Di folli viaggi lontani
Siete pronti a diventare dei novelli Cristoforo Colombo? Le epiche gesta di intrepidi avventurieri aereospaziali non vi fanno dormire la notte? Bene, siete nel posto giusto! Grazie ai ragazzi di
Typhoon Studios e
505 Games potrete infatti diventare anche voi dei novelli esploratori del futuro, alla ricerca di una nuova casa per l'umanità tutta.
Journey To The Savage Planet è il titolo di cui parleremo oggi, titolo primo di un gruppo di sviluppatori che arrivano da grandi realtà e che hanno tutte le carte in regola per dimostrare (con i fatti) quello che sanno fare. Se siete curiosi di sapere come se la cava il titolo in questione mettetevi comodi e continuate a seguirci nella nostra
recensione di Journey To The Savage Planet.
La trama di Journey To The Savage Planet
Siamo convinti che, da bambini, molti di voi hanno passato interi pomeriggi a immaginare viaggi su pianeta lontani, alla ricerca di un nuovo mondo per l'umanità, un luogo dove poter ricominciare da capo e un'ancora di salvezza per la nostra razza.
Journey To The Savage Planet vi permette di impersonare proprio un esploratore spaziale, un intrepido avventuriero pronto a sfidare l'ignoto come un vero eroe saprebbe fare. Ecco, tutto questo sarebbe vero se il titolo di
Typhoon Studios prendesse seriamente la cosa, ma l'opera prima del talentuoso team di sviluppo ha tutto fuorchè l'obiettivo di scrivere una nuova
Odissea nello spazio.
Prima di parlare della trama di
Journey To The Savage Planet conviene ricordare a tutti che il titolo fa di tutto per non prendersi seriamente (e ci riesce anche alla grande); in praticamente ogni istante del gioco si potrà infatti notare l'umorismo che permea praticamente ogni essere o situazione con cui avremo a che fare.
Tutto ha inizio quando veniamo scelti dalla
Kindred Aerospace (la quarta miglior compagnia aereospaziale del mondo! Mica noccioline!) per far parte di una missione il cui obiettivo è quello di trovare un nuovo pianeta abitabile per la razza umana (o alla peggio per fare del grano sonante a basso costo). Pronti a tutto per la nostra specie (e per il vil denaro) ci troviamo quindi imbarcati sull'astronave (pagata con fondi pubblici) e lanciati nel cosmo pronti ad esplorare il fantomatico
AR-Y 26, il pianeta su cui siamo diretti. Inutile dire che una volta arrivati sul pianeta in questione ci troviamo di fronte ad un mondo alieno assurdo popolato da una flora e una fauna completamente fuori di testa. Il nostro obiettivo principale è quindi quello di scovare nuove specie (e soprattutto come si può fare soldi con esse) e, mica obiettivo da poco, recuperare gli elementi per riparare la nostra astronave e tornare sulla nostra cara e amata terra.
Il titolo offre al giocatore una libertà d'azione notevole e, per quest'ultimo, il completamento di queste missioni sarà di vitale importanza per ampliare il proprio arsenale (e non solo). Non mancano ovviamente i colpi di scena e, senza spoilerarvi nulla, possiamo garantirvi che per le oltre dieci ore che vi occorreranno per portare a termine l'avventura, il titolo saprà stupirvi e divertirvi in continuazione.
Il gameplay di Journey To The Savage Planet
Journey To The Savage Planet è un titolo difficilmente incasellabile in un singolo genere: possiamo definirlo un action adventure in prima persona con forti influenze da first person shooter e survival. Appena metterete piede fuori dalla vostra astronave sarà immediatamente chiaro che l'ambiente intorno a noi è tutto fuorchè ospitale. Bioma dopo bioma vi renderete rapidamente conto di quanto la situazione può farsi critica e cercare di salvarsi da situazioni improbabili (e assurde) diventerà praticamente la quotidianità. Fortunatamente, ad aiutarvi, interverrà una portentosa stampate 3D grazie alla quale potrete stampare (letteralmente) nuove armi di distruzione oppure del nuovo equipaggiamento. Inutile ricordarvi che però, per far funzionare la stampante, dovrete trovare i materiali adatti, recuperabili sia dalla fauna intorno a voi che dall'ambiente.
Pad alla mano
Journey To The Savage Planet mostra un gameplay e un gunplay estremamente solidi e divertenti: spesso vi troverete invischiati in combattimenti all'ultimo sangue contro le creature che popolano il mondo di gioco e, in alcuni casi, ci è capitato anche di aver salva la vita in modo estremamente fortuito. Ma perchè abbiamo parlato di survival? Siamo di fronte ad un clone di
No Man's Sky? No, decisamente no, quando parliamo di componente survival ci riferiamo prettamente al fatto che il nostro protagonista dovrà costruirsi il suo arsenale raccattando elementi qua e la e, soprattutto, concludendo le side-quest che possiamo attivare durante le nostre esplorazioni.
Se è vero che il titolo tende a diventare abbastanza lineare durante la sua evoluzione è altrettanto vero che la modalità cooperativa riesce a skippare il problema in modo decente:
il divertimento cresce esponenzialmente giocando Journey To The Savage Planet in compagnia di un amico. Sia ben chiaro, il titolo di
Typhoon Studios è godibilissimo anche in single player ma è in coop che esprime il meglio di se.
L'arte e la tecnica di Journey To The Savage Planet
Anche sotto il profilo tecnico
Journey To The Savage Planet riesce a dire la sua. Tenendo sempre a mente che il titolo prodotto da
505 Games non è classificabile tra i giochi tripla A va detto che traspare da ogni singolo pixel l'esperienza e la capacità del team di sviluppo.
Journey To The Savage Planet è un gioco che mostra una componente artistica e tecnica immediatamente riconoscibile, la direzione artistica del titolo si allontana in modo netto dal mondo delle "space opera" serie e "inquadrate" per abbracciare un mondo più assurdo e folle dove l'umorismo (sottile e meno sottile) si nota dietro ogni angolo.
Dal punto di vista artistico
AR-Y 26 si è dimostrato un pianeta assurdo, colorato e originale, abitato da razze aliene folli e poco amichevoli: a prima vista il pianeta protagonista di
Journey To The Savage Planet può essere scambiato per un qualsiasi mondo alieno di
No Man's Sky ma esplorando le varie ambientazioni ci si rende conto dell'attenzione che il team di sviluppo ha posto in ogni singolo dettaglio del mondo che ci circonda.
Tecnicamente parlando
Journey To The Savage Planet se la cava egregiamente presentando un motore grafico solido che, durante le nostre partite su
XBOX One X, non ha mai dato cenni di cedimento. Stesso discorso può farsi per il comparto sonoro che esalta le ambientazioni senza diventare mai il vero protagonista della scena dando al mondo di gioco tutto il giusto peso.