L'omino del cervello
HoPiKO, l'ultima fatica dei
Laser Dog, è un platform decisamente originale e fuori dagli schemi, con una grafica in pixel art ottimamente realizzata. Un gameplay unico nel suo genere fa la sua entrata nel mondo console, analizziamo insieme
HoPiKO e cerchiamo di capire perchè è così particolare.
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E' un vairuss!!!
La trama di
HoPiKO è molto semplice, forse non tutti sanno che,
in ogni console, ci sono degli omini che fanno funzionare i vostri giochi, questi piccoli lavoratori si occupano di far partire i videogame e farli funzionare. Tutto liscio fin qui? Bene, ora iniziano i problemi, un virus ha infestato la console e sta tenendo prigionieri i piccoli operai rendendo la console inutilizzabile, proprio qui entriamo in gioco noi, un esserino che non è stato catturato dal virus, il nostro compito è quello di eliminare la minaccia e salvare la console e quindi il divertimento di grandi e piccini.
La storia è un chiaro pretesto per buttarci a capofitto in una serie di livelli da superare con tanta abilità, pazienza e anche un pizzico di fortuna.
E allora, muoviti muoviti!
Il gameplay proposto dai
Laser Dog è molto semplice, in ogni livello dobbiamo saltare da una piattaforma all'altra fino ad arrivare ad eliminare il virus che lo infesta. Tutto qui? Si, tutto qui ma è più facile dirlo che farlo. Innanzitutto ogni livello è composto da cinque sottolivelli e la morte in uno qualunque dei sottolivelli porta il giocatore a dover ricominciare interamente la sezione. Si avete capito bene,
se siete arrivati al terzo sottolivello e morite, boom, si riparte dal primo. Possiamo comandare il nostro eroe con solo due tasti del pad, l'analogico destro che ci permette di saltare su ogni piattaforma indirizzandolo verso il punto dove vogliamo arrivare, e RB (abbiamo provato la versione XBOX One) per saltare con un angolo di 90° oppure per uscire dai cannoni sparsi qua e la.
I livelli sono abbastanza brevi e frenetici, il timer in alto a destra ci ricorda quanto tempo stiamo impiegando per superarlo, nell'area di gioco sono inoltre disposte delle X da recuperare per guadagnare punti aggiuntivi, tutta la struttura di gioco è impostata sulla ricerca del gamescore più alto, e il titolo non ne fa assolutamente segreto.
Due cuori e un Pixel
Stilisticamente parlando HoPiKO presenta una grafica in pixel art perfetta, il titolo sembra uscito da un Amiga, con una grafica definita e pulita. Il framerate è ovviamente fluidissimo e il gioco non soffre di nessuno stuttering anche in situazioni "congestionate". Vedere a schermo il tripudio di animazioni, esplosioni, salti, il tutto realizzato e visualizzato a velocità elevate è uno spettacolo.
La colonna sonora si adatta perfettamente al gameplay e incita il giocatore ad andare più veloce, a "giocare a ritmo", insomma azzeccatissima.
Precisione millimetrica signori
HoPiKO ha una grafica ottimamente realizzata in pixel art, ha una soundtrack pischedelica e immersiva, si controlla con una mano sola, presenta un gameplay frenetico e fortemente competitivo, quindi ha solo pregi? No, il difetto più importante di HoPiKO risiede proprio nei suoi comandi, il sistema è ben studiato, ma spesso per atterrare sulla piattaforma corretta vi verrà chiesta una precisione millimetrica (nel vero senso della parola), il rischio di dover rifare tutto un livello faticosamente sudato per un unico salto sbagliato è sempre dietro l'angolo.
Molti giochi ci hanno abituato a livelli di sfida molto elevati o a movimenti necessariamente precisi, pensiamo a
Super Meat Boy ad esempio, ma in questo caso i controlli non permettono sempre questa precisione millimetrica. Mentre su mobile il titolo soffre meno di questo disturbo poichè puntare il punto di atterraggio del nostro eroe è più semplice, su console si soffre molto la carenza di precisione dello stick analogico.
HoPiKO è un titolo per chi vuole impegnarsi molto e per chi accetta di poter rimanere bloccato in un livello per interi minuti anche per un solo piccolo errore.