Benvenuti a Portia
Alcuni titoli hanno un travaglio più lungo di altri e
My Time At Portia è sicuramente da annoverare tra questi. I ragazzi di
Pathea Games hanno dovuto infatti passare ben due
Kickstarter per finire poi sotto l'ala protettrice di
Team 17, senza ombra di dubbio uno dei publisher indie europei più attenti ai piccoli capolavori dell'industria. Dopo diversi anni di sviluppo e un periodo di Early Access il titolo è pronto a debuttare anche sulle nostre console e sui nostri PC in versione definitiva. Seguiteci quindi nella nostra recensione di
My Time At Portia.
La trama di My Time At Portia
Conviene dirlo subito,
My Time At Portia non è un titolo che cerca nella narrazione e nella trama il punto cardine dell'esperienza di gioco, ma non per questo gli sviluppatori hanno preso sottogamba l'argomento. L'incipit messo in pista dagli sviluppatori cinesi di
Pathea Games è molto semplice e serve ad introdurre il giocatore nelle verdi e ridenti terre di Portia. Arriviamo li dal mare e ci presentiamo in questo nuovo mondo per un motivo ben preciso: prendere possesso dell'eredità che nostro padre ci ha lasciato: la sua bottega. Ed è così che ci troviamo immersi in un mondo fantastico e incontaminato dove dovremo vivere la nostra vita, instaurare nuove amicizie e competere con le altre attività della città. Per fare questo ci servirà una buona dose di buona volontà, tanta passione e del tempo da dedicargli.
La trama di
My Time At Portia cresce e si espande lentamente durante le nostre avventure e le commissioni che, quotidianamente, siamo chiamati a svolgere. Ma non siamo solo noi i "protagonisti" di Portia, il mondo di gioco soffre infatti della rivalità tra le due fazioni che dividono i cittadini: da una parte troviamo la
Chiesa che cerca di limitare l'utilizzo della tecnologia e distruggere l'antica tecnologia (salvaguardando però gli oggetti davvero utili a tutti) e il
Centro di ricerca che invece vuole sfruttare al massimo la tecnologia antica pur usando metodi ortodossi e controllati. Parliamo di "Tecnologia Antica" perchè il mondo di
My Time At Portia è un mondo post-apocalittico, si anche se non c'è solo sabbia e deserto in giro per il mondo è proprio così, stiamo parlando di un "post-mondo".
Non vogliamo rovinarvi la sorpresa ma siamo sicuri che
My Time At Portia sarà in grado di coinvolgere anche voi come ha coinvolto noi.
Il gameplay di My Time At Portia
E' nel gameplay che i ragazzi di
Pathea Games hanno giocato (e a buona ragione) tutte le loro carte, giocando a
My Time At Portia non vi troverete mai senza sapere cosa fare e girarsi i pollici non è quasi mai un'opzione valida. Partiamo dalle basi e vediamo di capire insieme cos'è
My Time At Portia: la definizione più semplice è "sandbox open world" dove il crafting svolge un ruolo centrale nell'avventura. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa potete fare e svolgere una volta presa confidenza con i comandi di gioco: beh partiamo dal sistema di crafting che come scrivevamo poco sopra gioca un ruolo importante. Gli sviluppatori hanno infatti fatto tesoro del loro precedente progetto (
Planet Explorers ndr) e ritroviamo infatti la possibilità di poter creare oggetti o vere e proprie strutture.
Se pensate che il crafting vi porterà via troppo tempo però non temete perchè il titolo offre tre tipologie di lavorazione, si va da quella più semplice che vi permette di creare spade e piccoli oggetti di uso quotidiano a quella "più industriale" dove lascerete fare il lavoro sporgo agli strumenti presenti nella vostra bottega. Ovviamente per poter craftare qualsiasi cosa vi serviranno i materiali e qui si innesca il secondo componente importante di
My Time At Portia: l'esplorazione e il recupero di oggetti utili. Esplorando il mondo di gioco potrete trovare elementi essenziali alla vostra causa e grazie a dei manuali speciali sarete anche in grado di creare strumenti versatili e unici nel gioco (tra cui non sfigura di certo il jetpack!). E' anche bene ricordare che il crafting non vi permetterà di costruire solo oggetti, è molto più integrato all'interno dell'avventura e grazie ad esso potrete cucinare, coltivare, costruire case e strutture non chè opere d'arte, insomma c'è davvero l'imbarazzo della scelta.
Un altro elemento molto importante è il ruolo che rivestite nel cercare di rivitalizzare Portia: e non stiamo parlando solo della vostra bottega ma di tutta la città, dal museo passando per la chiesa fino al municipio o agli altri negozi, ridare vita a Portia (e stringere amicizie con i suoi cittadini) sarà fondamentale. Abbiamo parlato di "stringere amicizie" perchè il titolo cerca di far vivere al giocatore una vera e propria seconda vita e quindi sarete chiamati a intrecciare rapporti sociali con gli altri cittadini, il che vi permetterà di accompagnare la vostra amata (o il vostro amato) fino all'altare.
My Time At Portia non è solo crafting però, la sua componente action/rpg entra prepotentemente in campo fin dalle prime battute di gioco e non passerà molto tempo prima che il vostro diario si costelli di piccole e grandi quest. Durante la partita, quelle attive, verranno visualizzate sulla destra e dei comodi indicatori a schermo vi segnaleranno l'obiettivo della missione in corso.
Il combat system pur non mostrando niente di estremamente innovativo vi garantirà una buona dose di varietà e di divertimento: potrete scegliere un approccio ranged tramite le fionde ad esempio o melee con spade ecc. Durante gli scontri dovrete sempre tenere sotto controllo la barra della salute e quella della stamina, restare a corto di energia è rischioso tanto quanto non prestare sufficientemente attenzione a quella della salute. Eliminare i vari mostri ci consentirà di crescere di livello (ogni avversario ha un suo livello predefinito ed imbattersi in mostri di alto livello potrebbe crearvi grossi problemi). Avrete ben inteso che
My Time At Portia è un titolo estremamente sfaccettato, ricco di cose da fare e di missioni da completare: un vero e proprio mondo di gioco si estende ai vostri piedi e voi avrete la libertà di approcciarlo come meglio credete. Pad alla mano il titolo si comporta molto bene, è reattivo e divertente da giocare.
L'arte e la tecnica di My Time At Portia
Cominciamo parlando della direzione artistica di
My Time At Portia: il titolo di
Pathea Games è colorato ed offre ai giocatori un mondo di gioco decisamente originale. Consideriamo che il mondo di gioco che calpesterete è un mondo post-apocalittico che si discosta tantissimo da quello che solitamente siamo abituati a vedere in molte altre produzioni. Tutto in
My Time At Portia sembra pensato per essere amichevole, quasi giocoso anche se l'ambiente circostante può celare più di una sorpresa ai giocatori.
Artisticamente parlando il titolo pubblicato da
Team17 prende chiaramente spunto dai lavori dello
Studio Ghibli e questa "contaminazione" la si può notare in quasi tutti gli elementi a video, dai paesaggi idilliaci fino ai personaggi che andrete ad incontrare. Abbiamo trovato la soundtrack che vi accompagnerà durante le vostre avventure decisamente azzeccata, così come gli effetti sonori utilizzati nel titolo.
Dal punto di vista tecnico
My Time At Portia si comporta decisamente bene, durante la nostra prova su
XBOX One non abbiamo infatti riscontrato problemi o rallentamenti di sorta e il titolo ci ha sempre consentito di giocare senza problemi e senza bug bloccanti. C'è da dire che il merito di questa fluidità è da ricercare sopra tutto nel motore grafico del gioco: leggero e senza troppi fronzoli. Infine vi ricordiamo che il titolo è completamente
sottotitolato in italiano e che quindi è accessibile anche ai non anglofoni.