Un futuro lontano lontano?
Oggi parliamo di un titolo che affonda le sue radici nella storia del media videoludico, stiamo parlando di
LUNARK, titolo sviluppato da
Canari Games e pubblicato da
WayForward (che ringraziamo per averci fornito un codice per testare il titolo). Diciamo che affonda le sue radici nella storia dei videogiochi perchè
LUNARK si rifà, senza nemmeno cercare di nasconderlo troppo, a titoli come
Another World o
Prince of Persia. Si, avete letto bene, se avete qualche pelo bianco sulla barba ne avete sicuramente sentito parlare e siamo sicuri che questi due nomi avranno attivato dei ricordi dentro di voi. Se volete saperne di più dell'ultima fatica del team guidato da
Johan Vinet non dovete far altro che seguirci nella nostra
recensione di LUNARK per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di LUNARK
Possiamo dire senza mezzi termini che gli sviluppatori di
LUNARK hanno dato particolare enfasi e importanza al
comparto narrativo del proprio titolo. Il titolo di
Canari Games infatti, pur essendo un adventure game dalle meccaniche abbastanza tradizionali (anzi, molto tradizionali dal punto di vista del
gameplay), vuole portare sullo schermo dei giocatori non solo un titolo dove si è chiamati a saltare e sparare ma un titolo che sia in grado di raccontare una storia interessante. E, indovinate un po? Lo fa, e lo fa anche molto bene.
Andiamo con ordine, siamo nel futuro, e impersoniamo
Leo, un ragazzo che nella vita non ha avuto moltissime fortune a partire dalla sua patologia. Il nostro protagonista infatti è affetto da una sindrome di
invecchiamento precoce che lo fa sembrare molto più vecchio di quello che in effetti è. Il ragazzo svolge inoltre un lavoro un po' particolare, anzi, decisamente particolare anche in un mondo futuristico e distopico come quello rappresentato in
LUNARK: è una sorta di faccendiere per l'azienda del padre adottivo:
Gideon. Gideon ha preso sotto la propria ala protettrice il ragazzo che, di contro, è spesso in missione per suo conto alla ricerca di oggetti e manufatti unici e misteriosi.
Il titolo si apre con Leo di ritorno da una missione particolarmente pericolosa e criptica che il nostro eroe è stato comunque in grado di portare a termine. Tornato al palazzo di Gideon si incontra col suo padrino e i due discutono del nuovo ritrovamento. Questa parte iniziale funge anche da
tutorial e serve al giocatore per prendere confidenza col sistema di controllo e con le meccaniche che governano
LUNARK. Ad ogni modo (e senza spoilerarvi nulla) dovete sapere che quella giornata non finirà molto bene infatti qualcuno fa saltare la nave di
Leo e il palazzo di Gideon. Ovviamente il governo di LUNARK fa ricadere la colpa su di noi e spetterà proprio al nostro protagonista scoprire la verità dietro l'attacco e dipanare l'alone di mistero dietro tutta la vicenda e la sua stessa vita. Siamo ben contenti di comunicarvi che
LUNARK è localizzato in italiano e che la traduzione è anche di ottima fattura. Se vi state domandando per quanto tempo vi terrà impegnati LUNARK dovete considerare che, per arrivare ai titoli di coda, impiegherete circa una
dozzina d'ore.
Il gameplay di LUNARK
Dal punto di vista del gameplay giocare a
LUNARK fa tornare la memoria a quasi trent'anni fa quando
Another World era il titolo su cui ogni videogiocatore avrebbe voluto mettere le mani. LUNARK si presenta al pubblico con meccaniche da adventure platform ormai dimenticate ma che risultano funzionare alla grande anche ai giorni nostri. Appena abbiamo avviato
LUNARK sulla nostra Steam Deck siamo stati colti da un certo senso di deja vu, ci sembrava infatti di controllare un personaggio che, per qualche motivo, sembrava legato nei movimenti, quasi rallentato. Sono bastati pochi minuti per prendere confidenza con un sistema di controllo sicuramente più "meccanico" di molti altri presenti sul mercato ma altrettanto profondo.
LUNARK è un vero e proprio tuffo nel passato ma visto con gli occhi di oggi
Da un certo punto di vista sembra che il titolo voglia obbligare il giocatore a pensare prima di effettuare ogni singola mossa e quando diciamo "singola mossa" intendiamo proprio una singola manovra. Non avete modo, in
LUNARK, di concatenare movimenti ed effettuare, giusto per fare un esempio, due salti consecutivi. La mobilità di Leo ci ha più volte ricordato quella del suo predecessore spirituale,
Lester Knight Chaykin. Che poi, di suo, Leo è anche atletico, potrete correre, saltare e sarete anche ing rado di dimostrare i vostri riflessi pronti sparando ai nemici quando se ne presenta l'occasione ma generalmente vi sembrerà di avere a che fare con un ottantenne piuttosto che con un ragazzo.
Le scelte di gameplay in
LUNARK sono dettate da una chiara e precisa scelta di design volta a omaggiare a tutto tondo i titoli del passato che prende chiaramente riferimento. Dovrete prestare anche estrema attenzione ai salti perchè un errore anche di un singolo pixel equivale a morte certa (nella maggior parte dei casi). Ecco, da questo punto di vista il gameplay di LUANRK è molto punitivo, obbliga il giocatore a prestare attenzione in quello che fa e, in un certo senso, cerca di responsabilizzarlo nei confronti del gioco stesso. Il tutto funziona, dal nostro punto di vista, abbastanza bene anche se, per essere oggettivi, dobbiamo dire che il gameplay del titolo non è assolutamente adatto a tutti e che il sistema di controllo meriterebbe ancora qualche ritoccatina perchè ci è capitato di morire in diverse occasioni a causa di un input lag sporadico. Ultima cosa che il team di sviluppo dovrebbe rivedere è il sistema di checkpoint e di salvataggio che rischia di diventare frustrante a causa della posizione non propriamente generosa dei punti di salvataggio automatici che, spesso, vi obbligano a dover percorrere nuovamente importanti porzioni del livello.
L'arte e la tecnica di LUNARK
Se il gameplay di
LUNARK può risultare un po' ostico per alcuni tipi di giocatori, dal punto di vista estetico non si può non esaltare il lavoro svolto dal team di sviluppo sul
piano artistico. LUNARK propone un futuro distopico originale ma in grado, al contempo, di richiamare tutti gli stilemi tipici dello sci-fi più tradizionale. Ecco quindi che vi sembrerà di saltare dalle strade di
Night City ad ambientazioni quasi contemporanee. Abbiamo apprezzato poi le tavolozze di intermezzo tra un livello e l'altro, sia sul piano artistico che tecnico.
Molto bene il comparto tecnico:
LUNARK gira perfettamente su Steam Deck e, anzi, il suo piccolo schermo riesce a valorizzare al meglio la produzione di
Canari Games e
WayForward. La pixel art, seppur molto dettagliata, non è assolutamente un problema per Steam Deck e non abbiamo riscontrato rallentamenti o altri problemi che potessero compromettere l'esperienza di gioco (al netto di qualche problema di input lag che si è presentato più volte nel corso delle nostre partite).
Molto bene anche il comparto audio del titolo che si adatta molto bene alle ambientazioni del gioco e al clima generale dell'avventura.