Un pezzo di storia
Oggi parliamo di quella che è, a tutti gli effetti, una delle saghe fondanti dell'industria videoludica: stiamo parlando di
Metal Gear e, più nel dettaglio di quella che è l'ultima operazione compiuta da Konami verso questa storica saga e cioè la pubblicazione della
Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1. La saga di Snake e compagni ha riempito tante giornate dei videogiocatori di praticamente qualsiasi età e questa nuova raccolta sembra uscita proprio nel momento in cui si parla ovunque di preservazione dei videogiochi "antichi". Vi diciamo subito che stendere questa recensione non è stato assolutamente facile così come non è semplice valutare una raccolta di questo tipo. Ad ogni modo, grazie ad un codice ricevuto da Konami, abbiamo avuto modo di poter provare il titolo e, se volete sapere la nostra opinione in merito non dovete far altro che seguirci nella
recensione di Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1 per PC.
La trama di METAL GEAR SOLID: MASTER COLLECTION Vol. 1
Parlare della trama di Metal Gear, dai suoi albori fino all'ultimo capitolo, occuperebbe tanto, tanto tempo e, con tutta probabilità, non riusciremo nemmeno ad essere sufficientemente esaustivi in merito. Questo per svariate ragioni, se siete amanti della saga o anche solo conoscitori del mondo di Snake e compagni sapete bene quanto
Hideo Kojima ha fatto per rendere i Metal Gear una vera e propria pietra miliare dell'industria videoludica. Pensate che il primo
Metal Gear vede la luce su
MSX, nel lontano 1987, alcuni di voi non erano ancora nati, altri già videogiocavano da tempo ma stiamo parlando di oltre trentacinque anni fa. Se pensiamo che l'ultimo capitolo canonico della serie è
Metal Gear Solid V: The Phantom Pain ed è datato 2015 vi renderete presto conto che in ventotto anni di trame e sottotrame ne sono state scritte e riscritte.
Detto questo non ci accingeremo a scartabellare tra i dettagli narrativi dell'imponente opera di Kojima ma andremo invece ad analizzare la mole di contenuti presente in questa (prima) raccolta che vuole essere un po' la summa di tutto quello che la saga ha saputo offrire al mondo videoludico dalla sua creazione ai giorni nostri. In
Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1 avrete modo, non solo di giocare i primi tre capitoli della famosa saga, ma avrete anche a disposizione dei documenti, parti della colonna sonora e qualche piccola chicca ma andiamo con ordine. Nella Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1 trovano posto:
- Metal Gear Solid
- Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty
- Metal Gear Solid 3: Snake Eater
Ma non solo, ogni titolo è accompagnato da uno
Screenplay Book e da un
Master Book. Troviamo poi due
graphic novel e parte delle varie colonne sonore dei vari capitoli (non sono presenti tutti i brani). Poco sopra vi parlavamo però di piccole chicche e infatti, grazie alla
Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1 avrete modo di rigiocare anche a
Metal Gear,
Snake's Revenge e
Metal Gear 2: Solid Snake che ad oggi potrebbero risultare un po' demodè ma che fanno bella mostra di se nel pacchetto completo.
Oltre a questo trovate anche le
VR Missions e le
Special Missions di
Metal Gear Solid. È proprio su questo primo capitolo che vogliamo attirare la vostra attenzione perchè, fino ad oggi, questo primo capitolo era appannaggio dei soli giocatori Playstation (e PC tramite Gog.com) ma ora anche i giocatori XBOX e Nintendo potranno iniziare le avventure di Snake fin dal primo capitolo. Possiamo dire che, dal punto di vista della quantità dei contenuti proposti non possiamo che ritenerci soddisfatti ma abbiamo qualche appunto da fare su un paio di questioni: dobbiamo infatti evidenziare come le colonne sonore non siano complete e, in secondo luogo, come i vari titoli siano stati portati "as is" senza alcuna modifica o riadattamento sostanziale. Ne parleremo più nel dettaglio nel paragrafo dedicato alla componente tecnica ma siamo anni luce distanti dal lavoro svolto, per esempio, da
Digital Eclipse con
The Making of Karateka di cui vi invitiamo a leggere la
recensione per capire cosa intendiamo. Vi ricordiamo infine che la
Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1 è localizzata in italiano.
Il gameplay di METAL GEAR SOLID: MASTER COLLECTION Vol. 1
Così come per la componente narrativa anche per parlare del
gameplay esploso nei titoli della serie
Metal Gear servirebbe un intero pomeriggio. Per questo motivo abbiamo pensato di suddividere questo paragrafo in sotto parti ognuna dedicata ad uno dei principali titoli presenti nella raccolta così da poterne evidenziare pregi e difetti visti con gli occhi di un giocatore dei giorni nostri e non di venticinque anni fa.
La Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1 è riuscita a farci fare un grande salto all'indietro e a risvegliare emozioni e ricordi dimenticati nel tempo.
Metal Gear Solid
Metal Gear Solid rappresenta, giocoforza, il vero punto di ingresso della serie Metal Gear. Al netto dei titoli in pixel art antecedenti è infatti con questo primo capitolo che
Hideo Kojima ha gettato le vere basi della serie. All'avvio del titolo avrete modo di selezionare quale versione del gioco giocare (se quella originale o integrale) ed, eventualmente, selezionare le
VR Missions e
Special Missions. Se ai tempi della sua uscita Metal Gear Solid rappresentava, in termini di gameplay (ma non solo) una vera e propria boccata d'aria fresca visto con gli occhi moderni il titolo di Konami sembra molto rigido, quasi legnoso. Pur con questi difetti (che ne decretarono, per certi versi, il successo),
Metal Gear Solid riesce ad essere
godibilissimo a livello di gameplay anche ai giorni nostri sopra tutto grazie alle geniali trovate di Kojima che rendono questo titolo davvero unico.
Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty
Il secondo capitolo della serie rappresentò davvero un grande passo avanti in praticamente tutti i settori. Da quello tecnico a quello di gameplay, in Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty troviamo infatti un gameplay stealth rivisto e revisionato sotto molti suoi aspetti, più curato dove il giocatore aveva ancora più possibilità a disposizione. Gli oggetti utilizzabili durante le missioni sono decisamente di più come di più sono le opzioni a disposizione dei due protagonisti. Si, Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty vi permette di giocare sia con Solid che con Raiden (che qui fa il suo debutto ufficiale). Pad alla mano Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty si avvicina di più al concetto di gameplay dei giorni nostri senza però cancellare i capisaldi che hanno reso indimenticabile il primo capitolo.
Metal Gear Solid 3: Snake Eater
È col terzo capitolo,
Metal Gear Solid 3: Snake Eater, che il gameplay della saga trova la sua forma più completa (almeno tra i capitoli di cui è composta quella collection). Ambientato anni prima gli eventi narrati nel primo Metal Gear in
Metal Gear Solid 3: Snake Eater troviamo nuove meccaniche implementate, meccaniche quasi survival. Cambiano anche le ambientazioni con cui avrà a che fare Snake, si passa dalle ambientazioni chiuse e quasi claustrofobiche ad ambienti aperti dove gli avversari non sono rappresentati solo dai soldati nemici ma dallo stesso ambiente circostante. Aumentano poi le possibilità di interazione con gli avversari: potrete ora interrogarli, utilizzarli come scudi umani e non solo.
In buona sostanza, tutti e tre i capitoli sono ancora godibili ai giorni nostri, ovviamente quello che ha risentito di più del peso dell'età è il primo Metal Gear Solid ma non solo per un discorso di vero e proprio gameplay ma sopra tutto perchè questo è l'unico capitolo per cui
Konami non ha apportato reali modifiche a quello rilasciato ai suoi tempi su Playstation. Il gradino della componente visiva da superare potrebbe essere troppo alto per alcuni giocatori e sarebbe un vero peccato perchè Metal Gear Solid resta ancora una perla di rara bellezza.
L'arte e la tecnica di METAL GEAR SOLID: MASTER COLLECTION Vol. 1
Ma veniamo a parlare della componente che più ci ha lasciato interdetti della
Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1: la componente tecnica. Prima di affrontare l'argomento però facciamo il punto sulla direzione artistica generale dell'opera. Abbiamo apprezzato davvero molto la possibilità di avere a disposizione gli
Screenplay Book originali e i
Master Book (di cui vi sconsigliamo la lettura se non avete ancora giocato ai titoli perchè, ovviamente, vi rovinereste completamente la scoperta) e abbiamo apprezzato anche il tratto utilizzato (in perfetta linea con la serie). Azzeccata anche la scelta di rendere tutti i vari titoli disponibili separatamente (almeno nella versione su Steam che abbiamo provato noi), al netto dei titoli in 8 bit che sono rinchiusi dentro l'eseguibile della
Master Collection Bonus Content.
Per approcciare la questione "tecnica" partiamo dalle notizie positive:
Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty e
Metal Gear Solid 3: Snake Eater presenti nella collection sono infatti le versioni rimasterizzate prodotte da
Bluepoint Games e fanno la loro bella figura (con tutti i limiti del caso, sia chiaro) anche ai giorni nostri. Girano infatti in Full HD a 60 FPS e il lavoro svolto su texture e di pulizia generale è assolutamente piacevole. Il vero problema lo si trova invece in
Metal Gear Solid, nel primo capitolo, quello che doveva essere la vera punta di diamante della produzione.
Konami su quest'ultimo non ha infatti fatto alcuna operazione di restauro o di miglioramento generale. Il risultato è un titolo che dimostra ogni anno che ha sulle spalle: tanto per darvi un'idea non è nemmeno possibile giocarlo in 16:9. Ecco, su
Metal Gear Solid doveva essere fatto un lavoro completamente diverso, questa mancanza è difficilmente perdonabile (sopra tutto se si considera che sugli altri due titoli non c'era bisogno di fare alcuna nuova implementazione visto che erano "già pronti").
Sempre incisive le varie colonne sonore di tutti i capitoli. Siamo rimasti un po' spiazzati dalla localizzazione in italiano del primo capitolo, decisamente inascoltabile. A proposito di traduzione in italiano vi renderete conto giocando che Konami non ha nemmeno corretto gli errori di traduzione presenti nei vari titoli, errori che ritroverete oggi come allora.