Si riparte da Haven Springs
Oggi parliamo dell'ultima incarnazione di un brand a cui siamo particolarmente affezionati: stiamo parlando di
Life is Strange. È proprio il primo capitolo della serie che portò alla ribalta lo studio francese, Life is Strange riuscì a ricevere una calorosissima accoglienza di pubblico e critica sia per gli argomenti trattati che per il gameplay del titolo in se. Oltre a mostrare una trama molto interessante, personaggi carismatici e una soundtrack superlativa il titolo offriva un approccio ad episodi che lasciava il giocatore con la suspense al termine di ogni capitolo. Di acqua ne è passata sotto i ponti e dopo uno spin off (
Life is Strage: Before the Storm) e un seguito diretto (
Life is Strange 2) ci troviamo a fare i conti con
Life is Strange: True Colors, il nuovo seguito ufficiale della serie. Se siete curiosi di sapere quale storia ci attende questa volta non dovete far altro che seguirci nella nostra
recensione di Life is Strange: True Colors per XBOX One.
La trama di Life Is Strange: True Colors
Quando si parla di Life is Strange, si parla di trama, di narrazione e di racconto. I capitoli precedenti (con alti e bassi sia chiaro) hanno dimostrato a più riprese che il focus della produzione non era certamente il suo gameplay, quanto la capacità di far calare il giocatore nei panni del protagonista. Detto questo va anche precisato (soprattutto per chi non ha mai giocato un titolo della serie) che
Life is Strange: True Colors è una sorta di
videogioco narrativo, un titolo a metà strada tra un walking simulator e un'avventura grafica. Proprio in virtù del fatto che Life is Strange: True Colors basa la sua essenza sulla trama non vi sveleremo nulla di più del necessario lasciando ad ognuno di voi il piacere della scoperta.
In Life is Strange: True Colors vi troverete a dover compiere decine di scelte che vi porteranno a riflettere sui molti lati dell'animo umano
Protagonista di questa nuova avventura è la giovane
Alex Chen, una ragazza con un passato non felice, un'infanzia passata a cambiare spesso casa passando da una famiglia affidataria all'altra. La persona più importante della sua vita, suo fratello, vive a
Haven Springs, la piccola, classica cittadina americana, qualcosa che può ricordare molto da vicino (ai più grandicelli tra voi) la
Stars Hollow di
Una Mamma per Amica o la
Bright Falls di
Alan Wake (di cui sta arrivando, per altro, la versione rimasterizzata). La nostra giovane protagonista riesce quindi a tornare a Haven Springs e a ritrovare suo fratello ma quando tutto sembra andare per il meglio quest'ultimo le viene portato via da un destino decisamente avverso.
Questo è solo l'incipit della trama e non vi abbiamo ancora parlato di un elemento fondamentale: il potere di
Alex. Alex (come i protagonisti dei precedenti capitoli) non è una persona "
normale", la ragazza ha infatti un potere: quello di poter percepire le emozioni di chi gli si para davanti, una sorta di empatia all'ennesima potenza. Un potere molto grande che non comporta solo grandi responsabilità ma che presta il fianco ad una sofferenza di fondo notevole. Conoscere gli stati d'animo delle persone, fare propri i problemi degli amici e delle persone vicine e non è infatti un fardello con cui la giovane Alex dovrà fare i conti a più riprese durante l'avventura.
Non andremo oltre a parlare della
storia di Life is Strange: True Colors e vi invitiamo, se siete dei giocatori a cui piace emozionarsi mentre giocano, a provare il titolo e a buttarvi ad Haven Springs in compagnia di Alex e dei vari comprimari che popolano la cittadina statunitense. Infine vi ricordiamo che Life is Strange: True Colors è localizzato in italiano e che quindi non farete fatica a comprendere ogni singolo passaggio (elemento fondamentale per godersi appieno questa avventura).
Il gameplay di Life Is Strange: True Colors
Life is Strange: True Colors cerca di prendere il meglio dei capitoli precedenti e di riportarlo a se e, dobbiamo dire, che l'obiettivo è stato decisamente raggiunto. La meccanica di gameplay ricalca quanto già visto e vi mette nei panni di Alex Chen il cui obiettivo principale è quello di fare luce sull'incidente che ha causato la morte dell'amato fratello
Gabe. Nel titolo vi potete muovere per la cittadina di Haven Springs interagendo con persone ed oggetti e sfruttando il vostro potere speciale (la capacità di leggere e sentire le emozioni delle persone) per poterle aiutare o, comunque, modificare il flusso degli eventi.
Durante l'esplorazione della cittadina vi imbatterete in diversi personaggi, alcuni piacevoli altri meno i quali vi daranno delle piccole missioni da compiere come trovare oggetti, parlare con altre persone e via d questo passo. Tutto questo vi aiuterà a comporre e comprendere meglio la storia di
Haven Springs e dei suoi abitanti. Per risolvere le varie quest (se così possiamo chiamarle) sarete chiamati spesso a risolvere dei piccoli puzzle o dei minigiochi, esattamente come in un'avventura grafica dovrete spesso far girare le rotelline del vostro cervello per arrivare alla soluzione (anche se dobbiamo dire di non esserci mai trovati davanti ad enigmi impossibili da risolvere).
Fondamentalmente, in Life is Strange: True Colors non vi viene chiesto di essere veloci con il pad ma di prendere decisioni, decisioni che influenzeranno la vostra vita.
Giocando i cinque capitoli che compongono la trama principale vi troverete a dover compiere una serie importante di scelte, alcune meno influenti e altre molto di più. La meccanica che permette ad Alex di comprendere le emozioni altrui regala al giocatore un ventaglio di possibilità notevoli: conoscere la natura del male che affligge la persona che ti sta di fronte ti permette di poterla aiutare o di devastarla e la scelta del giocatore porterà conseguenze importanti non solo nel gioco ma anche nella propria vita. Giocando a Life is Strange: True Colors abbiamo provato le stesse emozioni del primo Life is Strange, dove le scelte di Max avevano pesato più sul nostro io interiore che sul gioco vero e proprio.
L'arte e la tecnica di Life Is Strange: True Colors
Abbiamo adorato la direzione artistica intrapresa dai ragazzi di
Deck Nine Games, gli sviluppatori sono riusciti a rimanere fedeli allo stile della serie riuscendo a disegnare una cittadina, i suoi abitanti e la stessa Alex in maniera magistrale. Le scelte cromatiche, lo stile della produzione e in generale il look 'n feel della produzione ci ha letteralmente rapiti.
Inutile negarlo,
sotto il profilo tecnico Life is Strange: True Colors fa un importante passo in avanti e porta l'estetica della produzione a livelli decisamente elevati rispetto alle passate produzioni. Peccato per qualche problemi e rallentamento di troppo, durante le nostre prove su
XBOX One X infatti abbiamo riscontrato qualche problemino di troppo anche se, Life is Strange: True Colors è decisamente bello da vedere e da vivere e questo ha sovrastato i problemi riscontrati.
Ci sarebbe molto da dire sulla colonna sonora di Life is Strange: True Colors ma ci limiteremo a dire che gli sviluppatori hanno dimostrato di avere una sensibilità notevole per il comparto musicale. La soundtrack del titolo potrebbe diventare tranquillamente la vostra musica di sottofondo per i pomeriggi in ufficio e la varietà della stessa ci ha lasciato piacevolmente colpiti.