Chiave, vite, bullone
Non siamo grandi appassionati di party game, inutile negarlo, anche se in alcune circostanze ci siamo trovati a divertirci parecchio col genere ma non lo abbiamo mai evitato per partito preso. Nel corso di questi anni abbiamo recensito diversi titoli del genere ma così, su due piedi, quello che più ci è venuto in mente parlando del titolo di oggi è
Overcooked (di cui potete recuperare la
recensione del secondo capitolo nel caso ve la siate persa) ma oggi potete lasciare a casa il piccolo Master Chief che è in voi perchè oggi parliamo di motori: oggi vi presentiamo
Manic Mechanics. Sviluppato e pubblicato dai ragazzi di
4J Studios (che ringraziamo per il codice donato per poter testare il titolo)
Manic Mechanics si inquadra come il classico party game in grado di far passare divertenti serate in compagnia di amici o famigliari. Se siete curiosi di sapere come se la cava il titolo pad alla mano non dovete far altro che seguirci nella
recensione di Manic Mechanics per PC.
La trama di Manic Mechanics
Come potete ben immaginare la
componente narrativa non è certamente l'elemento trainante di
Manic Mechanics e, d'altra parte l'abbiamo già visto più volte in passato, in questo genere di giochi eventuali modalità campagna o modalità single player servono più come tutorial e guida per gettarsi nel comparto multiplayer (che sia locale o remoto) che rappresenta, di fatto, la spina dorsale della produzione. Detto questo non possiamo certo ignorare la
modalità campagna che
Manic Mechanics mette a disposizione del giocatore e, prima di accennarvi all'incipit narrativo che il titolo offre vogliamo ricordarvi che
Manic Mechanics è localizzato in italiano e che quindi anche chi non conosce l'inglese non faticherà a destreggiarsi tra menu e testi a video.
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Acconsento, mostra il video
La campagna principale vede il protagonista e i suoi amici farsi largo all'interno della città che fa da sfondo al gioco e, come nella più classica delle situazioni, partire dai luoghi più umili e "problematici" della città per raggiungere il successo delle zone più prestigiose. L'isola di
Octane (
che racchiude al suo interno la cittadina dove si svolgono i fatti ndr.) è divisa in sei quartieri, sei aree dove il nostro gruppo di svalvolati amici dovranno affrontare una serie di sfide atte a dimostrare la loro capacità nella riparazione dei veicoli e non solo. La durata della campagna si attesta sulla decina d'ore e serve più a farvi da grande tutorial che per raccontare una vera storia. Il nostro consiglio è quello di giocare la campagna per apprendere le meccaniche di base e gettarsi poi nella componente multigiocatore del titolo.
Lo scopo del gioco è chiaramente quello di riparare più veicoli possibile e il nostro gruppo di eroi (
possiamo davvero chiamarli così? ndr.) dovrà affrontare sfide uniche con meccaniche di gioco che cambiano a seconda dell'ambiente (e quindi dell'area della città) dove starà operando. Si passa dalla (relativamente) tranquilla
discarica di Betty per arrivare alle spaventose coste della
Baia di Banshee. In ognuna di queste aree il giocatore dovrà dimostrare il proprio valore battendo i meccanici di ogni area per passare poi a quella successiva.
Il gameplay di Manic Mechanics
Pad alla mano
Manic Mechanics ricorda molto da vicino
Overcooked e le sue meccaniche di base solo che qui, anzichè avere a che fare con frutta, verdura, carne e generi alimentari in generale dobbiamo interfacciarci con pezzi di veicoli, olio motore, vernici e via di questo passo. Come scrivevamo poco sopra lo scopo del gioco è quello di riparare il maggior numero di veicoli nel minor tempo possibile lanciando al giocatore una continua sfida contro il tempo. Dal punto di vista del gameplay dobbiamo dividere il discorso in due grandi argomenti:
giocare a Manic Mechanics da solo o
giocare a Manic Mechanics con un gruppo di amici (o di perfetti sconosciuti ma in questo caso le cose cambiano ancora) perchè, possiamo dirlo senza timore di offendere nessuno: Manic Mechanics da il meglio di se in compagnia di amici, magari che giocano fisicamente di fianco a voi.
Manic Mechanics è un party game divertente e dalle meccaniche semplici da imparare dove la coordinazione è la vera chiave del successo
Iniziamo parlando della
modalità single player: questa modalità è rappresentata, principalmente, dalla campagna principale il cui scopo è quello di spiegare al giocatore cosa fare, come muoversi e le basi del gameplay. I pezzi delle auto da riparare arrivano attraverso un nastro trasportatore che, a seconda del livello che affronta il giocatore, è disposto in modo diverso. La visuale fissa dall'alto (quasi isometrica) ricorda perfettamente i livelli di
Overcooked. Il livello è sempre visibile e durante le nostre partite non ci è mai capitato di "perdere un pezzo" per colpa del gioco anche se quando le cose si fanno incasinate districarsi tra tutto quello che si muove a video non è assolutamente facile. La
modalità campagna offre davvero al giocatore una guida su tutto quello che c'è da sapere sul gioco e il modo in cui queste informazioni vengono trasmesse è al giocatore è sempre chiaro. Da notare anche che il sistema di progressione ci è sembrato assolutamente bilanciato e calibrato: in ogni nuovo ambiente acquisirete nuove competenze che verranno "messe alla prova" dal boss del livello.
È però quando si gioca con gli amici che
Manic Mechanics da il meglio di se: coordinarsi con i compagni su cosa fare, cosa recuperare e come decidere chi fa cosa è, di per se, un gioco nel gioco. Se non riuscirete ad avere un minimo di organizzazione verrete presto subissati di pezzi e non riuscirete a riparare adeguatamente i vari veicoli. Abbiamo giocato a Manic Mechanics sia sfruttando la modalità multiplayer remota giocando con sconosciuti sia giocando in modalità "cooperativa da divano" e abbiamo preferito decisamente la seconda opzioni: molto più "party" della prima.
Manic Mechanics non è però solo
cooperativo visto che il titolo offre anche una
modalità competitiva che permette anche la creazione di squadre assimmetriche dove due o tre giocatori possono affrontarne anche uno solo (ovviamente il sistema bilancia la differenza con bonus speciali ecc). Pad alla mano
Manic Mechanics si fa controllare perfettamente: i comandi rispondono in modo reattivo e non abbiamo avuto problemi di sorta durante le nostre partite.
L'arte e la tecnica di Manic Mechanics
Dal punto di vista artistico il lavoro svolto dai ragazzi di
4J Studios è decisamente ottimo: lo stile utilizzato in
Manic Mechanics è scanzonato e divertente, coloratissimo e sempre perfettamente leggibile a video. ci è sembrato, onestamente, che il titolo prenda stilisticamente spunto da
Overcooked (
che stiamo nominando spesso non è vero? ndr.) ma che riesca ad avere un carattere tutto suo, merito sopra tutto dei vari personaggi perfettamente caratterizzati e dei luoghi iconici (e folli) che andrete a visitare.
Da punto di vista tecnico non abbiamo particolari segnalazioni da fare:
Manic Mechanics è un titolo che non ha bisogno di macchine particolarmente potenti per girare e il motore di gioco svolge molto bene il suo lavoro. Ottimi gli effetti e la resa generale a video dei vari ambienti. Durante le nostre partite non abbiamo riscontrato particolari problemi o bug e anche il netcode ci è sembrato solido.
Bene il comparto sonoro che si sposa perfettamente con le ambientazioni e le situazioni a video.