Suonagliele!
Quando parliamo di picchiaduro le prime parole che ci passano per la testa sono ”combo”, “mossa speciale”, “super” e “haduken” (probabilmente), in effetti associamo sempre il termine a un concetto di contatto fisico. Oggi siamo qui per parlare di
Lethal League un titolo che si discosta completamente dai canoni classici degli scontri diretti per presentare un gameplay innovativo e originale.
Te le suonooooooo!
Facciamo un piccolo passo indietro,
Lethal League non è certo una novità per chi segue il mondo videoludico, il
Team Reptilem piccolo studio indipendente creatore del gioco, ha infatti rilasciato la prima versione di
Lethal League nel lontano 2014. E allora perché siamo qui oggi a parlare di un titolo uscito tre anni fa? Beh perché ora è disponibile anche per
XBOX One e
Playstation 4 e oggi parliamo proprio della versione
XBOX One del gioco.
Lethal League propone al giocatore una visione originale e decisamente fuori dagli schemi per un picchiaduro, qui non ci si tira mazzate, non dovete imparare combo ne sparare special a nastro una via l’altra, qui non ci si scontra a suon di superpoteri (come nel recente
Injustice 2 di cui potete leggere qui
la nostra recensione), in
Lethal League si abbattono gli avversari a pallonate. Si avete letto bene, per mettere fuori uso il nostro avversario dobbiamo colpirlo con una palla (un po’ come si faceva alle elementari all’intervallo, presente?).
Daje con la palla, daje!
Spiegare le meccaniche di gioco (e i tatticismi) presenti in
Lethal League è più complesso che provarli con mano, in buona sostanza in ogni incontro selezioniamo un personaggio e ci scontriamo contro uno o più giocatori. Il primo scaraventa la palla contro l’avversario, a questo punto sta nella bravura del giocatore colpire la palla e respingerla (magari utilizzando una particolare inclinazione) per fare in modo di cogliere l’avversario impreparato e andare così a segno.
Ad ogni rimbalzo la palla aumenta di velocità così come il moltiplicatore di punti, rendendo al contempo le cose più difficili ma anche più interessanti.
Sfruttare i rimbalzi della palla sulle pareti e la velocità che quest’ultima raggiunge ad ogni respinta è fondamentale per cogliere l’avversario di sorpresa e metterlo al tappeto.
Ogni personaggio, oltre ad una propria arma che utilizza per lanciare la palla, ha a disposizione una mossa speciale che si ricarica ad ogni rimbalzo e difesa. Questa supermossa è praticamente imparabile e porta, nel 99% dei casi a segno un punto sicuro.
Il roster di combattenti presenti non è enorme ma consente comunque al giocatore di scegliere il proprio combattente preferito, il problema non è tanto la scelta del proprio alter ego, quanto che quest’ultima influenzerà davvero poco il gameplay visto che le differenze tra i vari personaggi sono minime (oltre la super) e soprattutto estetiche.
I contenuti offerti da
Lethal League non sono però all’altezza del suo raffinato e profondo gameplay, il titolo del
Team Reptile infatti non presenta molte modalità di gioco oltre agli scontri diretti e alle partite multiplayer e, se da una parte è vero che il titolo è pensato soprattutto per la sua modalità competitiva, è altrettanto vero che a distanza di tre anni dal primo rilascio era lecito aspettarsi dei contenuti aggiuntivi.
Colori, colori e colori
La struttura grafica e tecnica proposta da
Lethal League è colorata e scanzonata. I personaggi sono sufficientemente carismatici e per certi versi originali e siamo sicuri che non sarà difficile affezionarsi ad alcuni di loro senza grossi problemi.
Le animazioni sono sempre molto fluide e il gioco gira senza problemi o lag di sorta (che in un titolo con un gameplay come questo è a dir poco essenziale).
Le musiche che fanno da sfondo ai vari match si adattano all’ambiente e al tipo di gameplay risultando estremamente adatte al contesto.