7.5

Recensione Lords of the Fallen per PC

Adyr torna a minacciare le terre di Mournstead, sarete pronti ad affrontarlo? Scopritelo nella recensione di Lords of the Fallen per PC

Anime, guerrieri e divinità

Oggi parliamo di un titolo che abbiamo a lungo atteso e, per di più, che fa parte di uno dei nostri generi preferiti: stiamo parlando di Lords of The Fallen, souls like sviluppato dai ragazzi di HEXWORKS e pubblicato da CI Games (che ci ha gentilmente offerto un codice per poter testare il gioco). Torniamo quindi a solcare le terre di Mournstead che abbiamo avuto modo di conoscere nel primo Lords of the Fallen (che uscì nel lontano 2010). Non pensate che il nuovo titolo sia un reboot, in linea temporale le avventure che andrete a vivere sono infatti successive a quelle vissute da Harkyn anche le ambientazioni risulteranno familiari a chi ha già avuto modo di giocare al primo titolo della saga. Non vogliamo però dilungarci oltre e vi invitiamo a mettervi a comodi e a seguerci nella recensione di Lords of the Fallen per PC (giocato su Steam Deck).
 

 

La trama di Lords of the Fallen

Prima di parlare della trama di Lords of the Fallen vogliamo fare due parole sulla storia dietro il titolo perchè l'ultima opera di HEXWORKS e CI Games ha subito diverse battute d'arresto, diversi cambi di tecnologia e altrettanti cambi di rotta durante il suo travagliato sviluppo e, solitamente, questi elementi difficilmente concorrono a produrre un titolo decente. Fortunatamente, possiamo dirlo subito, Lords of the Fallen è un gioco che sa divertire e dimostra molte frecce al suo arco anche se qualche difetto è presente ed è difficile "passargli sopra". In un momento in cui i souls like vivono un periodo particolarmente florido (come dimenticare l'eccellente Lies of P ad esempio) è importante riuscire a dividere le produzioni che meritano attenzione da quelle che ne meritano meno e Lords of the Fallen fa sicuramente parte della prima categoria.
 
Se vi aspettate una trama spiattellata, bella pronta per essere ascoltata o raccontata resterete delusi, Lords of the Fallen segue la via della narrazione emergente che a reso famosi i titoli di Hidetaka Miyazaki e compagni. Da questo punto di vista (ma non solo) Lords of the Fallen si avvicina tantissimo al primo Dark Souls e percorrendo le lande di Mournstead ve ne renderete conto in pochissimo tempo. L'avanzamento nel mondo di gioco è costellato da subquest che possono far emergere dettagli e storie del mondo che vi circonda come possono sfatare o distruggere le vostre certezze. Scoprirete ben presto che quello che si cela dietro a molti elementi del mondo di gioco è ben lungi dall'essere quel che è.
 
Come avrete ben capito non vogliamo svelarvi troppi dettagli sulla trama e vi riporteremo quindi solo l'incipit che vi porta nell'inospitale mondo di Mournstead. Il malvagio dio Adyr è stato cacciato, bandito da un eroe ormai più di mille anni orsono e il Regno di Axiom è riuscito a vivere un lungo periodo di pace ma qualcosa sta cambiando: strane creature sono apparse e hanno iniziato a seminare morte e distruzione per il regno. L'ordine die Crociati Oscuri, il cui compito è quello di debellare il male ad ogni costo, sta facendo il possibile per scongiurare il peggio ma sembra che la risurrezione di Adyr e il caso che scaturirà da questo evento sia sempre più vicino. È con questa premessa che il giocatore veste i panni di uno di questi crociati, Portatori della Lanterna, soldati in bilico tra la vita e la morte con l'unico obiettivo di difendere il regno ad ogni costo, anche quello di sottrarsi alle leggi di Orius, il Dio della Luce. Abbiamo un'ulteriore buona notizia da darvi prima di passare a parlare del gameplay del titolo: Lords of the Fallen è localizzato in italiano e la traduzione è anche di buona qualità.
 

 

Il gameplay di Lords of the Fallen

Poco abbiamo scritto che Lords of the Fallen si rifà molto al primo Dark Souls e, parlando di trama e narrazione, abbiamo affiancato i due titoli per le loro similitudini dal punto di vista narrativo ma il titolo di HEXWORKS ha altri elementi in comune con il capolavoro di FROM Software: il gameplay. Abbiamo più volte parlato di souls like su queste pagine e abbiamo spesso evidenziato come i vari titoli cercassero di prendere le distanze dai capolavori della software house giapponese, quasi a voler evitare un confronto diretto: ecco Lords of the Fallen cerca invece un faccia a faccia con Dark Souls e lo si nota fin dai primi minuti di gioco, fin dalla location dove inizierete l'avventura, fin dal feedback una volta preso in mano il pad.
  

Lords of the Fallen non fa nulla per nascondere le sue somiglianze con Dark Souls, partendo dalla narrazione fino al gameplay

 
Prima di parlarvi degli aspetti positivi del gameplay e di quelli che ci hanno convinto facciamo il punto su quello che non va in Lords of the Fallen perchè, purtroppo, non tutto è andato per il verso giusto. Iniziamo parlando della difficoltà: è la prima volta che ci capita, in un souls like di trovare più difficile l'avanzamento tra un boss e l'altro che lo scontro vero e proprio con l'enorme nemico di turno. Lords of the Fallen infatti presenta un bilanciamento abbastanza claudicante: i colpi inferti dagli avversari sono davvero pesanti ma, sopra tutto, ci è capitato svariate volte di morire a causa di nemici invisibili che sono sbucati dal nulla. È sicuramente vero che il nostro eroe ha una velocità di movimento decisamente superiore a quella, molto più rigida, a cui la serie di Dark Souls ci ha abituato ma è anche vero che ci sono momenti in cui evitare di essere colpiti è impossibile (almeno la prima volta che passerete esattamente da quei particolari luoghi). Questo modo di aumentare la difficoltà in modo artificiale ci ha fatto storcere un po' il naso e ha fatto notevolmente salire l'asticella della frustrazione in svariate occasioni. 
 
Abbiamo invece molto apprezzato il combat system: il combattimento corpo a corpo in Lords of the Fallen è reso benissimo, imparare a schivare è fondamentale, anche più importante della classica "parata perfetta". La mobilità in combattimento è spesso la vera discriminante tra una morte rapida e una vera e propria carneficina. Abbiamo trovato molto più adatte le armi medie e leggere rispetto a quelle pesanti che tendono a lasciare il personaggio troppo scoperto. A proposito di personaggio: Lords of the Fallen vi permette di scegliere una classe all'inizio della partita e, da questo punto di vista, avete l'imbarazzo della scelta: si va dalle classi più versatili fino a quelle più specializzate. Buona l'idea di indicare subito al giocatore la "difficoltà" nell'utilizzo di una classe piuttosto che un'altra. Scelta la classe avrete modo di personalizzare il vostro alter ego con un editor sufficientemente completo.
 
La caratteristica più rappresentativa di Lords of the Fallen è data dall'utilizzo della Lanterna, lo strumento che consente al vostro crociato di entrare ed uscire dal regno di Umbral, una sorta di "Sottosopra" dove avrete modo di affrontare avversari diversi e, sopra tutto, di avere accesso a luoghi altrimenti inaccessibili. Ogni volta che morirete finirete inoltre nel regno di Umbral. Abbiamo apprezzato molto la scelta di creare un universo parallelo nel titolo e abbiamo trovato molto interessante anche la meccanica per cui, più tempo passate ad Umbral più gli avversari si faranno ostici. La Lanterna non vi consentirà solo di accedere a questo universo parallelo ma vi permetterà anche di indebolire gli avversari o renderli meno pericolosi togliendoli i poteri di Umbral.
 
Prima di passare a parlare della direzione artistica e della componente tecnica vogliamo fare due parole su salvataggi e level design. Come in ogni souls like anche in Lords of the Fallen la morte non è altro che un elemento cardine del gameplay e, anche in questo caso, la vostra partita non finirà con la vostra morte ma ogni volta che perirete verrete prima trasportati nel regno di Umbral e, solo successivamente, all'ultimo falò. Ai falò (qui rappresentati da delle statue) avrete modo di riposarvi (facendo rinascere tutti gli avversari, come di consueto ndr.) oppure di aumentare di livello. Un'ultima nota la dobbiamo fare riguardo al level design: se avevate apprezzato le interconnessioni del primo Dark Souls resterete piacevolmente colpiti dal lavoro svolto da HEXWORKS perchè noterete molto presto la circolarità del mondo di gioco e come molte aree sono interconnesse tra loro.
 

 

L'arte e la tecnica di Lords of the Fallen

Parlare della direzione artistica di Lords of the Fallen non è facile, non è facile perchè trovare un titolo dark fantasy che sappia dimostrarsi realmente originale ai giorni nostri non è cosa da poco. Eppure i ragazzi di HEXWORKS sono riusciti nell'intento d presentare un mondo di gioco davvero evocativo, ricco di riferimenti ad altri mondi e ad altri giochi ma, al contempo, dotato di un suo fascino unico. Molto del merito è dato dalle ambientazioni che esplorerete, certo girovagando per le terre di Mournstead vi sembrerà di notare somiglianze con altri mondi ma le atmosfere e i vari ambienti vi lasceranno spesso a bocca aperta. 
 
Anche dal punto di vista tecnico siamo rimasti colpiti dal lavoro svolto da HEXWORKS. Abbiamo giocato a Lords of the Fallen su Steam Deck e, pur avendo dovuto scarificare gran parte della qualità grafica, siamo rimasti stupefatti di come il titolo giri molto bene con un frame rate abbastanza solido. Tenendo le impostazioni a "Basso" abbiamo infatti mantenuto un framerate costantemente sopra i 50 FPS che, per un  titolo di questo tipo è decisamente importante. Certo, l'Unreal Engine 5 che muove Lords of the Fallen da il meglio di se su macchine decisamente più corazzate della piccola portatile di casa Valve ma veder girare il titolo sul piccolo schermo di Steam Deck è già un miracolo. Peccato per qualche bug di troppo qua e la ma siamo sicuri che una buona dose di patch e aggiornamenti possono risolvere i vari problemi. 
 
Molto bene il comparto audio, sia dal punto di vista della colonna sonora che da quello degli effetti speciali.
 
 
 

 

The Lords of the Fallen

Recensire e giudicare Lords of the Fallen non è stato facile: il titolo di HEXWORKS ha dei grossi (e ben visibili) pregi, un combat system sfaccettato e profondo, delle ambientazioni evocative e una narrazione avvincente e misteriosa ma, dall'altra parte ha anche degli evidenti difetti. Alcuni tratti sono decisamente frustranti e il livello di difficoltà non è sempre ben calibrato ma, tutto sommato, riteniamo che Lords of the Fallen sia il classico titolo a cui dare una possibilità: il lavoro svolto dagli sviluppatori trasuda passione da ogni poro ed ora spetta proprio a loro effettuare quelle rifiniture che vanno fatte per elevare Lords of the Fallen un gradino sopra la concorrenza.

7.5

Trama 8.00

Gameplay 7.50

Arte e tecnica 8.00

Pro:

grande atmosfera

combat system profondo

narrazione criptica ma al contempo epica

Contro:

bilanciamento da rivedere

qualche bug di troppo

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Pubblicato un nuovo video di gameplay per Lords of the Fallen

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