E tu da che parte stai?
Sono passati quattro da anni da quando
Warner Bros pubblicò un titolo di
NetherRealm Studios che aveva come protagonisti, nientepopodimenoche i super eroi dell’universo
DC Comics. Ho sempre visto la questione Marvel Vs DC Comics un po’ come quella Star Wars Vs Star Treck, insomma quasi una questione di religione.
Fatto sta che
Injustice: God Among Us arrivò sul mercato portando una ventata non indifferente di novità e si fece ben presto un gran numero di proseliti. I ragazzi di
NetherRealm Studios avevano già dimostrato con Mortal Kombat la grande passione che riuscivano a mettere nelle loro produzioni ma con Injustice diedero un netto taglio al passato e cambiarono decisamente il passo. Dopo l’ottimo
Mortal Kombat X gli sviluppatori americani sono qui a presentarci
Injustice 2 ed è fuori dubbio che hanno dimostrato un’altra volta di essere devi veri maestri nell’arte di creare picchiaduro.
Hey! Ma dove sono i buoni?
Abbiamo avuto modo di vedere e provare
Injustice 2 alla presentazione alla stampa a Milano in un evento organizzato da Warner Bros. A presentare il gioco e le sue meccaniche base era presente uno sviluppatore del titolo, il modo con cui descriveva le novità, le nuove modalità e tutto quello che si muoveva a video era un chiaro indicatore della passione che quei ragazzi hanno messo nella realizzazione del titolo.
Per chi non avesse mai giocato al primo
Injustice, dovete sapere che il gioco in questione mette uno contro l’altro diversi super-eroi (e super cattivi) dell’universo
DC Comics. Il primo titolo non era esente da problemi ma l’appeal che suscitava era comunque molto forte. Quanti di noi da ragazzini all’intervallo discutevano con i propri compagni di classe se in un ipotetico scontro Batman avesse avuto la meglio su Flash o viceversa? Credo tanti, beh
Injustice era proprio li a dare una dimostrazione empirica delle nostre teorie, una vera manna dal cielo.
A distanza di quattro anni, con più esperienza sulle spalle e tante aspettative in più ci troviamo per le mani
Injustice 2: vediamo insieme cosa è cambiato e cosa è rimasto uguale rispetto al suo predecessore.
Injustice 2 riprende la storia da dove l’avevamo lasciata, con Batman che continua la sua guerra contro Superman a causa della loro divergente visione della giustizia, se per l’uomo pipistrello la morte dei criminali non porta la redenzione sperata, per l’uomo d’acciaio (ancora accecato dal dolore causato dalla morte della moglie uccisa con le sue stesse mani a causa del Joker) sterminare i criminali è l’unico vero metodo per sistemare il problema alla radice.
Con questa premessa (e un breve flashback su Krypton che vede protagonista Super-Girl e la fuga dal suo pianeta natale), ci troviamo nei panni di Batman che, una volta messo al tappeto Superman subisce un duro colpo, Robin si allea con l’uomo d’acciaio. Da qui in poi la storia si snoda in dodici atti dove fanno la loro comparsa tutti i personaggi del roster (quasi 30 combattenti) divisi in tre grandi fazioni: I fedeli a Batman e alla sua filosofia di giustizia, quelli che seguono Superman e il suo concetto di oppressione totale dei criminali e i componenti della
Società, un gruppo di eroi e criminali alleati con
Gorilla Grodd.
Insomma già per la sola modalità storia, tra piccoli bivi narrativi e scelte da fare c’è un sacco di carne al fuoco, ma
Injustice 2 ha ancora molto altro da offrire.
Ti spiezzo in due
Injustice 2 è il fiore all’occhiello della produzione di
NetherRealm Studios, segna una netta linea di divisione tra i picchiaduro orientali e quelli occidentali, traccia una linea di demarcazione ancora più granitica e se possibile definita. Il combat system di
Injustice 2 riprende pari pari quanto già visto in
Injustice, col sistema di combo in sequenza, i rimbalzi, la gestione delle mosse speciali e delle super e, per certi versi rende l’approccio al combattimento più semplice da apprendere ma più difficile da padroneggiare.
Per chi mette per la prima volta le mani sul pad con
Injustice 2 è più facile iniziare, i tipi di attacco sono solo tre, leggero, medio e forte, un tasto (il B nel caso del controller XBOX) permette di utilizzare la special, un attacco speciale cha varia da combattente a combattente, che si ricarica durante il match, la parata si effettua indietreggiando e la super di ogni personaggio si attiva con la pressione di entrambi i grilletti. Ma non è nella capacità di effettuare le mosse speciali che il gameplay di
Injustice si fa profondo, è nella visione del match, nell’utilizzo sapiente delle barre delle special (utilizzabili anche nel Clash System di cui parliamo più avanti), nell’uso degli oggetti di scena, negli scenografici cambi di stage e nel sistema di rimbalzi che caratterizza il titolo.
Il
Clash System è un meccanismo che si attiva a fronte di una parata durante il secondo match, ai due combattenti viene chiesto di “puntare” un numero di slot della barra special da uno a quattro, chi punta di più vince o un bonus in salute (nel caso sia chi si difende) o un danno maggiorato (nel caso dell’attaccante).
Rispetto ai picchiaduro di stampo nipponico l’approccio a
Injustice 2 è più semplice, il sistema di combo e di gestione dei tempi riesce a dare grandi soddisfazioni già dopo le prime partite.
La più grande novità introdotta nel titolo di
Ed Boon è però il sistema di crescita del personaggio, i vari combattenti crescono infatti, vittoria dopo vittoria di livello, così come accade in un RPG. E’ quindi possibile equipaggiare i nostri eroi con nuovi pezzi di armatura. Le sostituzioni che andremo ad effettuare non avranno solo un mero impatto estetico ma andranno a modificare le stats del personaggio. I gear utilizzabili hanno livelli e rarità differenti, e si possono usare in tutti i tipi di partita tranne che in una modalità torneo dove sono banditi.
L’equipaggiamento extra si ottiene “sbustando” delle casse tramite
Brother Eye (il futuristico sistema informatico di Batman). Un po’ come avviene in
Overwatch e in molti altri titoli questo sistema permette di trovare all’interno delle casse (anch’esse differenziate per rarità) pezzi dell’equipaggiamento o skin per i personaggi.
Oltre alla campagna Single player, al multiplayer (locale e online) e ai tornei,
Injustice 2 mette sul piatto un’altra modalità: il
Multiverso. Un po’ come succedeva per le torri di Mortal Kombat, anche qui il giocatore deve affrontare una serie di scontri a crescente livello di difficoltà. Il premio per la conclusione di un
Multiverso è l’acquisizione di casse e punti esperienza per far crescere il personaggio. I
Multiversi hanno una durata limitata nel tempo e suggeriscono il livello minimo del combattente per essere affrontati. In questi combattimenti vi porterete dietro tutto l’equipaggiamento che indossate e diventa quindi fondamentale equipaggiare il vostro combattente a dovere.
Dalla penna al videogioco
A livello tecnico
Injustice 2 impressiona sin dai primi minuti di gioco. La qualità delle sequenza della storia è altissima e la transizione tra sequenze filmate e scontro è praticamente impercettibile. I personaggi sono caratterizzati in modo ottimale e ogni personaggio conserva il proprio carisma.
Se si pensa che ogni “stacchetto” di presentazione tra i combattenti è stato scritto e diretto ad hoc ci si rende cono del lavoro fatto dagli sviluppatori per cercare di dare continuità all’universo narrativo e ai rapporti tra combattenti.
NetherRealm Studios ha ormai grande padronanza dell’Unreal Engine che gli permette di riuscire a domare e controllare anche i difetti noti del motore made in Epic. La qualità delle texture è sempre molto alta, i fondali sono realizzati divinamente così come le animazioni dei personaggi e degli NPC nell’ambiente.
Tutto è stato curato nei minimi dettagli, anche le transizioni tra uno stage e l’altro sono spettacolari e non tolgono ritmo all’incontro. Anche dal punto di vista audio la situazione è ottima, il titolo è completamente tradotto in italiano, doppiaggio compreso. Proprio riguardo al doppiaggio dobbiamo fare un plauso a
Warner Bros per aver proposto per l’ennesima volta un doppiaggio di livello (
LEGO Worlds vi dice niente?). Decisamente epica la colonna sonora che ci accompagna senza interferire minimamente con il giocatore e la sua concentrazione verso il titolo. Anche dal punto di vista del netcode e della stabilità dei server non ci sono problemi da segnalare.