Oggi parliamo di un city builder, ma non uno di quelli dove siete semplicemente chiamati a costruire la vostra città come, ad esempio, in Cities: Skylines II, ma dove anche la sopravvivenza stessa della città e dei suoi abitanti è costantemente messa a dura prova. Oggi vi parliamo di New Cycle, ultima fatica sviluppata dai ragazzi di Core Engage e pubblicata da Daedalic Entertainment (che ringraziamo per il codice fornitoci per testare il gioco). Abbiamo seguito con interesse lo sviluppo del titolo, un po' perchè ci ha ricordato altre produzioni simili che abbiamo adorato e un po' perchè alcune caratteristiche ci sono sembrate decisamente interessanti. Se volete saperne di più non vi resta che seguirci nella recensione di New Cycle per PC.
La trama di New Cycle
Abbiamo già avuto modo, in passato, di mettere mano su city builder con una forte componente relativa alla gestione della sopravvivenza, quello che sicuramente salta subito in mente anche a molti di voi è Frostpunk. Abbiamo avuto modo di parlare del titolo sviluppato da 11 bit studios nella nostra recensione e siamo tutt'ora in frenzy per l'attesa del suo seguito: Frostpunk 2. Inutile dire che quando abbiamo saputo di New Cycle ci si è aperto nel cuore un piccolo barlume di speranza per poter tornare ad avere a che fare con un titolo simile e, dobbiamo dirlo francamente, le nostre speranze non sono state completamente disattese anche se ci aspettavamo davvero qualcosa di più, ma andiamo con ordine.
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La trama di New Cycle è incentrata sul classico futuro post-apocalittico a cui l'uomo sta andando (anche abbastanza rapidamente ndr.) incontro, ma questa volta non ci sono meteoriti che si schiantano sul pianeta, ne guerre termonucleari che rendono il nostro mondo simile a quello visto nella serie di cartoni di Hokuto no ken. L'anno è il 2073 e questa volta è stato il Sole, la nostra stella che ci ha giocato un bello scherzetto. Dopo una serie di brillamenti solari l'intera umanità è stata gettata nel caos, il mondo è diventato molto diverso da come lo conosciamo oggi e le sventure non sembrano certamente essere finite. Se c'è una cosa che però caratterizza l'uomo come specie è la sua capacità di adattamento e la sua propulsione naturale alla ricerca della sopravvivenza.
È proprio cercando di salvare noi stessi e il nostro popolo che ha inizio New Cycle. Nel titolo di Core Engage dobbiamo infatti far rinascere dalla ceneri la nostra città e cercare di dare una direzione alla nostra vita oltre che a quella dei nostri seguaci. Costruire un insediamento è solo il primo passo verso un'avventura che vi obbligherà a prendere scelte difficili, fare sacrifici cercando sempre di tenere a mente la cosa più importante: il bene comune. Purtroppo dobbiamo farvi notare che New Cycle non è localizzato in italiano e che questo potrebbe rendere le cose più complesse per chi non mastica l'inglese.
Il gameplay di New Cycle
Al netto della trama, che può sembrare scontata e banale o meno a seconda delle proprie preferenze personali (anche se c'è da dire che dal punto di vista narrativo New Cycle non fa molto per brillare), gli elementi che avevano destato il nostro interesse erano da ricercarsi principalmente nelle meccaniche di gameplay e nel modo in cui New Cycle cerca di fondere sistemi da city builder classici con altre derivate direttamente dai titoli di building automation dove cioè dovete costruire filiere produttive e non solo. Insomma, New Cycle cerca di porsi a metà tra un Frostpunk e un Factorio, con tutte le differenze del caso, sia chiaro.
New Cycle mixa meccaniche da city builder ad altre tipiche dei survival fino alla costruzioni di catene produttive.
New Cycle riesce, fin dai primi momenti, a mettere a proprio agio il giocatore e cerca di guidarlo nell'apprendimento delle meccaniche di base. Si parte da comandi e possibilità molto semplici come costruire un edificio per proseguire, passo dopo passo, in un crescendo di difficoltà in grado di mettere in dubbio le capacità strategiche anche di chi si ritiene un vero drago del genere. Ovviamente, come in ogni city builder che si rispetti riuscire a prevedere eventuali problemi rende sicuramente le cose più facili anche se, per come è strutturato il gioco, non è sempre facile prevedere cosa succederà dopo in New Cycle. Il mondo è infatti continuamente sballottato tra eventi naturali cataclismatici come tempeste di sabbia o incedi ma non solo, anche la mano dell'uomo può minacciare la vostra città visto che disordini o epidemie possono scoppiare in qualsiasi momento rendendo molti dei vostri sforzi vani. Dovrete pensare a dar da mangiare alla vostra gente, costruire le strutture per far lavorare la popolazione e, al contempo, investire tempo e denaro in ricerca, per fare in modo che parte della tecnologia che è andata persa con la grande catastrofe possa riaffiorare e farvi fare un salto di qualità importante.
Al netto della struttura ludica che segue un impianto abbastanza tradizionale per il genere in New Cycle siamo rimasti piacevolmente colpiti anche dal modo in cui possiamo far crescere la città: potrete decidere di optare per la classica pianta "quadrata" o darvi a forme più atipiche strutturando edifici in cerchio o disegnando semicerchi e altro. Da questo punto di vista l'editor di New Cycle ci ha colpito abbastanza positivamente. Al netto della struttura ludica che appare solida e sufficientemente scalabile, giocando a New Cycle abbiamo notato anche dei difetti che ne minano la solidità e si tratta, principalmente, di difetti relativi al bilanciamento generale della sfida. È vero che New Cycle è un gioco dove la parte di sopravvivenza conta ma è anche vero che alcuni eventi che non dipendono direttamente dal giocatore rischiano di mettere in crisi un'intera partita, in cui magari si sono investite diverse ore di gioco. In alcuni frangente New Cycle sembra troppo semplici salvo poi diventare quasi proibitivo per tornare poi a situazioni tutto sommato gestibili. Se da una parte questo aiuta a creare un certo senso di angoscia si rischia anche di far cadere il giocatore in momenti di depressione nel vedere andare in fumo tanto lavoro.
L'arte e la tecnica di New Cycle
Abbiamo apprezzato la direzione artistica di New Cycle: i ragazzi di Core Engage hanno fatto delle scelte stilistiche interessanti e poco sfruttate da tanti altri titoli. Per certi versi New Cycle riprende uno stile quasi da rivoluzione industriale, sia nelle palette cromatiche che nel design di personaggi e ambientazioni (il tutto con un tocco di retro futurismo ben bilanciato). Anche il design degli edifici è assolutamente in linea col mondo di gioco e siamo rimasti colpiti anche dalla realizzazione delle catastrofi atmosferiche che, oltre che essere spettacolari, contribuiscono a generare un forte senso di angoscia, anche visivo.
Dal punto di vista tecnico dobbiamo dire che New Cycle se la cava bene anche se, una volta che la città comincia a farsi abbastanza importante non è sempre facile riuscire a tenere tutto sott'occhio. In alcuni momenti il motore di gioco ha mostrato il fianco a rallentamenti e in certi casi non siamo riusciti a selezionare esattamente quello che volevamo a causa di un po' di confusione a schermo tra effetti atmosferici e altro. Oltre a qualche bug qua e la (ma è abbastanza comune essendo in Early Access) dobbiamo dire che il titolo gira discretamente bene anche su PC non proprio potentissimi.
Bene la colonna sonora e il comparto audio che non si faranno ricordare ma che si adattano bene al contesto.
New Cycle è un titolo con idee interessanti che si adatta sia a chi si avvicina al genere per la prima volta sia a chi è già appassionato. Peccato per un bilanciamento generale che fa acqua da parecchi punti ma che può ancora essere corretto durante lo sviluppo. L'assenza della lingua italiana si fa sentire: se non siete ferrati con l'inglese potreste rischiare di non comprendere bene quello che viene richiesto e quindi potreste avere difficoltà nel corso della partita. Di contro c'è da dire che di cose da fare in New Cycle ce ne sono parecchie e che il titolo di Core Engage e Daedalic Entertainment risulta sicuramente interessante per chi sta cercando un city builder post apocalittico nell'attesa di Frostpunk 2.
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