Eureka, ho esplorato!
Siete pronti ad andare alla ricerca di un tesoro, o meglio, di molti tesori? Bene, se la vostra voglia di esplorazione non è mai sazia siamo certi che il titolo di cui vi parleremo oggi saprà attrarre il vostro interesse. Stiamo parlando di
Labyrinth of Galleria: The Moon Society, ultima uscita dello studio
Nippon Ichi Software (sotto l'ala protettrice di
NIS) che concentra i propri punti chiave proprio sull'esplorazione e sul recupero di antichi manufatti. Ma andiamo con ordine perchè per affrontare un titolo che può tenervi impegnati una cinquantina d'ore servono calma e sangue freddo. Mettetevi comodi e seguiteci nella nostra
recensione di Labyrinth of Galleria: The Moon Society per Nintendo Switch.
La trama di Labyrinth of Galleria: The Moon Society
Labyrinth of Galleria: The Moon Society è un dungeon crawler di stampo nipponico che porta con se un comparto narrativo molto orientale che sa però essere apprezzato anche da giocatori he solitamente non seguono il assiduamente quel mercato. La trama del titolo è più che altro un pretesto per mettere la nostra eroina (
Eureka) sul campo e per farle esplorare letteralmente un'infinità di labirintici dungeon. Ad ogni modo conviene ricordare subito che
Labyrinth of Galleria: The Moon Society non è localizzato in italiano e che, pertanto, dovrete accontentarvi della lingua inglese.
In Labyrinth of Galleria: The Moon Society impersoniamo Eureka, una ragazzina all'apparenza come tante altre (oddio, magari non proprio) che ha come compagno un demone rinchiuso in una lanterna (
ecco, cosa c'è di normale in questo... ndr). Ad ogni modo la nostra giovane ragazza è in cerca di un posto di lavoro alla famosa
Galleria Manor, una enorme magione di proprietà di
Madame Marta, una potente strega. La nostra giovane protagonista farà da assistente alla strega e seguirà quello che, ai giorni nostri, potremo definire un "corso" per preparare incantesimi, sedute spiritiche e tante altre attività da strega.
Prima di mettere piede nel mastodontico sistema di labirinti che fanno da fondamenta alla maestosa villa passerà un po' di tempo visto che
Labyrinth of Galleria: The Moon Society si prende tutto il tempo necessario per farci conoscere (e apprezzare) il mondo di gioco, i suoi personaggi e la sua lore. Il titolo di
Nippon Ichi Software se la prende con tutta la tranquillità del caso e quindi, se siete ansiosi di menar le mani conviene che mettiate in conto di dover passare qualche tempo per apprendere la lore che sta dietro al titolo. Non vi preoccupate però perchè arriverete ad esplorare i labirinti e avrete modo di approfondire la conoscenza di Eureka e non solo.
Il gameplay di Labyrinth of Galleria: The Moon Society
Labyrinth of Galleria: The Moon Society si presenta come un
dungeon crawler con visuale in prima persona (un po' alla
Legend of Grimrock per intenderci) e il nostro scopo è quello di esplorare questi labirinti, fare piazza pulita dei mostri che li abitano e recuperare quanti più tesori possibile. Come avrete visto dall'immagine di apertura però la piccola Eureka ha tutto fuorchè le fattezze da combattente da strada ed infatti non sarà lei direttamente ad affrontare i vari avversari ma delle marionette dai poteri magici. È proprio sull'utilizzo di queste marionette (e sulla loro crescita) che si basa la principale meccanica di gameplay del titolo.
Labyrinth of Galleria: The Moon Society ha saputo rapirci nelle fasi esplorative e di combattimento
Proviamo a spiegare in modo semplice come funziona un combattimento in Labyrinth of Galleria: The Moon Society: ogni volta che ingaggia un nemico la nostra protagonista ha la possibilità di schierare sul campo dei
pupazzi animati di magia che combattono per lei. Ogni volta che creerete una nuova bambola è come se creaste un personaggio di un gioco di ruolo: potete decidere la classe, i propri parametri e via di questo passo. Ovviamente all'inizio non avrete modo di creare combattenti particolarmente potenti ma, progredendo nell'avventura le cose di fanno decisamente più interessanti.
Non sarà ovviamente sufficiente creare i vari personaggi che combatteranno per voi, dovrete anche posizionarli sul campo di battaglia in modo che possano essere il più efficaci possibile. Se decidete di creare un mago ad esempio e lo mettete in prima linea difficilmente resisterà per molto tempo, così come un guerriero nelle retrovie avrebbe ben poco senso. Il sistema di progressione di Labyrinth of Galleria: The Moon Society è ben bilanciato e vi permette di potenziare i vostri pupazzi man a mano che avanzerete nell'avventura ed esplorerete i vari labirinti (o parti di essi). Non manca ovviamente un sistema di abilità speciali che vi consente di personalizzare e potenziare ulteriormente i vari pupazzi.
L'arte e la tecnica di Labyrinth of Galleria: The Moon Society
C'è poco da dire sulla
direzione artistica di Labyrinth of Galleria: The Moon Society, il titolo di
Nippon Ichi Software è particolarmente curato sotto questo aspetto, sia quando si tratta di avere a che fare con scene da visual novel (sopratutto nella prima parte del titolo) che quando ci troviamo ad esplorare i labirinti sotto la
Galleria Manor. Lo stile spiccatamente anime del titolo è piacevole e la cura nei dettagli è decisamente elevata.
Abbiamo giocato a
Labyrinth of Galleria: The Moon Society su Nintendo Switch e durante le nostre partite non abbiamo riscontrato particolari problemi. Il piccolo schermo di Switch riesce anzi a dare ancora maggior risalto alle atmosfere proposte dal titolo. Certo, se giocato su uno schermo più grande il titolo perde un po' di dettaglio e alcuni elementi risultano sgranati ma giocato in portabilità è davvero molto piacevole.
Bene anche la colonna sonora che non brilla certo come punto focale della produzione ma che fa il suo sporco lavoro dall'inizio dell'avventura fino ai titoli di coda.