Guerra di frontiera
I ragazzi di
Ironhide Game Studio portano su
Nintendo Switch uno dei loro titoli più interessanti:
Kingdom Rush Frontiers. Il popolare tower defense (che ha piazzato un numero spropositato di copie su
iOS e
Android) si affaccia sull'ibrida di casa Nintendo. Se siete pronti a lanciarvi alla difesa del regno seguiteci nella nostra
recensione di Kingdom Rush Frontiers per Nintendo Switch.
La trama di Kingdom Rush Frontiers
Partiamo, come di consueto, a parlare della
componente narrativa che fa da sfondo alle nostre battaglie in Kingdom Rush Frontiers. Anche se solitamente il genere dei
tower defense non si presta moltissimo a fare da teatro a storie particolarmente epiche, i ragazzi di
Ironhide Game Studio ci hanno messo del loro per cercare di creare un sottile filo rosso che unisca i vari livelli presenti nel titolo.
Partiamo col dire che non ci sono differenze di alcun tipo (per quanto concerne la componente narrativa) tra le versioni
Android e
iOS e questa nuova release per
Nintendo Switch. Kingdom Rush Frontiers inizia esattamente da dove ci aveva lasciato il precedente capitolo col
mago oscuro Vez'nan sconfitto e con il regno messo in salvo per un soffio. Quando tutto sembra andare per il verso giusto però un nuovo male si impossessa del mantello dello stregone e fugge nelle lande selvagge del sud-est del regno. Il nuovo malvagio con cui abbiamo a che fare stavolta, dal tenebroso nome di
Lord Malagar, è pronto ad invader nuovamente il regno e spetterà a noi (nelle vesti di un valoroso generale) difendere i confini e sconfiggere una volta per tutte l'arcinemico.
Prima di gettarci nella mischia, in ogni livello,
Kingdom Rush Frontiers ci presenta l'avanzamento della trama attraverso una serie di tavole in stile fumetto che raccontano al giocatore cosa sta succedendo nel mondo di gioco e cosa siamo chiamati ad affrontare alla battaglia successiva. Le ambientazioni (e gli avversari) con cui abbiamo a che fare sono molto varie e anche la storia che fa da sfondo, pur con tutta la sua semplicità, rende l'avanzamento nel gioco decisamente piacevole.
Il gameplay di Kingdom Rush Frontiers
Prima di buttarci a capofitto a parlare del
gameplay di Kingdom Rush Frontiers dobbiamo fare una breve, ma importantissima, premessa:
Kingdom Rush Frontiers per Nintendo Switch non ha alcun tipo di in-app purchase. Quello degli in-app purchase era, dal nostro punto di vista, il problema più grosso del titolo rilasciato su dispositivi mobili che, pur venisse offerto a pagamento offriva degli in-app purchase per poter sbloccare tutti gli eroi presenti. Fortunatamente questa "caratteristica" è stata rimossa dalla versione Switch che invece offre ai giocatori tutti i contenuti senza dover spendere ulteriori soldi (oltre l'ovvio acquisto del titolo). Ci teniamo a precisare che, per dare un corretto bilanciamento al titolo, gli eroi non saranno comunque tutti disponibili da subito ma si sbloccheranno con l'avanzare dell'avventura.
Ma passiamo al gameplay vero e proprio:
Kingdom Rush Frontiers offre un sistema tower defense molto classico ma non per questo poco profondo, la caratteristica principale della creatura di
Ironhide Game Studio risiede nella sua capacità di essere semplice e, al contempo, tattico. Il mondo di gioco è diviso in vari livelli (che si sbloccheranno via via che si prosegue nell'avventura), in ognuno di questi livelli il nostro compito è quello di difendere delle roccaforti del regno dagli assalti dei nostri avversari. A cadenza più o meno regolare infatti arriveranno delle orde (più o meno numerose) di avversari che, proseguendo su un percorso preimpostato, cercheranno di sfondare le nostre difese e conquistare la base.
Per fare in modo che i tentativi di attacco non vadano a buon fine abbiamo a disposizione, principalmente, tre armi a nostra disposizione: le
strutture belliche, gli
incantesimi e l'
Eroe. Partiamo dal primo elemento: le strutture belliche, in determinati punti della mappa abbiamo la possibilità di erigere alcuni tipi di struttura che vanno da costruzioni in grado di fermare l'avanzata degli avversari (utilizzando soldati) fino a veri e proprie torri con cannoni per danneggiare pesantemente le truppe nemiche. Inutile dire che
ogni struttura ha i suoi pro e i suoi contro e che spetterà a noi mettere in pista la giusta strategia per bloccare l'avanzata degli avversari, ah le strutture possono anche essere potenziate sul campo. La seconda freccia al nostro arco sono gli
incantesimi che permettono (a seconda del tipo) di danneggiare il nemico o evocare truppe
in qualsiasi punto della mappa. Dulcis in fundo
possiamo evocare un eroe (e comandarlo direttamente) in un punto preciso della mappa e portarlo la dove c'è più bisogno del suo aiuto. L'eroe, selezionabile tra una rosa di personaggi decisamente varia, è una carta importantissima in grado di cambiare le sorti di uno scontro.
Eroi, incantesimi e strutture difensive possono poi essere potenziate tra un livello e l'altro, spendendo i danari guadagnati durante le varie missioni, anche in questo caso questo sistema permette di plasmare ulteriormente il titolo in base al nostro stile di gioco. Infine vi ricordiamo che, purtroppo,
Kingdom Rush Frontiers per Nintendo Switch non è localizzato in italiano.
L'arte e la tecnica di Kingdom Rush Frontiers
Inutile negarlo:
siamo letteralmente innamorati dal design e dalla direzione artistica di Kingdom Rush Frontiers, certo anche dei precedenti capitoli della serie ma con Frontiers i designer di
Ironhide Game Studio hanno saputo dare il meglio di se. I livelli risultano sempre molto colorati e, seppur minuti, gli sprite sono dettagliati e bellissimi da vedere, oltre che animati divinamente. Vedere tutti questi "esserini" darsi battaglia sul campo è qualcosa di spettacolare. Ottimo lavoro svolto anche per gli eroi: ottimamente caratterizzati, con tratti unici e ben distinguibili tra loro.
Sotto il profilo tecnico non c'è molto da dire,
Nintendo Switch ha retto perfettamente anche nelle situazioni più concitate e il motore di gioco si è sempre comportato perfettamente senza mostrare il fianco a rallentamenti o problemi di alcuna natura. Infine anche il comparto audio si è rivelato all'altezza della produzione e ben si sposa con il mood generale del titolo.
Abbiamo giocato il titolo sempre in modalità handled e, l'unica nota negativa che abbiamo evidenziato riguarda i controlli touch. Il titolo offre questo sistema di controllo ma l'abbiamo trovato mal ottimizzato: ci siamo trovati più volte a dover utilizzare i comandi del joypad perchè più comodi rispetto a quelli touch (che è una situazione un po' strana non trovate?).