Il diavolo, una suora e una storia
Oggi parliamo di un titolo particolare, un titolo davvero unico che abbiamo seguito fin dal
suo annuncio, un titolo per certi diversi difficile da comprendere a prima vista ma profondo e in grado di obbligare il giocatore a pensare. Stiamo parlando di
INDIKA, avventura narrativa sviluppata dai ragazzi di
Odd Meter e pubblicata da
11 bit studios (che ringraziamo per averci fornito un codice per testare il gioco) che vi mette nei panni di una suora, una suora davvero speciale. Se siete curiosi di conoscere qualcosa di più su questa avventura narrativa non dovete far altro che seguirci nella
recensione di INDIKA per PC.
La trama di INDIKA
Trama? Quante volte ci siamo trovati (
su queste pagine ma anche altrove ndr.) a chiederci se la trama del titolo di cui stiamo leggendo i titoli di coda ci fosse piaciuta oppure no? Quante volte ci siamo trovati a chiederci "Ma cosa ci ha lasciato dentro questo gioco"? Ecco, quando vi troverete alla fine dell'
avventura di INDIKA avrete altre domande che vi gireranno per la testa, vi sentirete in parte estraniati dal mondo che vi circonda, vittime (in un certo senso) della spessa coltre che il videogioco ha creato intorno a voi, relegandovi (
almeno per la durata dell'avventura ndr.) in un posto lontano, strano e assurdo, realistico ma per certi versi esoterico, fantastico ma terribilmente reale. Queste sono solo alcune delle sensazioni che abbiamo provato giocando a
INDIKA.
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Prima di continuare dovete sapere due code: primo non vi diremo quasi nulla della trama per evitarvi qualsivoglia anticipazione o spoiler e, secondo,
INDIKA non è localizzato in italiano e per gustarvi appieno l'opera di
Odd Meter conviene avere una conoscenza minima della lingua inglese. Detto questo parliamo dell'ambientazione e della protagonista, o meglio, dei protagonisti di questa avventura. INDIKA è ambientato in una Russia di fine '800 alternativa, cioè in un fork temporale diverso da quello che ha seguito la nostra dimensione. In questo continuum spazio temporale la tecnologia è evoluta in modo diverso e, con essa, anche la religione. Ci troviamo in un mondo tecnologicamente più avanzato di quello presente nel 1800 dove le macchine sembrano più futuristiche dove il vapore ha trovato una sua forma maxima di espressione: quasi un mondo steampunk.
Oltre alla tecnologia anche la religione ha preso un ruolo completamente diverso, un ruolo centrale nella vita di quella Russia alternativa. La
Chiesa Ortodossa è onnipresente nella vita dei cittadini e la sua influenza è imponente oltre che capillare. In questo contesto il giocatore è chiamato a vestire i panni di
INDIKA, una suora che vive in un convento, una suora come tante altre, o forse no? No, no decisamente, la nostra protagonista infatti ha una caratteristica unica: parla col diavolo, ha visioni ed è assolutamente mal vista da tutte le sorelle che con lei condividono il convento. Alla fine, la nostra giovane suora viene messa alla porta, con una missione che sa più di allontanamento forzato che non di reale utilità, ed è così che inizia la vera avventura di INDIKA, avventura che avrà come compagno il diavolo. Avrete ben capito che le premesse per un racconto vivo e denso ci sono tutte ed, in effetti, da questo punto di vista non resterete assolutamente delusi.
Il gameplay di INDIKA
Già, da quello che potete leggere sopra è abbastanza chiaro che
INDIKA sia un titolo fortemente story driven, un titolo dove la narrazione e l'ambientazione sono colonne portanti dell'intera produzione. Ci troviamo quindi di fronte al classico
walking simulator dove il gameplay è un mero mezzo per raccontare una storia? No, in questo caso le cose non vanno propriamente così,
INDIKA è più complesso, più profondo di un walking simulator, passo dopo passo il titolo di
Odd Meter si trasforma, diventa qualcosa e torna qualcosa d'altro. Forse, in verità,
INDIKA è una storia interattiva, un titolo che sfrutta tante meccaniche, tanti generi e sottogeneri per raccontare una storia, per far riflettere, per obbligare il giocatore a farsi delle domande, domande che alle volte non hanno nemmeno risposte e che altre volte invece ne hanno ben più di una.
INDIKA è un titolo profondo, che tratta argomenti adulti e lo fa con una consapevolezza unica sul mercato.
Ok, ma quindi, cosa bisogna fare in
INDIKA? Beh, prima di tutto in INDIKA bisogna vivere la vita della nostra protagonista, seguirla nei suoi vortici mentali e nelle sue faccende quotidiane, faccende che spesso risultano fini a se stesse, meccaniche e senza risultati concreti, se non quello di far raccogliere alla nostra giovane suora esperienza, punti esperienza che sbloccano un albero di abilità che serve a raccogliere ancora più esperienza e via di questo passo, ad libitum. In INDIKA potete aumentare il vostro punteggio così come in un qualsiasi arcade che popolavano le sale giochi degli anni '90, ma tutti questi punti raccolti, tutta questa esperienza guadagna non ha un riscontro reale nel gameplay: avete letto bene,
tutta l'esperienza accumulata non serve a niente, se non ad avervi fatto ottenere esperienza vera, di vita, di gioco.
In
INDIKA dovrete risolvere enigmi ambientali, prendere decisioni, vivere le vicissitudini della protagonista, affrontare dialoghi ma non solo, quello che sembra un gioco dai tratti fortemente realisti si tramuta di colpo in un arcade in pixel art, spesso così, di punto in bianco. Non vi preoccupate però, gli sviluppatori non sono certamente impazziti e
INDIKA non è titolo che fa del trash e dell'assurdo il suo punto di forza: proseguendo nell'avventura troverete una chiara connotazione ad ogni elemento del gameplay e questi "squarci" otterranno un loro senso. Non troverete scene d'azione vera e propria nel titolo ma non per questo non dovete aspettarvi momenti dove la prontezza di riflessi è un requisito molto importante. Anche dal punto di vista del
gameplay INDIKA si presenta come un titolo davvero unico, profondo e vario sul mercato.
L'arte e la tecnica di INDIKA
Difficile non restare impressionati dall'impianto artistico di
INDIKA. I ragazzi di
Odd Meter hanno saputo tratteggiare, dipingere e ambientare la loro storia in un mondo unico, originale, strettamente legato al nostro ma (al contempo) lontano e distante. Le scelte stilistiche della produzione denotano una consapevolezza non comune nel volere criticare più o meno apertamente il nostro mondo, il nostro modo di vedere le cose, il nostro modo di interpretare la religione e non solo. Inutile dire che abbiamo apprezzato tutto dello stile grafico, dai personaggi alle ambientazioni fino ai simboli che appaiono e tornano nel mondo di gioco.
Dal punto di vista tecnico
INDIKA poteva essere ottimizzato un po' meglio. Anche se non abbiamo trovato glitch particolarmente problematici il motore di gioco non è propriamente "leggero". Abbiamo voluto provare
INDIKA anche su Steam Deck ma in questo caso siamo dovuti scendere a grossi compromessi dal punto di vista estetico e il frame rate non è mai andato oltre i 30 FPS (
solitamente viaggiava tra i 20 e i 30 FPS regalando un'esperienza non proprio esaltante ndr.).
Ottimo invece il comparto audio della produzione, il nostro consiglio è quello di utilizzare un paio di cuffie per immergervi a pieno nelle atmosfere della produzione. Pregevole il doppiaggio e di grande effetto ed impatto gli effetti sonori.