I Want It All
I
Queen, una della rock band più amate della storia, uno dei successi discografici più incredibili di tutti i tempi: insomma per alcuni un vero e proprio punto di riferimento. Dopo l'incredibile successo del film
Bohemian Rhapsody del 2018 che ha raccontato la storia di
Freddy Mercury,
Brian May,
John Deacon,
Roger Taylor e tutti gli altri personaggi "di supporto" (non ce ne voglia nessuno) siamo qui a parlarvi oggi di un titolo completamente dedicato a loro: stiamo parlando di
Let's Sing: Queen. Siete pronti a impugnare il microfono e a trasformare il vostro salotto nello stadio di Rio de Janeiro? Se la risposta è si seguiteci nella nostra
recensione di Let's Sing: Queen per XBOX One.
La trama di Let's Sing: Queen
Parlare di trama e storia in un rhythm game (tra l'altro dedicato esclusivamente al canto) è particolarmente difficile, così a memoria, l'unico rhythm game che avesse una sorta di trama vera e propria potrebbe essere
The Beatles Rock Band. Ad ogni modo no,
Let's Sing: Queen non ha una trama, non c'è alcuna modalità che ci fa ripercorrere la vita della band. Possiamo, ovviamente, cantare i vari successi dei Queen nell'ordine che vogliamo semplicemente scegliendo dalla lista di 30 canzoni che il titolo mette a disposizione del giocatore.
Dobbiamo dire che una sorta di modalità storia, che magari ripercorresse i vari momenti cruciali della band sarebbe stata sicuramente molto gradita. Oltre al fatto che una modalità simile avrebbe permesso a chi non conosce la rock band nata negli anni 70 di capire meglio il contesto e il perchè dietro alcune canzoni, avrebbe reso il pacchetto sicuramente più interessante. L'esperimento effettuato dai ragazzi di
Harmonix con
The Beatles Rock Band in effetti è, secondo noi, completamente riuscito portando anche a chi non avesse mai sentito parlare del quartetto di Liverpool un po' del background e della storia della band stessa.
Resta poco da aggiungere su questo argomento e non ci rimane che ricordarvi che
Let's Sing: Queen è tradotto in italiano e che quindi non avrete problemi a districarvi tra i menu del gioco anche se non conoscete l'inglese.
Il gameplay di Let's Sing Queen
Punto focale di ogni rhythm game è il gameplay, solitamente il genere si presta molto bene ad essere giocato con gli amici e
Let's Sing: Queen non fa eccezione, anzi possiamo dire senza timore di essere smentiti che
Let's Sing: Queen deve essere giocato in compagnia per risultare davvero divertente. Nulla vi vieta di impugnare il vostro microfono (o il vostro smartphone) e di mettervi a cantare a squarciagola i successi più famosi della nota band britannica ma, vi assicuriamo, con gli amici è tutta un'altra storia.
Abbiamo scritto "impugnare il vostro smartphone" non a caso e no, non è un errore di battitura,
Let's Sing: Queen vi permette, così come i predecessori, di utilizzare il vostro
iPhone o
smartphone Android come fosse un vero e proprio microfono sfruttando l'app
Let's Sing Mic. Grazie a questa piccola applicazione potrete infatti usare il microfono del vostro cellulare come fosse un microfono da collegare alla console (o al PC). L'app è compatibile con tutte le versioni di
Let's Sing: Queen e in effetti diventa di grande aiuto quando volete cantare con qualcuno senza dover acquistare dei microfoni. Purtroppo abbiamo trovato l'app non proprio intuitiva, o meglio, l'app è anche semplice ma non funziona sempre bene il sistema di matching tra
XBOX One (abbiamo giocato a
Let's Sing: Queen su XBOX One X) e l'app che presentava dei codici di accoppiamento che non funzionavano. Tentativi andati male a parte una volta collegata al gioco il tutto funziona decisamente bene.
Il gameplay non si discosta di una virgola dai titoli precedenti, vi troverete quindi a dover cantare la canzone scelta cercando di "steccare" il meno possibile controllando la vostra voce per fare in modo di tenere il ritmo e restare "in linea" con le note presenti a video.
Let's Sing: Queen infatti non vi presenta solo i testi come farebbe una qualsiasi applicazione di karaoke ma è anche in grado di capire se state stonando e di segnalarlo in real time (soprattutto con un punteggio basso a fine partita :D ). La routine di riconoscimento della tonalità della voce non è perfetta ma, a nostro parere, riesce ad essere sufficiente per garantire il divertimento del giocatore (d'altra parte siamo di fronte ad un gioco, non ad un insegnante di canto digitale).
Oltre alla modalità in single player (che rischia di venire a noi molto presto), avrete modo di cimentarvi nella modalità
Feat dove dovrete, con un amico, cercare di essere più sincronizzati possibile (sia dal punto di vista ritmico che canoro), non poteva ovviamente mancare la modalità
Let's Party che vi permette di dividervi in squadre e cercare di portare a casa la partita aggiudicandovi quattro turni.
Let's Sing: Queen non è però solo canto, ogni volta che concluderete un bravo avrete modo di vederlo aggiunto al Jukebox dove potrete ascoltare il brano senza necessariamente giocare. La modalità
World Contest è invece il cuore pulsante del multiplayer online del titolo: qui potete sfidare un giocatore online per scalare la classifica mondiale. Non avrete modo di sentire la voce del vostro avversario ma potrete vedere solo il suo punteggio. Infine la modalità Mixtape 2.0 vi permetterà di cimentarvi in delle sorte di medley virtuali con il grosso difetto di vedersi (o sentirsi) staccati i vari pezzi da una piccola pausa tra uno e l'altro.
L'arte e la tecnica di Let's Sing Queen
Anche sotto il profilo artistico e tecnico non c'è molto da dire:
Let's Sing: Queen è molto simile ai suoi predecessori come struttura. Il fatto di vedere i videoclip originali che fanno da sfondo alla canzone che state cantando è sicuramente un plus interessante (anche se la qualità di questi ultimi ci è sembrata un po' altalenante). Per il resto l'operazione
Let's Sing: Queen ci è sembrata abbastanza in linea con il mood della famoso rock band inglese.
Dobbiamo anche spezzare una lancia in favore della leggibilità dei testi a video, eccellente e vero punto focale del gameplay: il fatto di non aver mai provato affaticamento mente cantavamo è decisamente un plus del titolo. Niente da segnalare sotto il profilo tecnico, le incertezze utilizzando l'app di cui abbiamo parlato poco sopra rischiano, in effetti, di far perdere un po' la pazienza ma è anche vero che grazie all'app potete giocare con gli amici senza dover necessariamente acquistare dei veri e propri microfoni.
Nulla da dire sotto il profilo audio del titolo, le trenta canzoni proposte sono effettivamente le più significative (e più famose) per rappresentare i
Queen. Inutile dire che ogni appassionato della rock band britannica sentirà un vero e proprio tuffo al cuore e si troverà in non poche difficoltà nello scegliere "cosa cantare prima".