Di spada e umorismo
Ittle Dew 2 è uno "zelda like" come se e sono visti pochi, gli sviluppatori hanno saputo prendere a piene mani dalla saga di Miyamoto senza cadere nel becero plagio. I colori, le atmosfere, gli ambienti e i personaggi che popolano questo strano mondo sono tutti caratterizzati e dotati di un proprio personalissimo carisma. Ed è proprio in un mondo un po' strano e fuori dagli schemi che inizia l'avventura di Ittle e della sua compagna Tippsie.
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La Nina, la Pinta e la Zattera
Inizia a bordo di una zattera la nostra avventura, una zattera dispersa... in una pozzanghera in mezzo ad un prato, non ci è dato sapere come siamo arrivati li, ne cosa stavamo facendo, ma la zattera si rompe e ora dobbiamo prepararne una nuova per andare? Dove non si sa.
Il nostro viaggio inizia con
Ittle e Tippsie che devono trovare otto pezzi di legno per ricostruirsi una zattera. No, tagliare otto alberi e farne una nuova non è tra le scelte contemplabili, dobbiamo invece buttarci a capofitto in un'avventura che ci porterà a visitare tutta l'isola che fa da sfondo a questa nuova storia.
Ittle Dew 2 fa subito mostra del suo humor, non lo nasconde ne cerca di far sembrare il titolo più serio di quello che è, mostra anzi con orgoglio la sua natura scanzonata e irriverente. Lo leggiamo dai dialoghi, lo vediamo nel design dei personaggi e degli avversari, lo sentiamo nelle ambientazioni, con nemici ricoperti di cuscini per non farsi male o dungeon pensati appositamente per i noob.
Abbiamo un compagno di avventura (una volpe con le ali da fata....), abbiamo una missione (trovare gli otto pezzi di legno per ricostruire la nostra zattera), amiamo l'avventura, non ci resta quindi che iniziare!
La, nei dungeon con Ittle!
Le meccaniche di gioco che
Ittle Dew 2 mette in campo sono tanto semplici quanto efficaci, i comandi di gioco sono molto semplici e ci permettono di pestare gli avversari senza pietà (anche se a volte gli stessi nemici vi faranno tenerezza) e di muoversi liberamente nell'isola.
L'isola è strutturata come se fosse un open world quasi senza barriere. Questo vi permetterà di accedere a zone oltre la vostra portata praticamente da inizio partita. Sia ben chiaro, il gioco vi guida consigliandovi una strada, ma il giocatore è sempre libero di fare di testa sua (e di pagarne, ove necessario, le conseguenze). Possiamo quindi muoverci liberamente in un'isola disseminata di creature ostili e personaggi non giocanti che potranno darci una mano o mandarci fuori strada.
Ittle Dew 2 ricorda per molti versi
Oceahorn: Monsters of Uncharted Sea, titolo che abbiamo
recensito tempo fa e di cui avevamo già elogiato il sistema di gioco e le meccaniche che lo avvicinavano a Zelda senza per questo farlo sembrare un gioco-fotocopia. Lo stesso discorso si può fare per
Ittle Dew 2.
Ittle Dew 2 ricorda, per molti versi, alcuni titoli anni 90 del Megadrive,
The Story Of Thor ad esempio, o
Soleil, giocando ci si rende conto che alcune meccaniche, pur passando il tempo, invecchiano decisamente bene.
Giocare a
Ittle Dew 2 è molto divertente, è un titolo che fa passare il tempo velocemente e che ci strapperà più di un sorriso durante tutto l'arco narrativo. Rispetto al predecessore (mi sono documentato rispetto a quanto ho detto nel video qui sopra), i ragazzi di
Ludocity hanno fatto un lavorone. Hanno migliorato e limato le imperfezioni, hanno migliorato la grafica e reso più interessante l'avanzamento nel gioco.
Colori in movimento
Ittle Dew 2 dal punto di vista prettamente grafico svolge un ottimo lavoro, il level design a mondo aperto ben si sposa con le meccaniche di gameplay, e il passaggio da un ambiente e l'altro non è mai drastico. L'art direction del titolo ha un suo tratto immediatamente riconoscibile, i dialoghi, i personaggi che incontreremo e i nemici sono tutti dotati di un proprio carisma. Il gioco è reso come un 3D "quasi isometrico" con cambi di clima e ciclo giorno/notte.
La colonna sonora del titolo vi accompagnerà piacevolmente durante lo svolgersi della partita e gli effetti sonori sono ben realizzati e adatti alle varie situazioni.