Prendi questa mano, zingaraaaaa!
Devolver Digital è un'etichetta che presta particolare attenzione alle produzioni indie, sopra tutto a quelle più folli e fuori di testa. Oggi parliamo proprio di un titolo folle e fuori dalle righe, stiamo parlando di
Heave Ho sviluppato dai ragazzi francesi di
Le Cartel. Se già le immagini in questa pagina hanno destato interesse in voi conviene che continuate a leggere perchè il gioco è particolarmente interessante, ma ora gambe in spalla (è proprio il caso di dirlo!) e continuiamo nella nostra
recensione di Heave Ho.
La trama di Heave Ho
Partiamo subito col dire che
Heave Ho non ha una vera e propria trama, anzi possiamo assolutamente confermare che
Heave Ho non ha nessuna trama. Il titolo sviluppato dai ragazzi di
Le Cartel (software house francese già nota per
Mother Russia Bleeds pubblicato sempre da
Devolver Digital),
Heave Ho getta subito il giocatore nel mondo di gioco senza dire perchè o percome queste palline devono raggiungere la fine di ogni livello e senza spiegare perchè i livelli sono proposti in quella determinata maniera. Se state cercando quindi un titolo che vi prenda per la trama, che vi possa emozionare per la narrazione beh siete decisamente nel posto sbagliato, ma se invece siete alla ricerca di un titolo immediato e divertente allora siete nel posto giusto:
Heave Ho fa per voi.
Abbiamo però un piccolo aneddoto sul titolo del gioco:
Heave Ho, anche se può sembrare senza senso questa frase si usa, in Inghilterra in sostituzione del nostro "oooohhh issa!" quando si eseguono sforzi ed in effetti vi verrà più volte in testa questa frase mentre giocherete al titolo di
Le Cartel.
Il gameplay di Heave Ho
Abbiamo già detto che
Heave Ho è un titolo divertente e immediato, andiamo ora a scoprire perchè e qual'è la formula magica che il team francese ha utilizzato per tenerci attaccati (è davvero il caso di dirlo) alla loro produzione. La meccanica alla base di
Heave Ho è davvero semplice: nel gioco siamo chiamati ad impersonare una sorta di pallina colorate che deve raggiungere la fine del livello con le sue sole forze. A dargli man forte ci sono le sue lunghe e iperprensili braccia che gli consentono di attaccarsi a qualsiasi superficie. Se è vero che possiamo attaccarci praticamente a quasi tutti gli elementi che vediamo a video è anche vero che la forza di gravità esiste anche qui e fa sentire il suo peso.
Prendere il controllo dei queste palline è estremamente semplice: grazie all'analogico sinistro possiamo muoverci e dondolarci, mentre con l'analogico destro muoviamo le nostre (lunghe) braccia. Utilizzando invece i pulsanti
SL e
SR di
Switch possiamo aggrapparci alla parete col relativo braccio. Facile a dirsi vero? Beh un po' più complesso quando si impugna il joycon tra le mani perchè mantenere la presa e intanto dondolarsi cercando di mollare la presa corretta per arrivare a quella dannata piattaforma così vicina e, al contempo, distante è molto più complesso di quello che si pensa (almeno a livello di coordinazione)! Vi renderete conto che, non appena crederete di aver preso confidenza col sistema di controllo un particolare ostacolo vi farà tornare rapidamente sui vostri passi... E non abbiamo finito, un subdolo timer vi ricorderà che potete migliorare le vostre performance, sempre.
Ma non è finita qui, la vera anima del titolo è infatti la modalità cooperativa che, grazie all'aiuto di un amico, mostra tutte le migliori carte della produzione di
Le Cartel.
Heave Ho da infatti il meglio di se giocato in compagnia: organizzarsi con gli amici per pianificare prese al volo cercando di mantenere i nervi saldi evitando la morte per caduta o contro i vari ostacoli è l'essenza della produzione. Inutile dire che le imprecazioni non si contano, così come le risate quando tutto funzionava bene "come idea" e molto peggio una volta che la si va a realizzare.
Heave Ho, per quel che può contare visto che non c'è una trama di base, è localizzato in italiano. Se il gameplay è divertente, immediato e "appassionante per certi versi" è anche vero che, a livello contenutistico
Heave Ho mostra tutti i suoi limiti: arrivati alla fine dei livelli desidererete sicuramente giocarne altri e l'unico modo per soddisfare la vostra "fame di
Heave Ho" sarà quello di rigiocare i livelli per migliorare i vostri record o giocarli in compagnia di un amico.
L'arte e la tecnica di Heave Ho
Abbiamo trovato il comparto artistico di
Heave Ho decisamente interessante: pur nella sua semplicità il titolo riesce a dimostrarsi sempre ben chiaro a video (fondamentale visto che in sostanza tutto il gioco è basato sul suo gameplay) e scanzonato e folle al punto giusto. I colori pastello trasmettono un certo senso di tranquillità che cozza moltissimo con il gameplay vero e proprio dove mantenere i nervi saldi all'ennesima caduta è cosa da vero e proprio monaco shaolin. Se siete appassionati di skin e compagnia cantante
Heave Ho non vi deluderà visto che avrete a disposizione un buon numero di elementi con cui personalizzare e rendere unica la vostra pallina.
Tecnicamente parlando non abbiamo riscontrato nessun problema durante le nostre prove su
Nintendo Switch, sia il motore grafico che quello fisico ci sono sembrati adatti per reggere la produzione, sia per un discorso meramente prestazionale quanto per quello di resa (sia visiva che fisica). Buono anche il comparto sonoro che si sposa perfettamente con le atmosfere del gioco.