Un nuovo universo, o forse no?
Quando
Atlus ha annunciato
Metaphor: ReFantazio, molti fan si sono subito chiesti cosa aspettarsi da questo titolo, vista la fama del team responsabile. Abbiamo finalmente lasciato i corridoi scolastici di
Persona (nel caso ve la foste persa potete recuperare la nostra
recensione di Persona 3 Reload) per immergerci in un mondo di lotte politiche e magia. Se sei un appassionato di Persona, ti sentirai immediatamente a casa, ma Metaphor riesce anche a distinguersi grazie a un’ambientazione fantasy ben strutturata e un sistema di gioco più maturo.
Metaphor: ReFantazio prende molti elementi di base da Persona come il sistema di gestione del tempo e i legami tra i personaggi, ma li incornicia in un mondo dove le virtù reali prendono il posto delle caratteristiche sociali. Preparati a vivere una lunga avventura tra castelli, regni in lotta e personaggi complessi che metteranno alla prova la tua astuzia e strategia. Seguiteci nella nostra
recensione di Metaphor: ReFantazio per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Metaphor: Refantazio
La
trama di Metaphor: ReFantazio si sviluppa in un mondo fantasy chiamato
Euchronia, in cui si intrecciano intrighi politici, magia e destini eroici. Il protagonista, un giovane con un misterioso passato, si ritrova coinvolto in un conflitto tra diverse fazioni reali e una forza oscura che minaccia il regno. Al centro della storia vi è il tema del potere e della ribellione contro le monarchie decadenti, con il protagonista che cerca di farsi strada in un mondo dominato da sovrani corrotti e nobili in disfacimento.
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Metaphor: ReFantazio prende spunto dalla mitologia britannica e irlandese, con personaggi e ambientazioni che richiamano questo tipo di folklore. La narrazione coinvolge una moltitudine di personaggi, ognuno con le proprie motivazioni e background, che si uniscono al protagonista in una missione per restaurare la giustizia nel regno. Oltre ai conflitti politici,
Metaphor: ReFantazio esplora anche temi di lealtà, amicizia e sacrificio, con il giocatore che può influenzare il destino dei personaggi attraverso le sue scelte.
Un aspetto cruciale della trama (
e in cui troviamo un grande riferimento ai Persona ndr.) è la presenza degli
archetipi, entità magiche che fungono da incarnazioni dei poteri dei protagonisti, simili alle Personas nella serie Persona. Questi archetipi sono legati ai personaggi principali e svolgono un ruolo centrale nel combattimento e nello sviluppo narrativo, permettendo ai giocatori di approfondire i legami tra i protagonisti e di esplorare le loro storie personali. Prima di passare a parlare del gameplay vogliamo rassicurarvi sul fatto che
Metaphor Refantazio è localizzato in italiano e che quindi potete seguire le vicende del protagonista e del regno di Euchronia anche se non avete conoscenza della lingua d'Albione.
Il gameplay di Metaphor: Refantazio
Il
gameplay di Metaphor: ReFantazio riprende molte delle meccaniche che hanno reso celebri i titoli precedenti di
Atlus, ma con alcune evoluzioni significative. Il combattimento è a turni, con un’enfasi sullo sfruttamento delle debolezze dei nemici, ma a differenza di Persona, ora è possibile evitare battaglie con nemici più deboli direttamente nel mondo di gioco, tramite elementi in tempo reale. Questa scelta evita la ripetitività del grinding e rende l’esplorazione più fluida e dinamica.
Metaphor Refantazio ha la capacità di risucchiare il giocatore in universo unico e incredibile
Ogni battaglia inizia con la
possibilità di posizionare i tuoi compagni in prima o seconda fila, a seconda del tipo di attacco che preferisci, e il sistema di turni permette una gestione tattica approfondita. Le novità nel combattimento includono la possibilità di riassegnare liberamente gli archetipi (equivalenti alle Personas di Euchronia), permettendo un alto grado di personalizzazione del proprio team. Il livello di sfida è più elevato rispetto ai precedenti giochi Atlus, con nemici che infliggono danni massicci e un sistema di status che ti costringerà a pensare a ogni mossa con grande attenzione.
Uno degli aspetti più coinvolgenti del gameplay è la
gestione del tempo, che ricorda i social link di
Persona. Durante il giorno, esplorerai dungeon e completerai missioni, mentre la sera sarà dedicata a rafforzare i legami con i personaggi. Questo sistema, sebbene interessante, può a volte risultare frustrante a causa di un equilibrio non perfetto che può portarti a perdere delle opportunità narrative a causa di scadenze stringenti o condizioni metereologiche non favorevoli.
L'arte e la tecnica di Metaphor: Refantazio
La direzione
artistica di Metaphor: ReFantazio è un vero e proprio trionfo. Il mondo di Euchronia è vivace, dettagliato e costellato di scenari che sembrano usciti da un dipinto fantasy. Ogni menù, ogni schermata di gioco è curata nei minimi dettagli, con una palette di colori che esalta i personaggi e l’ambiente circostante. Anche in questa occasione Atlus non ha mancato di stupire per la creatività della sua divisione artistica. I personaggi, gli ambienti (
e il world building più in generale ndr.) sono curati nei minimi dettagli.
Dal punto di vista tecnico, su
PC e console moderne
Metaphor: ReFantazio si comporta bene, anche se alcune piccole incertezze nel caricamento delle aree possono rallentare l’azione, soprattutto nei distretti urbani più popolati. Abbiamo
giocato a Metaphor: ReFantazio su Steam Deck e possiamo dire che la portatile di casa Valve è assolutamente idonea per il titolo che si presta bene, per altro, ad essere giocato in mobilità.
La colonna sonora accompagna perfettamente il mood del gioco, con composizioni orchestrali che sottolineano le battaglie e i momenti di esplorazione. Si tratta di un allontanamento dai toni moderni e pop di Persona, ma l’approccio più classico è perfetto per il contesto fantasy del gioco. Ottimo anche il doppiaggio in inglese e in giapponese, dal canto nostro abbiamo optato per il doppiaggio in giapponese (
come spesso facciamo in caso di JRPG ndr.).