Scrivi che ti passa
Molti di noi lavorano molte ore al giorno al PC, non so voi, ma per me è diventato ormai più semplice (e veloce) utilizzare la tastiera del PC piuttosto che scrivere a mano. Il titolo di cui parliamo oggi vi mette alla prova proprio sulla vostra capacità alla tastiera:
Nanotale (che abbiamo giocato su
Google Stadia) è un'avventura dove l'utilizzo della tastiera è alla base del gameplay, e requisito essenziale per poter proseguire nel gioco. Se siete curiosi o non avete mai sentito parlare di questo genere di giochi (vi consigliamo anche di dare un occhio a
The Textorcist: The Story of Ray Bibbia di
Headup) seguiteci nella nostra
recensione di Nanotale per Google Stadia.
La trama di Nanotale
Il fatto che dobbiamo scrivere (parecchio) sulla tastiera non significa che i ragazzi di
Fishing Cactus non abbiano imbastito un trama per il proprio titolo. In
Nanotale - Typing Chronicles la storia è molto semplice ma non per questo banale. La nostra protagonista è
Rosalinda, un'
Archivista che ha appena diventata maggiorenne. Come da tradizione, quest'ultima riceve da
Lavanda (sua mentore e guida) un oggetto di fondamentale importanza per ogni archivista: un
quaderno per gli appunti. Il prezioso oggetto permette alla protagonista di poter svolgere il suo lavoro e cioè catalogare gli esseri vegetali ed animali che popolano il mondo di gioco.
Se i primi minuti fanno da introduzione (e da
tutorial) per conoscere i protagonisti ben presto ci si rende conto di essere finiti in qualcosa di decisamente più grande di noi. La nostra escursione diventa una vera e propria missione per salvare il mondo di gioco e quella che prima sembrava un passeggiata di routine, quasi di piacere, diventa una vera e propria avventura. Rosalinda scopre di avere poteri nascosti che saranno fondamentali per proseguire nell'avventura e per salvare il mondo.
Non ci dilungheremo oltre nel raccontarvi la storia di Nanotale ma ci teniamo a ricordarvi che
Nanotale è tradotto in italiano e che quindi potete seguire agevolmente le vicende di Rosalinda anche se non avete dimestichezza con l'inglese.
Il gameplay di Nanotale
Se la trama di
Nanotale non si rivela nulla di particolarmente ricercato o originale, il gameplay rende invece il titolo decisamente più "raro". Non stiamo infatti parlando del solito action rpg o di uno dei milioni di roguelike che affollano la produzioni indie delle lineup console e PC: Nanotale è concentrato su due aspetti principali: l'
esplorazione del mondo di gioco e il
combattimento con gli esseri che lo popolano. Ogni livello che andrete ad affrontare può essere visto come una sorta di rompicapo o di labirinto dove il vostro obiettivo è arrivare all'uscita della mappa. Anche se potreste cercare sempre la via più rapida e semplice il nostro consiglio è quello di esplorare il mondo di gioco perchè è proprio nella ricerca di nuovi elementi che potreste trovare i vostri più fidati alleati.
In Nanotale non dovete solo battere tasti in modo forsennato sulla tastiera, dovete usare l'astuzia e il vostro cervello per portare a casa la vittoria.
Durante le fasi esplorative abbiamo la possibilità di scoprire nuovi materiali e animali, queste scoperte ci permetteranno di acquisire nuove abilità, abilità che potremo poi sfruttare a nostro vantaggio nelle fasi di combattimento. Se durante i momenti di esplorazione il ritmo di gioco si fa molto compassato e tranquillo in quelle di combattimento è essenziale avere una buona velocità di scrittura e la mente "svelta" per utilizzare al meglio le armi in nostro possesso. Utilizzare il giusto incantesimo su un avversario o sfruttare al meglio una pozione possono fare la differenza tra un combattimento fallimentare ed uno vittorioso. Decisamente degne di nota le boss fight che riescono a tenere alta la tensione del giocatore e ad offrire un gameplay sempre ben bilanciato.
Parlare del sistema di controllo potrebbe sembrare banale ma in effetti non lo è:
Nanotale risponde perfettamente ai nostri input da tastiera, anche durante le partite su
Stadia dove non abbiamo mai notato problemi di latenza o rallentamenti che potessero inficiare il gameplay del gioco. Ovviamente è richiesto che sappiate usare la tastiera abbastanza rapidamente, se digitate utilizzando "le famose due dita" forse Nanotale non è il gioco che fa per voi.
L'arte e la tecnica di Nanotale
Parlare della direzione artistica di
Nanotale è decisamente piacevole, il titolo di
Fishing Cactus infatti presenta un'art direction ispirata che prende spunto dal fantasy classico ma che riesce a ricostruire atmosfere oniriche piacevoli e quasi magiche (per certi versi ci ha ricordato le atmosfere di
Trine). Ottime le scelte cromatiche e il design di protagonisti e avversari, anche il level design e le ambientazioni hanno da dire la loro. Possiamo dire che l'impatto estetico del titolo è decisamente buono e trasmette sicuramente un certo senso di tranquillità.
Tecnicamente parlando invece siamo rimasti un po' delusi, non ci aspettavamo certo un titolo che macinasse milioni di poligoni al secondo, ma qualcosa di più sotto questo punto di vista si poteva fare.
Nanotale sembra un titolo partorito nella prima fase della scorsa generazione di console, alcune texture sono un po' slavate e la mole poligonale è, a tratti, insoddisfacente. Ovviamente la forza bruta del motore di gioco non è certamente il fulcro dell'esperienza ma è giusto far notare la cosa.
Buona anche la colonna sonora e il doppiaggio (in inglese) del titolo.