Oro, oro, oroooooooo!!!
Oggi parliamo di
Leo's Fortune, un piccolo gioco prodotto da
1337 & Senri, due sviluppatori indipendenti che hanno unito le forze per dare alla luce la loro creatura.
Leo's Fortune è uscito praticamente per tutte le piattaforme presenti sul mercato, dai cellulari Android fino alle console dell'attuale generazione. Oggi analizziamo la versione per
XBOX One e cerchiamo di esporre pregi e difetti di questo platform indipendente.
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Il mio tessooooro
Leo's Fortune inizia con un incipit molto semplice: il nostro ricchissimo protagonista, un giorno, si reca nella sua caverna dove tiene un tesoro immenso (migliaia sono infatti le monete d'oro che Leo conserva gelosamente nella riserva personale) e scopre di essere stato derubato. Tutte le monete sono sparite senza lasciare traccia, o meglio una traccia c'è, sembra che le le stesse monete che compongono il tesoro siano state disseminate lungo la strada.
Leo, su tutte le furie, scrive una breve lettera all'adorata moglie avvisandola che sta andando alla ricerca del suo tesoro scomparso e di aspettarlo per cena.
Fino ad ora abbiamo parlato dell'oro di Leo e non del personaggio in se, forse è giunto il momento di parlare anche di lui, ecco
Leo è un tipo un po' strano (come tutta la sua famiglia del resto), è una palla di pelo (si avete letto bene!) verde acqua con due grandi occhi e un paio di baffi a manico da fare invidia a uomini degli anni 30.
Il nostro protagonista non può fare molto (non avendo ne braccia ne gambe), ma è in grado comunque di muoversi, saltare e planare e toccherà a noi sfruttare al meglio queste abilità per arrivare alla conclusione del titolo.
Salta, gonfia, plana e corri
Le meccaniche alla base di
Leo's Fortune sono quelle dei classici platform con in aggiunta una gestione della fisica moderna e raffinata.
Nel gioco dobbiamo infatti guidare il nostro eroe lungo dei livelli abbastanza lineari utilizzando la fisica e le capacità di Leo per superare gli ostacoli che ci si parano davanti. Le capacità di Leo, come detto poco sopra, non sono molte, Leo può infatti correre, saltare e planare, non può volare o sparare.
Il gioco fa un sapiente uso della fisica per proporre piccoli enigmi o puzzle ambientali che impediscono al giocatore di proseguire lungo il livello.
Leo's Fortune nasce su piattaforma mobile e viene poi portato su console, il porting ha reso migliori e più reattivi i controlli, utilizzare un pad rispetto a dei tasti virtuali a schermo è tutto un altro modo di giocare. Leo risponde con un ottima reattività ai nostri input e non abbiamo notato nessuna lag tra l'input del comando e la sua esecuzione.
Al termine di ogni livello il titolo valuterà la nostra prestazione assegnandoci un punteggio in base al tempo impiegato per completarlo, il numero di morti e le monete d'oro trovate. In alcuni livelli è anche presente una ruota dentata d'oro che ci garantisce punti extra se recuperata. E' sempre possibile rigiocare i vari livelli selezionandoli dalla mappa iniziale, organizzata per ambientazioni.
E' tutto oro quel che luccica
Dal punto di vista tecnico e artistico
Leo's Fortune espone forse la parte migliore di se. Il titolo, pur non dovendo mostrare un engine di gioco ciclopico vista la natura di platform 2D, mostra un ottimo motore grafico in grado di gestire senza problemi tutto quello che passa per lo schermo.
Durante tutto il nostro gameplay non abbiamo mai riscontrato problemi o rallentamenti di sorta e il gioco non ha mai avuto freeze ne problemi di alcun tipo. Anche le musiche che ci accompagnano durante il gameplay sono sempre adatte all'ambiente e all'atmosfera e non vengono facilmente a noia restando un ottimo sottofondo per le nostre partite.
Dal punto di vista artistico
Leo's Fortune presenta ambienti e personaggi ben congegnati e disegnati proponendo soggetti originali e estremamente caratteristici. La cura riposta in ogni dettaglio del gioco è quanto meno maniacale e lungo i livelli potremo scorgere piccoli chicche (come ossa di dinosauro) che arricchiscono il titolo.
Anche gli intermezzi tra un livello e l'altro sono realizzati benissimo, con uno stile "cinema anni 30" che rientra a pieno nella filosofia del titolo.