Da 2 a 3 dimensioni
Diciamo che non è comune nel mondo videoludico vedere che una saga (
di produzione indie ndr.) passi dalle due alle tre dimensioni in modo rapido (dal primo al secondo capitolo per intenderci), eppure è quello che è successo con la saga di
Morbid che è passata da un primo capitolo in 2D (di cui vi abbiamo parlato nella
recensione di Morbid: The Seven Acolytes) ad uno in 3D con
Morbid: The Lords of Ire (protagonista della nostra odierna recensione). Al netto di questa piccola curiosità abbiamo avuto modo di provare il titolo grazie ad un codice messo a disposizione da
Merge Games, publisher del gioco, ed oggi siamo qui per raccontarvi come è andata la nostra prova. Se volete sapere il nostro parere in merito a questa particolare operazione, e al gioco in se e per se, non vi resta che seguirci nella
recensione di Morbid: The Lords of Ire per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Morbid: The Lords of Ire
La
trama di Morbid: The Lords of Ire è ambientata in un mondo decadente, dominato da una terribile maledizione che trasforma esseri viventi in creature mostruose e deformi. Il giocatore assume il ruolo dell'eroica
Striver, una cacciatrice di mostri, incaricata di eliminare i Lords of Ire, entità potenti e corrotte che governano con il terrore. La missione principale dell'Eroe è spezzare la maledizione e riportare un barlume di speranza in un mondo altrimenti condannato.
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Acconsento, mostra il video
Il viaggio della
Striver la porta attraverso terre devastate e città in rovina, dove la disperazione è palpabile. Ogni
Lord rappresenta una diversa manifestazione del male, con proprie storie e motivazioni, che il giocatore deve scoprire e comprendere per poterli sconfiggere. Gli incontri con questi nemici principali sono accompagnati da scene d'intermezzo ben realizzate che approfondiscono la lore del gioco e offrono uno sguardo inquietante sulle loro origini e sui loro piani malvagi.
La
narrazione di Morbid: The Lords of Ire è principalmente un contesto per il combattimento, ma il titolo cerca di renderla una componente centrale per cercare di immergere il giocatore in un mondo vivo. Prima di passare a parlare del gameplay vogliamo ricordarvi che purtroppo
Morbid: The Lords of Ire non è localizzato in italiano e che quindi dovrete mettere mano al dizionario di inglese nel caso vogliate comprendere a fondo tutto quello che passa per lo schermo.
Il gameplay di Morbid: The Lords of Ire
Il
gameplay di Morbid: The Lords of Ire si basa su un sistema di combattimento
hack and slash, arricchito da
elementi RPG e meccaniche prese dai
souls like. I giocatori possono personalizzare la
Striver con una varietà di armi e abilità che si adattano al loro stile di gioco. Ogni arma ha caratteristiche uniche e richiede una strategia diversa per essere utilizzata efficacemente contro i vari tipi di nemici che si incontrano lungo il cammino. Le battaglie sono intense e gratificanti, con un focus sull'abilità e la tempistica.
Morbid: The Lords of Ire non ha completamente centrato il suo obiettivo, seppur divertente abbiamo preferito il gameplay del primo capitolo
Il
sistema di progressione del personaggio offre molte possibilità di sviluppo. Accumulando esperienza, il giocatore può sbloccare nuove abilità e migliorare le statistiche, rendendolo più potente e versatile. Oltre al combattimento, il gioco include elementi di esplorazione e risoluzione di puzzle, che aggiungono varietà al gameplay e richiedono al giocatore di utilizzare ingegno e astuzia per avanzare. Interessante la meccanica relativa alla
sanità mentale della protagonista: soccombere alla follia vi porterà dei vantaggi ma anche degli importanti malus.
Pad alla mano
Morbid: The Lords of Ire si lascia giocare ma c'è un grosso ma: a conti fatti abbiamo apprezzato molto di più il precedente capitolo e abbiamo trovato il sistema di combattimento in 2D di
Morbid: The Seven Acolytes più gratificante e pulito di quello proposto in questo seguito. La sensazione è che gli sviluppatori non fossero completamente a loro agio con il 3D e, da questo punto di vista, Morbid: The Lords of Ire sembra molto più "comune" rispetto al suo predecessore.
L'arte e la tecnica di Morbid: The Lords of Ire
L'arte di
Morbid: The Lords of Ire è uno dei suoi punti di forza più evidenti. Il gioco adotta uno stile gotico dark, con ambientazioni inquietanti che trasmettono l'atmosfera di un mondo decadente e maledetto. Ogni area del gioco è progettata con cura dal punto di vista del level design, dai castelli in rovina ai boschi infestati, ma l'attenzione ai dettagli poteva essere maggiore. Le creature mostruose sono impressionanti ed originali, con design unici e spaventosi che riflettono la loro natura corrotta.
Abbiamo giocato a Morbid: The Lords of Ire su steam Deck e per far girare decentemente il gioco siamo dovuti scendere a compromessi abbastanza importanti. Va però detto che gli sviluppatori non hanno mai fatto menzione al fatto che il loro titolo potesse girare sulla portatile di casa Valve. Per il resto la resa visiva generale sembra più quella di un titolo della precedente generazione piuttosto che dell'attuale.
Non abbiamo molto da dire su effetti audio e colonna sonora, entrambe in linea con il tipo di produzione.