Un vero sequel
Uscito nel 2018 su
Nintendo Switch, il primo
OCTOPATH TRAVELER seppe incantare i giocatori di mezzo mondo. Il titolo
SQUARE ENIX sfoggiava una grafica unica nel genere, un approccio alla narrazione particolarmente originale e un gameplay solido ma basato su meccaniche abbastanza classiche. Oggi, a distanza di 5 anni dal suo rilascio (anche se nel frattempo il titolo originale è stato pubblicato su altre piattaforme) siamo qui per raccontarvi come è andata la nostra prova con il sequel,
OCTOPATH TRAVELER II. Preparatevi ad affrontare questo viaggio in nostra compagnia nella
recensione di OCTOPATH TRAVELER II per Steam Deck.
La trama di OCTOPATH TRAVELER II
Solitamente quando parliamo di un gioco di ruolo (che sia di stampo occidentale o giapponese) parliamo di una singola trama che regge un arco narrativo (più o meno lungo) dove il nostro protagonista è l'elemento cardine su cui si muovono i fatti del racconto. Ecco, questo discorso non valeva per
OCTOPATH TRAVELER e non vale nemmeno per il suo seguito
OCTOPATH TRAVELER II perchè dovrete affrontare non una ma ben otto storie (una per ciascuno dei protagonisti) che si intrecciano in modo più o meno velato durante il racconto.
Parlare di come gli sviluppatori di
Acquire hanno costruito il canovaccio narrativo senza scendere nei dettagli e senza incorrere in spoiler non è semplice come non è semplice spiegare a chi non ha mai giocato il titolo come evolvono le vicende e cosa succede ai vari protagonisti. La prima cosa che vi verrà chiesta sarà quella di selezionare il vostro protagonista principale (o meglio, il vostro
primo protagonista) che sarà colui col quale inizierete l'avventura. Gli altri sette personaggi (sparsi per il mondo di
Solistia) li incontrerete durante il vostro peregrinare per il mondo di gioco. A differenza dei classici RPG però qui non solo formerete il vostro party ma potrete mettere "in pausa" in ogni momento un arco narrativo che state seguendo per proseguire su un altro binario che vede un altro personaggio come protagonista principale.
Ogni personaggio ha caratteristiche uniche e particolari, un background diverso e un obiettivo diverso ma scoprirete che i punti che gli otto viandanti hanno in comune non sono pochi. Le loro storie si intrecciano e culminano tutte nello stesso epilogo. A differenza del primo titolo della serie qui abbiamo un vero e proprio epilogo e, altra fortuna per chi non ha giocato al titolo precedente, le due storie non sono collegate tra loro quindi potete
avvicinarvi ad OCTOPATH TRAVELER II senza timore di esservi persi qualcosa. Ultima nota (perchè non vogliamo raccontarvi
nulla della storia) da segnalare è la
localizzazione italiana del prodotto: decisamente eccellente.
Il gameplay di OCTOPATH TRAVELER II
Partiamo dal presupposto che
OCTOPATH TRAVELER II è un JRPG di stampo particolarmente classico con tutti i pro e i contro che questa affermazione si porta con se. Questo significa che il grinding, l'evoluzione lenta dei personaggi, il livello di difficoltà non propriamente blando e i picchi di difficoltà praticamente continui sono intrinsechi nel gameplay. Detto questo e rimossi dai tavoli i difetti della produzione (che sono stati ereditati pari pari dal precedente capitolo) possiamo addentraci nelle novità e nelle meccaniche di gameplay che questo nuovo titolo porta con se.
OCTOPATH TRAVELER II è un more of the same nel senso più genuino e positivo del termine.
La prima (e forse più importante) novità è l'introduzione del ciclo giorno/notte. Questa nuova caratteristica è stata implementata dal team di
Acquire non solo con l'introduzione delle classiche meccaniche "di notte i nemici sono più agguerriti" oppure "troverete nemici unici solo di notte" e via di questo passo (meccaniche che per altro ci sono in OCTOPATH TRAVELER II) ma anche con una più raffinata personalizzazione dei personaggi. Già perchè ogni protagonista ha una caratteristica unica che può sfruttare nelle ore diurne e una che può invece utilizzare al calar delle tenebre. Ecco quindi che la nostra bandita preferita, Throné Anguis, di giorno può sfruttare la sua abilità di borseggiare gli uomini che incontra sul suo cammino mentre, la notte, può coglierli di sorpresa e metterli ko. In poche parole si comporta come una vera e propria rogue. Lo stesso discorso vale per gli altri sette personaggi. Questa nuova meccanica cambia radicalmente l'approccio al gameplay e obbliga il giocatore a porsi delle domande su cosa affrontare e quando.
Va ricordato poi che, anche quando avrete ottenuto tutti e otto i viandanti potrete portarne con voi solo quattro, gli altri vi attenderanno, speranzosi, alla locanda (quella che può essere considerata un po' come l'hub del gioco). È importante scegliere i giusti compagni di viaggio durante le vostre esplorazioni perchè le Azioni di Viaggio (i poteri di cui vi parlavamo poco sopra) vi permettono di affrontare il titolo in modo completamente diverso a seconda delle scelte fatte. Facciamo due parole sul combat system e spostiamoci a parlare della direzione artistica del titolo: OCTOPATH TRAVELER II offre al giocatore una
meccanica di combattimento molto tradizionale con una definizione rigida dei turni e con l'utilizzo delle abilità speciali come accade nei più classici dei giochi di ruolo. Un elemento che dovrete tenere in forte considerazione è quello del bilanciamento del vostro party di gioco perchè se farete scelte sbagliate in questo senso ne sentirete molto presto le conseguenze tanto più che OCTOPATH TRAVELER II vive di picchi di difficoltà decisamente assurdi.
L'arte e la tecnica di OCTOPATH TRAVELER II
È inutile girarci intorno:
la direzione artistica di OCTOPATH TRAVELER fu l'elemento che ci fece innamorare a prima vista del titolo
Acquire e
SQUARE ENIX.L'unione di elementi 3D con personaggi in due dimensioni ci aveva letteralmente incantati e la stessa sensazione l'abbiamo ritrovata giocando a
OCTOPATH TRAVELER II. Impossibile non apprezzare la realizzazione del mondo di gioco e dei protagonisti, tutto in OCTOPATH TRAVELER II è curato fin nei minimi dettagli.
Abbiamo
giocato a OCTOPATH TRAVELER II su Steam Deck e siamo rimasti piacevolmente colpiti dalle prestazioni della portatile di casa Valve. Certo, il motore di gioco del titolo non è esageratamente esoso ma anche nelle situazioni più concitate il frame rate ha sempre retto bene e non siamo scesi sotto i 30 fps. Anche sul fronte i bug e problemi abbiamo buone notizie: il titolo di SQUARE ENIX è risultato particolarmente "pulito" da questo punto di vista.
Molto bene anche la componente sonora che si sposa perfettamente con il mondo di gioco e con il mood generale della produzione.