Di imprecazioni e pad rotti
In un'epoca in cui i videogiochi cercano di avvicinare il più alto numero possibile di giocatori alcune software house (soprattutto piccoli studi indipendenti) vanno nella direzione diametralmente opposta. Ogni volta che si parla di difficoltà viene subito in mente
Dark Souls e in generale i lavori di
FROM Software (più recentemente abbiamo parlato anche di un altro titolo simile, trovate tutto nella nostra
recensione di Mortal Shell) ma molti dimenticano un titolo che forse è ancora più difficile:
Super Meat Boy, un platform che metterà a dura prova al vostra fede. Oggi parliamo di un titolo molto simile che torna su PC e console in una nuova versione (ancora più bastarda): stiamo parlando di
OkunoKA Madness. Come? Siete pronti a dimostrare il vostro valore? Continuate a leggere la nostra
recensione di OkunoKA Madness per XBOX One per scoprire se siete dei veri
hardcore gamers.
La trama di OkunoKA Madness
Partiamo col presupposto che stiamo parlando di un platform hardcore, un titolo che basa tutto il suo essere sulla difficoltà e sul senso di sfida che deve saper generare nel giocatore, detto questo non possiamo decisamente aspettarci una trama articolata.
OkunoKA Madness infatti non ha una trama particolarmente strutturata, diciamo che i ragazzi di
Caracal Games (italianissimi per altro) si sono voluti dedicare più alla componente di gameplay che non a quella narrativa.
In
OkunoKA Madness impersoniamo
KA, un piccolo eroe blu che ha sulle spalle un pesante fardello: salvare il mondo dal suo acerrimo nemico,
Os. Non sappiamo molto sulla storia del piccolo KA ma possiamo leggere la determinazione nei suoi occhi. KA è una creatura pigra, affamata di anime nere (elementi identificativi del suo avversario Os), dotata però di un grande potere: oltre a poter compiere enormi balzi può anche
manipolare l'acqua, il fuoco e l'elettricità. Il poter balzare e manipolare questi elementi è la base del gameplay (e di questo ne parliamo approfonditamente nel prossimo paragrafo).
Abbiamo detto che gli sviluppatori sono italiani (più precisamente romani),e da buoni italiani hanno messo l'italiano tra le lingue presenti nel gioco quindi non preoccupatevi:
OkunoKA Madness è localizzato in italiano. Potrete seguire le avventure del piccolo KA senza dover mettere mano al dizionario inglese / italiano.
Il gameplay di OkunoKA Madness
Prima di continuare la nostra
recensione di OkunoKA Madness mettiamo le cose in chiaro:
OkunoKA Madness non è un gioco per tutti. La cosa più bella è che l'ultima fatica dei ragazzi di Caracal Games non vuole essere un titolo alla portata di tutti, anzi fa di tutto per sfiancare il giocatore, tirarlo allo stremo e dimostragli che per superare quella particolare sfida deve metterci molto più impegno (avete presente quello che avete letto nella nostra
recensione di Profane? Ecco più o meno così). Esattamente come
Super Meat Boy,
OkunoKA Madness vi mette davanti a livelli molto brevi ma terribilmente ostici, livelli che o superate in pochi secondi o, con molta probabilità, ci lascerete le penne.
Requisito fondamentale per questo genere di giochi è la precisione millimetrica e maniacale che i controlli devono avere, se basi tutto il gameplay sulla difficoltà non puoi permetterti un sistema di controllo superficiale e, state tranquilli, non è il caso di
OkunoKA Madness. Gli sviluppatori hanno lavorato duramente per ottimizzare i controlli, renderli precisi e il risultato è sotto gli occhi di tutti: ogni singola volta che morirete (e capiterà spesso credeteci) non potrete mai incolpare il sistema di gioco. Durante le nostre partite su
XBOX One X siamo morti innumerevoli volte ed innumerevoli volte abbiamo imprecato e maledetto noi stessi per aver mancato la piattaforma o aver perso quel prezioso microsecondo ma non abbiamo mai avuto l'impressione che il gioco barasse.
La meccanica di gameplay è molto semplice: in ogni livello il piccolo KA deve arrivare alla fine dello stage recuperando le anime oscure (di cui va, per altro, molto ghiotto). Per fare questo dovrà usare le sue due abilità: saltare e alterare lo scenario a suo piacere (con delle limitazioni) utilizzando il potere che esercita su acqua, fuoco ed elettricità. Ci sono delle regole di base però: può modificare lo stato di un solo elemento alla volta e basta il tocco di un avversario o di una trappola per metterlo KO e obbligarlo a ricominciare il livello da capo. Avete letto bene:
un errore e siete fuori. Questo vuol dire che dovrete imparare a muovervi, modificare il livello e saltare velocemente, ogni secondo è prezioso e un salto mancato potrebbe portarvi a dover ricominciare tutto da capo. Questa nuova
Madness edition (il titolo è infatti uscito diverso tempo fa su PC) porta con se nuove modalità (tra cui la
modalità Madness che come lascia presagire il nome è ancora più complessa), oltre 100 livelli e tre nuove modalità speedrun. Ovviamente
OkunoKA Madness è un titolo pensato e strutturato per spingere il giocatore a fare sempre di meglio e cosa meglio delle speedrun può misurare il tasso di competitività (o follia) dei veri hardcore gamers?
L'arte e la tecnica di OkunoKA Madness
Se è vero che
OkunoKA Madness è in grado di far imprecare anche i santi è altrettanto vero che il titolo di
Caracal Games (pubblicato da
Ignition Publishing) è altrettanto vero che la sua direzione artistica è ispirata e originale. Siamo rimasti incantati dal lavoro svolto dagli sviluppatori e ci è davvero piaciuto tutto sotto il profilo grafico e artistico. Le cartelle colori utilizzate, il design dei livelli, gli sfondi e le animazioni: tutto è curato in modo maniacale e realizzato a mano.
Niente da dire anche sotto il profilo tecnico, il titolo non ha mostrato il fianco ad alcun tipo di problema durante le
nostre partite su XBOX One X. Il frame rate si è rivelato stabile e, anche questa componente, è fondamentale per un titolo così tecnico. Buono anche il comparto sonoro, adatto e perfettamente calato nel contesto di gioco. Non abbiamo molto altro da aggiungere se non che siamo decisamente orgogliosi che questo piccolo gioiellino sia nato proprio qui, in Italia.