Dalla realtà virtuale alla portabilità
A chi non piacciono i dinosauri? Fin da bambini sembra che questi enormi esseri preistorici riescano a attrarre l'attenzione dell'essere umano in modo spasmodico. Vi ricordate il primo "Jurassic Park"? Forse anche voi avete sgranato gli occhi proprio come noi alla vista del primo dinosauro al cinema. Al netto di film usciti ormai nel secolo scorso, il brand Jurassic Park non ha accennato a rallentare il suo successo e di pellicole e di videogiochi (come
Jurassic World Evolution) ne sono uscite davvero a bizzeffe. Oggi parliamo di un titolo nato per VR e approdato infine su
Nintendo Switch: stiamo parlando di
Jurassic World Aftermath Collection, raccolta del titolo originale e del DLC, ma ora bando alle ciance e prepariamoci a tornare a
Isla Nublar con la nostra
recensione di Jurassic World Aftermath Collection per Nintendo Switch.
La trama di Jurassic World Aftermath Collection
Partiamo come al solito parlando della
trama di Jurassic World Aftermath Collection e vede
Juan,
Sam e
Mia tornare a
Isla Nublar per recuperare dei documenti fondamentali per proseguire gli studi della dott.ssa Mia. La
Jurassic World Aftermath Collection, a livello narrativo, si posiziona tra la storia raccontata in
Jurassic World e quella di
Jurassic World e Il Regno Distrutto. I fan della serie noteranno subito dei volti noti e dobbiamo dire che gli sviluppatori hanno avuto molta cura nel cercare di incastrare il titolo nel continuum narrativo di
Jurassic Park.
Ovviamente, quando si parla di dinosauri, se qualcosa può andare storto state sicuri che lo farà e infatti l'avventura dei nostri tre eroi non parte assolutamente col piede giusto e infatti l'aereo su cui viaggiano i tre viene attaccato da un gruppo di pterodattili e si ritrova schiantato a terra. I nostri si salvano ma volete che il raggruppamento di sfighe si fermi qui? Ma certo che no! E infatti un T-Rex vede i reste dell'aereo e pensa bene di finire il lavoro iniziato dai suoi colleghi alati. Come se già tutto questo non bastasse l'aereo è atterrato in una zona sconosciuta di Isla Nublar e i nostri dovranno riuscire a raggiungere i laboratori della dott.ssa Mia per cercare di recuperare i documenti e la situazione non è per niente semplice.
In
Jurassic World Aftermath Collection impersonerete Sam e, possiamo anticiparlo ma senza spoilerarvi nulla, non sarà sempre piacevole quello che vi toccherà vedere. Questo è quello che vedrete nel prologo, non abbiamo intenzione di raccontarvi altro per lasciarvi il gusto della sorpresa nella decina d'ore che vi separano dai titoli di coda. Per certi versi Jurassic World Aftermath Collection può quasi essere visto come una "pellicola a se" della serie. Infine vogliamo rassicurarvi sulla localizzazione del prodotto visto che
Jurassic World Aftermath Collection è localizzato in italiano.
Il gameplay di Jurassic World Aftermath Collection
Per parlare del
gameplay di Jurassic World Aftermath Collection dobbiamo prima fare una premessa: il titolo era stato pensato e programmato per essere giocato su
Oculus Quest, la prospettiva di gioco era quindi quella di far immergere il giocatore in un mondo virtuale popolato dai preistorici rettili. Nel porting su
Nintendo Switch ovviamente questa dedizione al VR si è persa ma il titolo conserva questo suo approccio particolarmente avvolgente nei confronti del giocatore che si ritrova a vivere tutto quello che gli capita attorno in prima persona. Jurassic World Aftermath Collection è in sostanza uno stealth game in prima persona fortemente story driven che punta tutto sull'immedesimazione del giocatore nella parte.
Jurassic World Aftermath Collection è un titolo che sa far salire la tensione nel giocatore e lo sa fare anche molto bene
Jurassic World Aftermath Collection non propone al giocatore un tutorial introduttivo "fatto e finito" ma, durante le prime fasi dell'avventura, sfrutterà determinate situazioni per "spiegare" al giocatore come comportarsi offrendo quindi un approccio alla curva di apprendimento molto lineare. In effetti non ci si sente mai spaesati nel mondo di Jurassic World Aftermath Collection e si ha sempre la sensazione di "sapere cosa fare" (anche se poi farlo, alle volte, è tutta un'altra storia). Nel titolo di
Coatsink non utilizzerete armi, no, non dovrete fare il Rambo di turno bucherellando i dinosauri che vi capitano a tiro, in Jurassic World Aftermath Collection dovrete muovervi furtivi, tra le ombre per riuscire a restare in vita e fuggire dal complesso.
Dal punto di vista esplorativo siamo rimasti un po' interdetti sul modo adattato dagli sviluppatori per far muovere il giocatore nel mondo di gioco. I livelli offrono infatti al giocatore diverse vie secondarie utili per esplorare l'ambiente ma poi, all'atto pratico, queste "scampagnate" non servono a nulla visto che il gioco riporterà sempre il giocatore sulla strada principale, dritto verso l'obiettivo. Abbiamo sentito una certa mancanza di libertà che avevamo invece in titoli molto più datati come
Thief (giusto per fare un esempio). L'ultima nota che vogliamo evidenziare (e che non è propriamente lusinghiera) è relativa ai comandi di gioco, alle volte un po' scomodi o meglio, poco intuitivi. Forse questo però deriva dal game design stesso visto che il titolo era stato pensato per essere fruito in VR e non certo con una Switch in mano.
L'arte e la tecnica di Jurassic World Aftermath Collection
Se dovessimo dire qual'è l'elemento che abbiamo più apprezzato di Jurassic World Aftermath Collection la nostra risposta sarebbe: la sua direzione artistica. Il titolo infatti presenta una grande cura del materiale originale e cerca in diversi modo di avvicinarsi alle produzioni cinematografiche. Abbiamo apprezzato anche la scelta di utilizzare il cell shading che offre il grosso vantaggio di risparmiare risorse in cambio di una resa grafica e complessiva decisamente molto buona.
Durante le nostre partite su
Nintendo Switch non abbiamo avuto cali di frame rate o problemi di sorta,
Jurassic World Aftermath Collection si è sempre comportato bene e la resa estetica sul piccolo schermo di Switch è decisamente buona. L'unico consiglio che ci sentiamo di darvi è di non giocare in ambienti troppo illuminati perchè diverse ambientazioni sono molto scure e, in quel caso, rischiate di perdere parte della leggibilità di quello che succede a schermo.
Il sonoro riveste una parte importante nella creazione della giusta atmosfera per immergere il giocatore nel mondo di gioco e, da questo punto di vista, fa perfettamente il suo lavoro.