You are a pirate!
Le ambientazioni piratesche hanno sempre affasciato intere generazioni di ragazzini ma il mondo videoludico non è mai stato in grado di catturare davvero l'essenza di quel periodo e non riusciamo a capirne bene il perchè. Certo,
Microsoft e
RARE con il loro
Sea of Thieves (qui potete leggere la nostra
recensione di Sea Of Thieves per XBOX One) sono state in grado di creare qualcosa di molto divertente ma è davvero quello che si aspetta da un gioco sui pirati? Beh oggi siamo qui a parlarvi del lavoro di un team italiano (i ragazzi di
3DClouds) che, sotto l'egida di
Team17 hanno presentato al mondo la loro idea di "gioco piratesco": stiamo parlando di
King of Seas. Ammainate le vele e seguiteci in questa avventura piratesca che ci porterà ad essere il nuovo Re dei sette mari nella nostra
recensione di King of Seas per Nintendo Switch.
La trama di King of Seas
King of Seas è un gioco unicamente singleplayer e, solitamente, questo porta a pensare che la narrazione e la trama rivestano un ruolo fondamentale nella produzione. Beh qui le cose non vanno proprio così, nel senso che, pur essendo un'esperienza da vivere unicamente in modalità single player
la trama di King Of Seas non è propriamente indimenticabile.
Al netto di tutto questo siam qui a raccontarvi la storia del titolo e questo faremo. Sembrava la miglior giornata della nostra vita e doveva esserlo, il nostro diciottesimo compleanno, la maggiore età ci avrebbero regalato libertà, responsabilità e, soprattutto, il fatto di poter star di fianco a nostro padre nei momenti più importanti e cruciali del suo regno. Tutto sembrava andare per il verso giusto quando, un complotto ci mette letteralmente al muro: nostro padre è stato ucciso e noi veniamo accusati di regicidio, si nostro padre era il Re. È con questo incipit che inizia la nostra avventura, un'avventura di redenzione e di riscatto che ci vedrà conquistare la fiducia delle persone e, colpo su colpo, il regno che ci è stato sottratto.
La storia prosegue missione dopo missione porterà il figlio (o la figlia, a seconda della scelta iniziale) del Re a ritrovare il perduto rispetto e riavere la corona. Come avrete intuito non c'è molta originalità in tutto ciò ma il tessuto narrativo sembra essere stato pensato più per dare una motivazione alla serie di quest piuttosto che per regalare ai giocatori una vera e propria trama. Ad ogni modo, se anche non avete una perfetta conoscenza della lingua inglese non preoccupatevi:
King Of Seas è localizzato in italiano e non faticherete a seguire le vicende del nostro giovane protagonista.
Il gameplay di King of Seas
Il gameplay di
King Of Seas esplode prettamente negli scontri marittimi tra vascelli e galeoni. Si, se siete appassionati di battaglie navali allora siete nel posto giusto. Alla guida della nostra nave potremo decidere non solo come farla evolvere e come strutturarla, grazie a tutta una serie di opzioni di natura quasi gestionale che consento al giocatore di apportare importanti modifiche al proprio veliero, ma anche di combattere in mare aperto.
Generalmente, una volta acquisita la missione e affrontato lo scambio di battute tra i protagonisti che la presentano, saremo chiamati a metterci al comando del nostro galeone e a dar battaglia alle navi nemiche, abbattendole o conquistandole. Ed è qui che entra in gioco la meccanica quasi da looter vero e proprio: ogni volta che affonderemo una nave avversaria avremo infatti modo di acquisirne l'equipaggiamento e, a seconda della fortuna e del livello dell'avversario, avremo modo di
raccogliere oggetti di rarità e potenza differente (differenziati, come solitamente accade, dal colore dello stesso).
King Of Seas è in grado di far assaporare al giocatore sia i placidi momenti di esplorazione in mare aperto che le adrenaliniche battaglie tra vascelli
È chiaro che, anche se le mappe vengono generate proceduralmente, il sistema di ottieni la quest, esplora la mappa, abbatti i nemici e potenzia la nave rischia di diventare noioso sulla lunga distanza ma King Of Seas riesce a tenere alta l'attenzione del giocatore per gran parte dell'avventura. Giocare a
King Of Seas su Nintendo Switch in modalità portatile è divertente e, anche se lo schermo di Switch non è certamente enorme, la leggibilità di quello che succede a video è sempre garantita. Buona anche la disposizione dei controlli.
L'arte e la tecnica di King of Seas
Sotto il profilo artistico abbiamo trovato
King Os Seas interessante, il titolo di
3DClouds offre un comparto estetico ispirato che mostra pieno rispetto di quella che possiamo definire come "corrente piratesca". Ci sono piaciute moltissimo le scelte cromatiche adottate e dobbiamo dire che alcuni scorci, con la nave a vele spiegate al tramonto ci hanno colpito molto positivamente.
Parlando di tecnica non abbiamo molto da dire,
King Of Seas si comporta bene su
Nintendo Switch, la resa grafica in modalità portatile è discreta e, anche se il mondo di gioco non esplode per numero di poligoni le scelte artistiche sono riuscite a coprire alcuni difetti grafici.
Buona anche la colonna sonora e il comparto audio del titolo.