Davide contro Golia
Fortunatamente il mondo videoludico non è costellato solo di titoli che ci chiedono di salvare il mondo, che ci mettono nei panni dei supersoldati pronti a sterminare eserciti di avversari pur di raggiungere il proprio obiettivo. Alcune produzioni cercano di andare a scavare più profondamente nell'animo umano e, quando cercano di farlo, riescono anche ad arrivare in profondità (qualcuno ha nominato
To The Moon?). Oggi parliamo proprio di uno di questi casi, di un titolo che cerca di portare sui nostri schermi qualcosa che vada oltre il "semplice" videogioco e che ci obblighi a riflettere: stiamo parlando di
Lydia. L'avventura in questione è stata pubblicata su PC nel 2017 ed è da poco disponibile anche su
Nintendo Switch, ed è proprio su questa piattaforma che l'abbiamo giocata. Siete curiosi di sapere perchè ci ha colpito così tanto? Seguiteci nella nostra
recensione di Lydia per Nintendo Switch.
La trama di Lydia
Prima di raccontarvi, a grandi linee, di cosa tratta
Lydia facciamo una piccola premessa:
Lydia è un'avventura grafica in stile punta e clicca che si porta a termine in poco più di un'ora. Vista la durata estremamente risicata dell'avventura non vi racconteremo nulla di quello che succede nel titolo ma ci limiteremo a parlarvi del
contesto in cui si svolgono le vicende.
Lydia racconta la storia di una piccola bimba che vive una situazione familiare insostenibile: i due genitori non hanno infatti alcuna cura di lei e vivono la propria vita come se la loro figlia non esistesse. Praticamente ogni sera nella loro casa vengono organizzate feste a base di alcool e droghe e la ragazzina è costretta al piano di sopra, chiusa nella sua cameretta. E' in questo contesto che Lydia si crea un proprio mondo e cerca di sfuggire dal Mostro che altro non è che la rappresentazione mentale dei suoi incubi. E' in compagnia del suo orsetto che la bambina cercherà di trovare una via d'uscita dalla terribile vita che la attanaglia.
Come potete ben capire le tematiche trattate in
Lydia sono assolutamente crude e reali e gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro nel portare su schermo tutto il disagio e le situazioni problematiche che la giovane protagonista è costretta, suo malgrado, a vivere. Il racconto è il vero e proprio motore trainante e pulsante dell'avventura.
Il gameplay di Lydia
Come già fatto nel paragrafo relativo alla trama di Lydia, ricordiamo qual'è lo scopo finale di
Lydia:
trasmettere un messaggio. Tutto il videogioco è focalizzato su questo obiettivo e, proprio per questo motivo, gli sviluppatori si sono concentrati sulla narrazione, sul racconto più che sul gameplay vero e proprio.
Lydia è, di fatto, un'
avventura grafica punta e clicca di stampo abbastanza classico e il gameplay è completamente servo della narrazione.
Ci si accorge rapidamente di quanto questo sia vero verificando, ad esempio, quanto le nostre scelte poco influiscano sul reale corso degli eventi e quanto, da questo punto di vista,
Lydia assomigli quasi più ad un walking simulator che non ad una vera e propria avventura grafica. La risoluzione di piccoli enigmi e la struttura ludica riportano però il titolo, di diritto, sotto la sfera delle avventure grafiche. Abbiamo fatto questo piccolo excursus solo per chiarire agli affezionati delle avventure grafiche classiche di non aspettarsi un "
novello Monkey Island" a tinte noir.
Il titolo continua a portare il giocatore, schermata dopo schermata, in un susseguirsi di momenti legati all vita reale della protagonista e altri prettamente immaginari, scelta che culla il giocatore nel mare-magnum degli eventi in maniera quasi magistrale. Pad alla mano
Lydia si controlla perfettamente, anche con
Switch in modalità handled. Infine, non anglofoni, non preoccupatevi: Il titolo è
localizzato in italiano.
L'arte e la tecnica di Lydia
Parliamo del comparto grafico di
Lydia e delle scelte fatte dagli sviluppatori. Anche in questo frangente si vede una precisa scelta di posizione: Lydia non è un titolo che vi trapperà dei "wow", "eccezionale" sul piano grafico e artistico ma le scelte fatte sono, ancora una volta, completamente votate alla narrazione.
Lydia offre un design particolare che punta al fumetto con toni noir e cupi che cercano, utilizzando l'espediente dei colori accesi, di attirare l'attenzione dell'utente un po' come faceva
Spierlberg in
Schindler's List con la ragazzina dal cappotto rosso. Belli i passaggi dal mondo reale a quello fantastico e ben caratterizzati sono anche i personaggi, sempre votati (ancora una volta) alla narrazione.
Dal punto di vista tecnico
Lydia offre un motore grafico in grado di gestire il titolo senza problemi e, da questo punto di vista, non abbiamo riscontrato problemi durante le nostre prove su
Nintendo Switch.