro post apocalittico dove una mega corporazione ha preso il controllo della maggior parte del globo terraqueo soggiogando la popolazione grazie al suo sterminato esercito di robot. La guerra precedente alla conquista del mondo ha fatto il resto, la popolazione si ritrova soggiogata e in ginocchio e sembra non esserci futuro per i poveri sopravvissuti.
Come in ogni buon videogioco che si rispetti (o in quasi tutti almeno) ecco che però entriamo in scena noi che vestiamo i panni di
Zaku, un ninja guerriero che ha le carte in regola per fare la differenza in questo mondo devastato dalla guerra e dai robot. Armati soltanto della nostra fidata spada e di una manciata di granate ci mettiamo in viaggio per salvare il futuro del mondo intero e liberare il mondo dalla minaccia della mega-corporazione e dei suoi robot.
Il gameplay di Oniken
Se avete già guardato il voto che abbiamo affibbiato all'ultima fatica di
JoyMasher (e pubblicato da
Digerati che sta proponendo titoli decisamente originali e interessanti) avrete sicuramente notato il voto decisamente alto, ecco la parte da leone in quel voto è data dal gameplay. Oniken è infatti un titolo che fonda il suo successo proprio sul gameplay, un gameplay di stampo classico che riesce ad attrarre a se grandi e piccini.
Se dovessimo incasellare
Oniken in un genere specifico finirebbe di diritto negli
action platform a scorrimento orizzontale, genere che andava di gran moda ai tempi del
Super Nintendo e del
SEGA Mega Drive, e non a caso il titolo di
JoyMasher prende grande spunto (sia come level design che come respiro complessivo) dai grandi titoli dell'epoca. Il gameplay del titolo è semplice e immediato ma non per questo facile, se infatti risulterà abbastanza naturale avanzare nei livelli all'inizio dell'avventura la stessa cosa non si potrà dire durante la sua progressione,
Oniken è un titolo che non fa sconti ed obbliga il giocatore a mantenere il livello di attenzione sempre molto alto.
Insomma
Oniken vi farà fare un vero e proprio salto nel passato, Zaku sarà armato soltanto della sua spada e di alcune granate ed è grazie a queste armi, ai riflessi del giocatore e a un pizzico di fortuna che sarà possibile passare livello dopo livello. Inutile dire che, pad alla mano, Oniken si lascia giocare perfettamente e, sia durante le nostre partite su
XBOX One X che su
Nintendo Switch, abbiamo sempre avuto delle
reazioni perfette ai nostri comandi.
L'arte e la tecnica di Oniken
Ed eccoci a parlare, infine, del comparto artistico e tecnico del titolo di
JoyMasher,
Oniken sembra uscito prepotentemente dagli anni 90, e non solo per il suo
design a 8 bit, ma proprio per tutta la componente stilistica e artistica. Il filtro applicato al titolo simula un televisore a tubo catodico (un po' come accade con gli emulatori che è possibile utilizzare su PC) e riesce a ricreare un'atmosfera decisamente old school.
Anche la scelta di
adottare una pixel art ad 8 bit in un mondo (quello indie) ormai dominato dalla pixel art "fatta bene" (dove fatta bene sta ad indicare un livello tecnico ormai prossimo alla perfezione) serve a sottolineare ancora con più forza quanto
Oniken voglia sembrare figlio di un'altra generazione. Inutile dire che non abbiamo mai avuto problemi o rallentamenti di sorta, ne nelle nostre prove su
XBOX One X ne su
Nintendo Switch.
Il comparto audio si assesta su livelli discreti e lo stesso discorso fatto per la grafica vale sia per la componente musicale che per quella effettistica.