Il grande viaggio
Eccoci a parlare, finalmente, di
Metro Exodus, capitolo che chiude la trilogia di videogiochi basati sui racconti di
Dmitry Glukhovsky.
Metro Exodus è anche il primo capitolo pensato e realizzato appositamente per le console e i PC dell'attuale generazione. Armiamoci quindi di tutto punto e intraprendiamo insieme a Artyom il viaggio che porterà i sopravvissuti della metropolitana di Mosca alla ricerca di un mondo nuovo dove continuare a vivere, seguiteci nella nostra
recensione di Metro Exodus.
La trama di Metro Exodus
Seguire le vicende della saga di
Metro non è facile, questo è dovuto principalmente a causa della particolarità stessa della produzione di
Dmitry Glukhovsky: un raro esempio di trans-medialità: le vicende che si possono giocare nei titoli infatti non sono solo strettamente legati a quello che succede nei libri ma sono parte integrante di tutto l'universo narrativo.
Metro Exodus è un seguito diretto del libro
Metro 2035 e non segue direttamente le vicende narrate in
Metro Last Light.
In questo capitolo riprendiamo il controllo di
Artyom e tutta la vicenda del titolo pubblicato da
Deep Silver si svolge sull'Aurora, o meglio, a bordo dell'
Aurora, un treno che condurrà i nostri eroi in un viaggio attraverso la
Russia, fuori dalla
Metropolitana di Mosca, lontano dai suoi pericoli. I nostri eroi affronteranno un viaggio che durerà un anno, 8000 Km per le lande russe in cerca di un mondo migliore, con dei nuovi ideali e delle nuove speranze. In
Metro Exodus si scopre infatti che non tutto è perduto e il mondo fuori dalla metropolitana di Mosca può offrire ancora delle opportunità alla razza umana, l'aria è respirabile e diversi gruppi di uomini sono riusciti ad adattarsi a questa nuova realtà.
Non vogliamo svelarvi nulla sulla trama del titolo poichè
Metro Exodus è fortemente basato sulla trama e sulla narrazione, vi basti sapere però che anche in questo capitolo avrete modo di approfondire la storia di
Artyom e di scoprire un nuovo lato sia del protagonista che dei comprimari.
Il gameplay di Metro Exodus
Ed eccoci a parlarvi di quello che rappresenta, a conti fatti, il maggior elemento di novità della produzione: il gameplay. Se i precedenti capitoli di Metro ci avevano appassionato e si erano fatti apprezzare per le atmosfere claustrofobiche, cupe e dalle tinte quasi horror della produzione, con spazi angusti e cunicoli dove gli scontri a fuoco si decidevano al millimetro in
Metro Exodus le cose sono cambiate e di parecchio.
Il nuovo capitolo sviluppato dai ragazzi di 4A Games si apre a spazi aperti dove possiamo decidere diverse modalità d'approccio e dove gli scontri prendono una piega decisamente diversa a seconda del numero di avversari in campo, della nostra posizione e del terreno su cui stiamo combattendo. Ma quindi le atmosfere dei precedenti capitoli sono andate completamente perse?
Metro è diventato un open world sulla falsa riga di
Far Cry (a proposito qui potete leggere la nostra
recensione di Far Cry New Dawn)? No, e questo è merito del lavoro svolto dagli sviluppatori che sono riusciti a creare una struttura a livelli dove ogni momento dell'avventura riesce a scandire la narrazione dando una sensazione di libertà che era preclusa ai precedenti capitoli di Metro ma riuscendo a mantenere comunque la narrazione salda sui binari.
I livelli di
Metro Exodus alternano fasi quasi open world (dove siamo chiamati ad affrontare gli avversari in campo aperto, in spazi desertici o ghiacciati) ad altri dove ritornano prepotentemente le atmosfere claustrofobiche tanto care agli appassionati della serie. Possiamo anche tranquillizzare i giocatori che adoravano dover contare le munizioni, anche in
Metro Exodus queste ultime sono contate e dovrete sempre fare molta attenzione al loro utilizzo per evitare di farvi cogliere impreparati all'occorrenza. In questo nuovo capitolo troviamo anche una componente di crafting e di personalizzazione delle armi che da ulteriore profondità al gameplay. Restano anche le sezioni da affrontare con la
maschera e, come nei precedenti capitoli, bisognerà sempre fare attenzione alle armi quando si inceppano. Ottimo anche il gunplay con un feeling dei colpi ben trasmesso decisamente piacevole per il giocatore.
Scordatevi poi di giocare tutto il titolo con la stessa arma dall'inizio alla fine, utilizzare armi diverse vi consentirà di sperimentare nuove tattiche e di migliorare l'efficienza di attacco verso particolari tipi di nemici. L'ultima nota vogliamo farla sulle missioni che ora, grazie alle dimensioni più generose di molte mappe, riescono ad essere più coinvolgenti e offrono a
Metro Exodus un ulteriore livello di profondità. Infine vi ricordiamo che
Metro Exodus è completamente localizzato in italiano, anche per quello che riguarda il doppiaggio.
L'arte e la tecnica di Metro Exodus
Eravamo rimasti colpiti molto positivamente dall'impatto grafico di
Metro Exodus in tutti i filmati che ci sono stati proposti dal suo annuncio e non solo, anche all'
XBOX Fanfest 2018 a Milano di Novembre (dove avevamo provato il titolo con mano) ci eravamo resi conto del gran lavoro che gli sviluppatori avevano fatto sul titolo e sul suo colpo d'occhio.
Si vede subito che la grafica di
Metro Exodus è stata pensata per girare sulle piattaforme dell'attuale generazione (con un particolare occhio di riguardo per
XBOX One X,
Playstation 4 Pro e le schede grafiche di ultima generazione) e infatti il risultato è decisamente eccellente. La pulizia grafica delle ambientazioni, la cura posta nella realizzazione dei dettagli (anche negli ambienti aperti) si nota fin da quando farete partire il titolo. Come per i precedenti capitoli la direzione artistica del titolo è di prim'ordine, anche questa volta i ragazzi di
4A Games sono riusciti a dare un tocco particolare alla produzione e, pur avendo perso parte delle location che hanno reso famosa la serie,
Metro Exodus riesce a mostrare un comparto artistico originale e interessante.
Dal punto di vista tecnico il motore di gioco ha retto ottimamente durante la nostra prova su
XBOX One, abbiamo notato solo qualche rallentamento nelle situazioni più concitate il titolo è sempre risultato godibile e non abbiamo riscontrato problemi tanto gravi da inficiare il gameplay. Tecnicamente il problema "più grosso" che abbiamo riscontrato riguarda l'intelligenza artificiale che si è dimostrata, a più riprese, ben al di sotto delle aspettative (per un titolo di questo calibro).