Due vite, un forte legame
Se c'è una cosa che il media videoludico ha rispetto a tanti altri metodi di comunicazione è senza ombra di dubbio la sua capacità di essere estremamente duttile e malleabile. Se infatti siamo circondati ogni giorno da produzioni molto simili tra loro che ricalcano i classici canoni degli action gdr piuttosto che degli FPS (giusto per citare i primi due inflazionati generi che ci saltano in mente), è altrettanto vero che ci sono sempre produzioni originali e interessanti in grado di destare il nostro interesse (e
Nanotale è, ad esempio, proprio uno di questi). Oggi parliamo di un titolo che ha toccato corde profonde del nostro animo, stiamo parlando di
Lost Words: Beyond the Page, titolo sviluppato dai ragazzi di
Sketchbook Games e pubblicato da
Modus Games. Se siete curiosi di conoscere la storia di Izzy e della sua famiglia seguiteci nella nostra
recensione di Lost Words: Beyond the Page per Nintendo Switch.
La trama di Lost Words: Beyond the Page
Lost Words: Beyond the Page racconta la storia di
Izzy ma non solo, racconta una storia d'amore, di affetto e di un legame stretto, forte che solo alcune persone hanno la fortuna di poter provare. Nel titolo sviluppato dai ragazzi di
Sketchbook Games vestiremo i panni di
Isabelle (la Izzy di cui accennavamo prima), una ragazzina dolce e delicata che si rifugia in un diario, un diario che diventa, col passare del tempo, un vero e proprio mondo parallelo.
E' proprio nel diario che prende vita e forma il mondo di
Estoria, un regno dove la nostra giovane fanciulla diventa la
Custode delle Lucciole, la protettrice di quei piccoli esseri che proteggono il villaggio da tempo immemore. E' su questo diario che Isabelle scrive e trasforma i suoi pensieri e sentimenti in veri e propri racconti, storie che si intrecciano con la vita reale.
Lost Words: Beyond the Page è un titolo fortemente incentrato sulla narrativa e sul racconto, la mano dietro la storia è infatti quella di
Rhianna Pratchett già nota per aver messo lo zampino sulla componente narrativa di
Mirror's Edge e
Tomb Raider.
Non vi racconteremo oltre sulla trama e sugli eventi che vedranno coinvolta Izzy e i suoi familiari o amici per evitarvi qualsiasi spoiler e rovinarvi quindi la fruizione del titolo. In compenso possiamo dirvi che
Lost Words: Beyond the Page è localizzato in italiano e che la traduzione è anche di buona qualità.
Il gameplay di Lost Words: Beyond the Page
È senza dubbio vero che
Lost Words: Beyond the Page è un titolo saldamente ancora alla sua narrazione, l'intreccio narrativo costruito da
Rhianna Pratchett disegna una storia "spaccata" (o forse meglio, condivisa) tra due mondi: quello reale e quello di Estoria, fantastico e creato dalla mente della giovane Isabelle. Il titolo di
Sketchbook Games non è però solo narrativa, è anche gameplay, e risulta anche estremamente piacevole da giocare. Le meccaniche di base sono quelle dei classici platform in due dimensioni, arricchite però da puzzle ambientali che rendono la progressione di gioco ragionata e non solo vincolata dall'ennesimo salto di precisione millimetrica che molti platform ci chiedono di eseguire.
La componente narrativa influenza pesantemente anche il gameplay, ed è così che in Lost Words: Beyond the Page narrazione e giocabilità si fondono perfettamente
La nostra giovane protagonista si trova quindi in un mondo magico dove le parole assumono un ruolo fondamentale, un po' perchè permettono alla piccola Izzy di proseguire nell'avventura diventando delle vere e proprie piattaforme e un po' perchè sono proprio queste stesse parole che mutano il mondo di gioco e raccontano la storia stessa del titolo. Ed è qui, nella composizione delle parole, che l'anima da puzzle game di Lost Words: Beyond the Page prende lo spazio che si merita: piccoli puzzle che permettono al giocatore di far girare le rotelline del suo cervello senza necessariamente sembrare un muro invalicabile per il proseguimento dell'avventura.
Pad alla mano
Lost Words: Beyond the Page si lascia giocare molto bene, i comandi (seppur con qualche piccola imprecisione) riescono ad offrire al giocatore gli strumenti necessari per avanzare nel gioco e quindi scoprire la storia di Isabelle, di sua nonna e del mondo di Estoria. È forse nel mondo di Estoria che Lost Words: Beyond the Page soffre di più, qui le meccaniche di gameplay diventano molto più legate a quelle da classico platform facendo perdere un po' del suo mordente al titolo. Abbiamo giocato a
Lost Words: Beyond the Page sia su Nintendo Switch che su XBOX One X e abbiamo trovato in entrambi casi i controlli ben bilanciati e abbastanza comodi.
L'arte e la tecnica di Lost Words: Beyond the Page
Molto buono anche il comparto artistico, in grado di supportare (e sopportare) la narrazione e le varie sfumature degli eventi a video. È proprio merito del comparto grafico e della capacità degli artisti di mettere "nero su bianco" le emozioni scaturite dalla penna di
Rhianna Pratchett. Ottime le scelte cromatiche così come il design di protagonisti e personaggi principali che riescono a rendere il mondo di Estoria, e quello reale, quasi tangibile. Seguire il racconto di Isabelle e di sua nonna è piacevole (e struggente) anche grazie alla direzione artistica (ed estetica) che è stata costruita per il titolo.
Poco da dire sul fronte meramente tecnico, come avrete ben capito il focus del titolo non è certo sulla forza bruta che il motore di gioco è in grado di trasmettere:
Lost Words: Beyond the Page utilizza il media videoludico come strumento, come mezzo per poter narrare una storia e non ha bisogno di milioni di poligoni mossi al secondo per riuscire nel suo intento. Ad ogni modo le performance ci hanno soddisfatto, sia su Nintendo Switch (dove il piccolo schermo dell'ibrida Nintendo tende a far risaltare ancora maggiormente i colori) che su XBOX One dove non abbiamo evidenziato alcun tipo di rallentamento o problema.
La colonna sonora infine confezione un comparto artistico piacevole ma che non stupisce eccessivamente. La soundtrack infatti si sposa bene con il mood del gioco senza restare impressa nel giocatore.