Grazie Square Enix e grazie Disney .
Kingdom Hearts III, finalmente, a distanza di dodici anni dal secondo capitolo canonico della serie (nel mentre sono usciti dei titoli che raccontano parti di storia differenti o parallele) arriva sugli scaffali di tutto il mondo e, lo diciamo subito, ci ha lasciato davvero di stucco. Scrivere la recensione dell'ultima fatica di
Square Enix è stato tutto fuorchè facile, stiamo infatti parlando di un titolo che ha una storia lunghissima alle spalle e che dobbiamo recensire da due punti di vista diversi: per chi si avvicina alla serie per la prima volta e per chi lo attende come chiusura di un ciclo narrativo iniziato oltre sedici anni fa anni fa. Andiamo con ordine e vediamo insieme cosa rende questo capitolo di
Kingdom Hearts III così speciale, seguiteci nella nostra recensione!
La trama di Kingdom Hearts III
Iniziamo con la parte più difficile della nostra
recensione di Kingdom Hearts III: la trama. Perchè diciamo che la parte più complessa del titolo
Square Enix è quella legata alla narrativa? Il motivo è molto semplice
Kingdom Hearts III ha una trama molto complessa che si divincola in anni e anni di titoli (spin off e titoli che aprono nuovi rami narrativi) e riassumerla in poche righe è praticamente impossibile.
Se siete appassionati della serie e seguite le avventure di
Sora,
Paperino e
Pippo sin dal primo capitolo potete capire perfettamente quello che abbiamo scritto. Se invece vi avvicinate al titolo per la prima volta non temete: i ragazzi di
Square Enix hanno pensato anche a voi, in
Kingdom Hearts III è infatti presente una sezione che riassume (tramite un video sottotitolato in italiano) tutto quello che è successo dal primo
Kingdom Hearts fino ai giorni nostri. Per chi invece cercasse di documentarsi da solo deve prestare attenzione perchè l'uscita dei vari titoli della serie non corrisponde all'avanzamento effettivo delle varie linee narrative quindi se volete giocare i vecchi titoli in ordine cronologico (dal punto di vista della trama) non dovete nemmeno partire dal primo
Kingdom Hearts!
Bene, fatta la doverosa premessa chi ritroviamo in questo nuovo capitolo? Beh ritroviamo (subito) il buon
Sora in compagnia di
Pippo e
Paperino e il titolo
Square Enix ci butta subito nella mischia perchè, dopo una fantastica introduzione in CG ci ritroviamo nella torre in compagnia dello stregone
Yen Sid che ci chiede di recuperare i nostri poteri e ci invia immediatamente a Tebe per aiutare
Ercules e riuscire a capire come recuperare la forza che ora non possediamo più. Questa è solo la prima missione e l'introduzione al titolo che, ricordiamo, chiude definitivamente il ciclo narrativo di
Xehanort (scusate la parentesi ma la dobbiamo a chi segue la saga dal suo inizio). Senza spoilerarvi nulla possiamo quindi dirvi che Sora, Pippo e Paperino passeranno di Regno in Regno per ritrovare i poteri del protagonista e riacquisire il potere della
Keyblade. Per chi si sta domanda cosa siano i regni sono dei mondi dove i nostri protagonisti incontrano personaggi
Disney (oppure personaggi originali della saga) a cui daranno una mano a risolvere i problemi che affliggono quel nuovo mondo: sappiate che potrete incontrare Rapunzel, Buzz Lightyear, il Grillo Parlante, Topolino, Cip e Ciop e chi più ne ha ne metta. Insomma nella ricerca dei
Sette Guardiani della Luce i nostri eroi ne vedranno davvero delle belle.
Il gameplay di Kingdom Hearts III
Molto più semplice affrontare l'argomento gameplay di questo nuovo
Kingdom Hearts III. Avevamo provato il titolo
Square Enix all'
XBOX Fan Fest del 10 novembre a Milano ed eravamo rimasti stupiti della fluidità del sistema di gioco (in quell'occasione avevamo provato due demo, una dedicata ad uno scontro con un Titano nel livello dell'Olimpo ed una dedicata al mondo di
Toy Story) e sulla sua immediatezza.
Non possiamo che confermare quanto avevamo già provato anche nella versione finale del titolo. Ecco in questo caso aver giocato o no i capitoli precedenti non fa molta differenza:
Kingdom Hearts III vi introduce alle meccaniche di gioco passo passo, senza balzi enormi e senza obbligarvi a imprecare perchè avreste dovuto fare qualcosa che il titolo non vi ha ancora spiegato. In
Kingdom Hearts III comanderete per la maggior parte del tempo
Sora (si avrete modo di interpretare anche altri personaggi) e non ci mettere molto ad apprendere il sistema di combattimento basato sulla creazione di combo spada/magia ed evoluzioni del
Keyblade. Andiamo però con ordine: durante il combattimento (che avviene in tempo reale, non ci sono turni di gioco) potrete massacrare i vostri avversari (per lo più heartless) usando la vostra Keyblade e guadagnando punti che vi consentono (istantaneamente) di far evolvere i vostri attacchi combinandoli con Pippo e Paperino o facendo passare di livello la
Keyblade (il termine tecnico è
Fusione) che state impugnando.
Man a mano che avanzerete nella storia avrete modo di collezionare diverse Keyblade (che hanno poteri derivati dai personaggi che ve le hanno lasciate) e ognuna di esse vi permette di modificare lo stile (e l'esito) del combattimento in modo semplice. Il nostro protagonista ne può equipaggiare tre contemporaneamente e possiamo scambiarle rapidamente durante gli scontri. Oltre alla nostra fidata spada possiamo contare sulle magie per variare ulteriormente il combat system. Non è finita qui perchè durante gli scontri, attaccando gli avversari con un cerchio verde avrete modo di attivare la modalità
Attrazioni che consente a
Sora e ai suoi amici di scatenare dei colpi di incredibile potenza legati alle maggiori attrazioni
Disney (si passa dalle tazze rotanti al veliero dei
Pirati dei Caraibi passando per il Trenino di Topolino e vi di questo passo).
In questa modalità la meccanica di gioco cambia radicalmente e
Kingdom Hearts III offre al giocatore un gameplay alternativo che varia a seconda dell'Attrazione utilizzata. Non manca il substrato da gioco di ruolo, al termine di ogni scontro potrete guadagnare punti esperienza che consentiranno a tutti i membri del vostro party di salire di livello e migliorare le proprie caratteristiche.
Kingdom Hearts III non manca di proporre anche un sistema di crafting nuovo col quale potete creare pozioni o equipaggiamento per i vostri personaggi. Ogni personaggio ha infatti degli slot di equipaggiamento differenti a seconda della classe e del personaggio stesso.
Se pensate che quello che il titolo di
Tetsuya Nomura non abbia altro da aggiungere vi sbagliato di grosso, e per vari motivi: primo fra tutti perchè, all'interno di ogni mondo poi vi ritroverete ad avere a che fare con meccaniche particolari per quel mondo di gioco e perchè, per passare da un mondo all'altro dovrete affrontare un viaggio nello spazio a bordo della
Gummiship e dove il gameplay diventa più simile ad un
Everspace che ad un vero e proprio gioco di ruolo. Come potete ben capire
Square Enix ha messo in campo una varietà non indifferente di meccaniche nel suo ultimo titolo, le cose da fare sono tantissime e si passa da risolvere piccoli enigmi a scontrarsi con avversari enormi (e non lo diciamo per dire, alcuni sono davvero mostruosamente giganti).
Non è tutto oro quel che luccica però, infatti il titolo eredita dai suoi predecessori un button smashing che però diventa quasi perno del gameplay di
Kingdom Hearts III perchè durante gli scontri sarete più attratti dai colori, dai nemici che volano per lo schermo e da quello che succede intorno a voi che difficilmente potrete pianificare delle vere e proprie tattiche. Infine chiudiamo il paragrafo del gameplay parlando dei comandi di gioco che sono risultati sempre reattivi e perfettamente posizionati, durante le nostre partite (su XBOX One) non abbiamo mai avuto problemi nell'impartire comandi e non abbiamo mai avuto l'impressione che questi venissero "ritardati" in qualche modo.
L'arte e la tecnica di Kingdom Hearts III
Con
Disney nei titoli di coda (e non solo) non si può non parlare di "arte" e in effetti da questo punto di vista
Kingdom Hearts III stacca davvero la concorrenza in maniera pesante e decisa. I mondi
Disney sono realizzati con una cura certosina e tutto si rifà al look e allo stile dei vari mondi che andrete a visitare.
E' fantastico notare come nulla sia lasciato al caso e come gli artistici di Square Enix abbiano lavorato duramente per far integrare in modo perfetto la presenza dei personaggi
Square all'interno dei mondi Disney amalgamando perfettamente stili e metodi di approccio decisamente differenti. Per tutti gli appassionati dei cartoni Disney si troveranno ad ammirare i personaggi che si vedono normalmente nei cartoni animati e ad interagire con loro con una naturalità che ci ha lasciato sbalorditi. Ottimo anche l'accompagnamento sonoro in grado di regalare una colonna sonora di tutto rispetto epica ed evocativa al punto giusto, mai invasiva e sempre adatta alle circostanze.
Ci teniamo anche a confermare che
Kingdom Hearts III è sottotitolato in italiano (con una traduzione di buona fattura) per cui non avrete nessun tipo di problema a seguire l'intricata trama e i dialoghi a schermo. Chiudiamo infine parlando della componente tecnica:
Kingdom Hearts III è mosso dall'onnipresente
Unreal Engine e dobbiamo dire che, anche in questo campo, il lavoro svolto dagli sviluppatori è eccellente, abbiamo assistito solo a sporadici rallentamenti in situazioni oggettivamente incasinate.