8.00

Recensione Nobody Wants to Die per PC

Avventuriamoci nella New York del 2329 per vivere un'avventura noir/cyberpunk: seguiteci nella recensione di Nobody Wants to Die per PC

Quando la morte non esisterà più

La morte è da sempre lo spettro dell'umanità, quella tappa che, come poche altre nella vita, accomuna il destino di ogni essere umano sulla terra, sia esso un miliardario o un uomo comune. La ricerca dell'immortalità era (ed è tutt'oggi) una chimera che non riusciamo a lasciare da parte e che gli sviluppatori di Critical Hit Games hanno sfruttato per il loro ultimo titolo, pubblicato da PLAION, Nobody Wants to Die. Grazie ad un codice di test ricevuto dal publisher abbiamo avuto modo di provare questo thriller noir fantascientifico che ci ha letteralmente rapito ma, se volete saperne di più dovete continuare a leggere la nostra recensione di Nobody Wants to Die per PC (giocato su Steam Deck).
 

 

La trama di Nobody Wants to Die

Nobody Wants to Die è ambientato nella New York distopica del 2329, un'epoca in cui l'immortalità è stata raggiunta, ma ad un prezzo elevato. Il protagonista, il detective James Karra, lavora per il Mortality Department e si ritrova coinvolto in un'indagine non ufficiale su un serial killer che prende di mira i membri dell'élite della città. La trama si sviluppa attraverso la sua collaborazione con Sara Kai, una giovane agente di polizia che lo assiste nel caso, e la scoperta di un misterioso oggetto che sembra avere una mente propria. Non andremo oltre nel racconto per evitarvi spoiler e, visto l'importanza che il racconto riveste, non ci sembra proprio il caso. 
   

   
Parlando della narrativa di Nobody Wants to Die possiamo dire che l'intreccio pensato dagli sviluppatori è ricco di colpi di scena e affronta temi profondi come la transumanizzazione e l'eternità della coscienza umana. L'ambientazione noir futuristica aggiunge un fascino unico alla storia, rendendo ogni scoperta e interazione con i personaggi carica di tensione e mistero. È interessante notare anche come la relazione tra James e Sara evolve man mano che la trama si dipana, rivelando segreti e motivazioni nascoste che aggiungono profondità ai personaggi. Proprio sui personaggi i ragazzi di Critical Hit Games hanno fatto un gran lavoro. Sarete comunque voi a decidere come procederà la relazione tra i due personaggi grazie ad un sistema di scelte multiple semplice ma efficace.
  
Abbiamo detto che Nobody Wants to Die presenta una trama interessante e questo ì sicuramente fuori discussione ma, al netto di questo dobbiamo far notare che in alcuni casi abbiamo capito con largo anticipo cosa stava succedendo e, sotto certi punti di vista, il titolo non riesce sempre a trasmettere quella sensazione di "wow non me l'aspettavo" presente in altre produzioni. Prima di parlare del gameplay vogliamo rassicurarvi sulla localizzazione visto che Nobody Wants to Die è localizzato in italiano.
 

 

Il gameplay di Nobody Wants to Die

Ok la trama e la narrativa funzionano, ma quando si parla di gameplay? Il gameplay di Nobody Wants to Die si basa sull'investigazione e sull'uso di tecnologie avanzate per risolvere i crimini. Il giocatore (che impersona James Karra) è chiamato ad utilizzare vari strumenti, tra cui un dispositivo per la manipolazione del tempo, che gli permette di ricostruire gli eventi di una scena del crimine. Questa meccanica aggiunge un livello di profondità al gioco, consentendo ai giocatori di vedere esattamente come si sono svolti gli omicidi e di raccogliere prove cruciali per l'indagine. La prima volta che abbiamo usato questa tecnologia (che è molto assimilabile ad un potere, sotto certi punti di vista ndr.) siamo rimasti a bocca aperta.
   

Nobody Wants to Die stupisce per la sua ambientazione e per le tematiche trattate

  
Un altro strumento chiave è la fotocamera, che permette di scattare foto delle scene del crimine e di analizzare dettagli altrimenti invisibili. Inoltre, James può utilizzare una luce UV e un dispositivo a raggi X per scoprire indizi nascosti, come tracce di sangue e fratture nei corpi delle vittime. Questi elementi combinati creano un'esperienza di gioco immersiva e coinvolgente, che richiede attenzione ai dettagli e capacità di deduzione. Insomma, Nobody Wants to Die guida il giocatore passo per passo alla scoperta di tracce, elementi e prove e lo fa mettendo proprio il giocatore al centro del tutto. Il sistema è ben strutturato e, anche se alla lunga può risultare ripetitivo, funziona decisamente bene sul campo.
  
Abbiamo giocato a Nobody Wants to Die su Steam Deck e, al netto di qualche problema tecnico (ma di questo ne parliamo più avanti ndr.), possiamo dire che il titolo si fa giocare alla grande col controller integrato della portatile di Valve. Abbiamo anche molto apprezzato il bilanciamento presente tra le scene "quasi cinematografiche" dove la trama compie importanti balzi in avanti e quelle più operative sul campo. 
 

 

L'arte e la tecnica di Nobody Wants to Die

La sensazione che si prova nei primi minuti di gioco è di trovarsi di fronte ad un titolo che mixa tanti giochi (o film) che ognuno di noi ha già visto o provato. Il richiamo a Bioshock è evidente nella regia, così come i riferimenti a Blade Runner sono assolutamente evidenti. Si respira, per certi versi, un'area di Cyberpunk in ogni dove anche se qui la direzione artistica ha fatto quasi un passo in più andando a fondere elementi dell'America degli anni 30 con quelli di una nazione futuristica ed assolutamente distopica. Avrete ben capito che siamo rimasti letteralmente folgorati dalla direzione artistica della produzione e, possiamo dirlo senza timore, era da tanto tempo che non vedevamo qualcosa di simile.
 
Graficamente, Nobody Wants to Die sfrutta al massimo l'Unreal Engine 5, offrendo un'ambientazione visivamente straordinaria. La New York del 2329 è rappresentata con dettagli fotorealistici, illuminazione atmosferica e effetti particellari che contribuiscono a creare un'atmosfera cupa e oppressiva. Le condizioni meteorologiche dinamiche, come la pioggia che batte sulle finestre, aggiungono un importante ulteriore livello di immersione. Ovviamente su Steam Deck siamo dovuti scendere a compromessi grafici ma la resa estetica è assolutamente di primo livello anche li. Dobbiamo segnalare però qualche problema nella riproduzione dei filmati: sulla portatile di casa Valve non siamo riusciti a visualizzarli.
  
Ottima anche la colonna sonora e il doppiaggio dei personaggi, sia dei protagonisti che dei comprimari. La scelta delle musiche e degli effetti sonori si sposa perfettamente col mood del titolo e col suo contesto.
 

 

Nobody Wants to Die è un'avventura noir futuristica che brilla per la sua trama intrigante, le meccaniche di gioco e l'eccezionale qualità grafica. Anche se il gameplay può risultare alla unga ripetitivo si è spesso troppo impegnati a comprendere quello che sta succedendo e a riordinare le cose mentalmente che la cosa passa in secondo piano. Nobody Wants to Die è stato uno dei pochi giochi recenti che ci ha fatto cadere la mascella e non tanto per la sua componente tecnica (comunque di primo livello ndr.) quanto per la direzione artistica e ve ne accorgerete a pochi minuti dall'inizio quando James (la cui storia è tutta da scoprire ndr.) apre la porta della sua auto e vi offre uno sguardo a quella magica, futuristica e distopica New York del 2329.

8.00

Trama 8.00

Gameplay 8.00

Arte e tecnica 8.50

Pro:

artisticamente eccellente

gameplay innovativo

Contro:

a tratti ripetitivo

in alcuni momenti prevedibile

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