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Recensione Morphite - Il No Man's Sky multipliattaforma?

Pronti a esplorare l'universo in compagnia del vostro gatto? Si? Allora tutti sulla navicella e si va!

Tu scendi dalle stelle

Uno dei titoli più discussi, odiati e amati, promettenti e deludenti allo stesso tempo è, senz’ombra di dubbio, No Man's Sky. Il titolo esclusiva Playstation 4 e PC ha infatti catalizzato l’attenzione della stampa (e anche degli utenti) sui titoli spaziali di esplorazione, con mirabolanti promesse poi non immediatamente mantenute in fase di release. Oggi parliamo di un lavoro dalle ambizioni decisamente più contenute ma che con No Man’s Sky ha dei punti in comune: stiamo parlando di Morphite dei Crescent Moon Games. Siete pronti ad esplorare l’universo ancora una volta? Si? Allora buttiamoci a capofitto nella nostra recensione!

Morphite

A dar retta ai nonni...

La trama di Morphite non è sicuramente degna di un Oscar e possiamo annoverarla tra le tipiche “scuse da parti per l’avventura”. Così dopo un breve tutorial che ci spiega le basi del titolo e come muoverci sulle nostre gambe, la nostra protagonista Myrah Kale prende sacca, baracca e burattini (e il suo gatto) e si butta alla ricerca della Morphite, un elemento dalle importantissime qualità che esiste, così si dice, nell’universo.

La morphite sembra anche essere indissolubilmente legata al destino della sua famiglia, pare infatti che tra la famiglia di Kale e il particolare elemento ci siano dei forti punti in comune. Lo scopo della nostra avventura sarà quindi quello di esplorare diversi angoli del cosmo per trovare il mitico materiale e concludere la nostra saga, e qui dobbiamo già dividere in due importanti tronconi la struttura di Morphite

Da una parte il titolo di Crescent Moon Games e Blowfish Games dona al giocatore una serie di mondi fatti a mano e rigidi dove vivere la main quest, la storia principale, dall’altra Morphite permette al giocatore di esplorare un numero infinito di pianeti (o meglio parte di essi) generati in modo procedurale (un po’ come accade in No Man’s Sky). Possiamo dire che entrambe le soluzioni offrono mondi molto interessanti e differenti, anche se ovviamente i mondi generati casualmente non offrono lo stesso livello di dettaglio di quelli realizzati a mano. 

Morphite

Il cosmo sul comò

Dal punto di vista del gameplay, Morphite offre un’esperienza varia ed interessante, ad inizio avventura la nostra protagonista ottiene uno scanner che è in grado di riconoscere qualsiasi elemento sia presente nell’universo. Possiamo quindi scannerizzare vegetali o minerali o anche animali e creature che troviamo lungo il nostro peregrinare. Le scansioni ci procurano denaro con il quale possiamo upgradare la nostra tuta e la nostra astronave.
 
Inutile dire che gli upgrade alla tuta saranno essenziali per riuscire ad esplorare nuovi mondi (magari con temperature che poco permettono di andare in giro in maniche corte) e ad affrontare sfide di maggior spessore. Oltre all’esplorazione nel titolo dei ragazzi di Blowfish Games è presente una componente da FPS non trascurabile, la nostra eroina, alla bisogna, è in grado di crivellare di colpi gli avversari che si staglieranno sul suo cammino.
 
Anche se non dovete aspettarvi un nuovo Call Of Duty i combattimenti in Morphite sono divertenti e riescono a spaccare agevolmente il ritmo dell’avventura. Per concludere la storia ed arrivare ai titoli di coda sarà “sufficiente” esplorare la quindicina di pianeti che il team di sviluppo ha realizzato a mano, ma per poterli raggiungere dobbiamo necessariamente upgradare l’astronave e quindi esplorare anche quelli “casuali”. Oltre alle fasi esplorative sui pianeti in Morphite saremo chiamati anche a prendere il controllo della torretta della nostra astronave quando entreremo, per esempio, in una fascia di asteroidi durante i nostri viaggi.

Morphite

Low Poly 

Lo stile grafico adottato da Morphite richiama a gran voce minimalismo da tutti i pori, il design del titolo è incentrato sull’atmosfera che si viene a creare (anche grazie ad un’ottima colonna sonora) negli ambienti proposti. L’utilizzo della grafica low poly in un contesto in titoli in prima persona (vi ricordate di SUPERHOT ad esempio?) tende sempre ad essere spiazzante ed affascinante.

Ottimo il lavoro di moderazione degli elementi a video così come del colpo d’occhio generale. Il team di sviluppo è stato in grado di creare degli ambienti dotati di una propria concretezza anche quando questi sono generati casualmente. Ottimo l’uso delle palette cromatiche per differenziare le tipologie di ambienti e microcosmi che andremo ad esplorare, il tutto coadiuvato da una colonna sonora sempre adatta ed epica al punto giusto.

Dal lato tecnico il motore di gioco si è sempre comportato molto bene anche considerando la natura multipiattaforma del titolo (disponibile infatti per praticamente tutti i device in circolazione) senza mostrare il fianco a rallentamenti o problemi di varia natura. L’ultimo appunto che dobbiamo dire è che il titolo non è localizzato in italiano, ma una conoscenza basilare dell’inglese vi permetterà di giocare senza troppi grattacapi.

Morphite

Morphite

Morphite è un titolo che è riuscito a prenderci fin dai primi minuti di gioco, le atmosfere e questo sapore “retrò” dei mondi è riuscito a far immediatamente breccia nei nostri cuori. Da una parte il lavoro di Blowfish Studio sembra un No Man’s Sky con i piedi più ancorati a terra, più guidato e meno ambizioso, ma non per questo meno divertente. Consigliato a chi non possiede Playstation 4 e vuole giocare a qualcosa di simile (ma non uguale) a No Man’s Sky.

8

Trama 7.00

Gameplay 8.00

Arte e tecnica 8.00

Pro:

un buon clone di no man's sky

Contro:

non è profondo come il titolo originale

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